Geo Economy

Brindisi made in Italy per le feste di Natale

Mai cosi' tanti brindisi come quest'anno nel mondo saranno made in Italy. Ma anche vini, grappa e liquori, panettoni, formaggi, salumi. E anche caviale made in Italy. Arriva a 3,2 miliardi di euro il valore dei prodotti alimentari italiani che nel periodo delle festivita' natalizie e di fine anno sono sulle tavole estere, con un incremento del 3% rispetto allo scorso anno. Il dato arriva dalla Coldiretti, partendo dalle proiezioni relative al mese di dicembre 2016 dei dati Istat relativi al commercio estero. Ad aumentare e' il valore delle esportazioni di tutti i prodotti piu' tipici del Natale: dallo spumante (+24%) al caviale (+3%), fino ai panettoni (+1%). Ma crescono anche i vini (+3%), i salumi (+8%) e i formaggi (+7%), secondo elaborazioni su dati Istat relative ai primi nove mesi dell'anno. Un record ottenuto - rileva la Coldiretti - nonostante l'embargo della Russia che ha sancito, a partire dal 6 agosto 2014, il divieto totale all'ingresso di una lista di prodotti agroalimentari made in Italy che comprende frutta e verdura, formaggi, carne e salumi.

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Coldiretti, 3 italiani su 4 avviano la corsa agli acquisti

Quasi tre italiani su quattro (64%) effettuano entro la meta' dicembre lo shopping di Natale che comportera' in media una spesa complessiva di 614 euro per famiglia destinata nell'ordine per il 38% ai regali, per il 26% ai viaggi, per il 24% al cibo e per il 12% ai divertimenti al cinema, al teatro, nei concerti o nelle discoteche. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Deloitte presentata a 100 giorni dal sisma nel centro di Roma nel mercato di Campagna Amica di Circo Massimo con le aziende agricole colpite nel Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo. Una iniziativa per acquistare, nel primo weekend di shopping natalizio, direttamente da chi con coraggio vive e lavora nelle campagne ferite, regali e cesti per cenoni che saranno offerti anche on line per difendersi dal rischio truffe ed inganni che spesso si nascondono in rete. "Complessivamente le spese per Natale degli italiani- sottolinea Coldiretti - sono sostanzialmente stabili rispetto allo scorso anno (-1%), ma superiori del 19% rispetto alla media dell'Europa dove risultano inferiori solo a quelle di danesi e spagnoli. La strenna natalizia e' attesa sotto l'albero piu' dai grandi che dai piccini con otto italiani su dieci che compreranno doni per se' o per altri adulti mentre solo la meta' (52%) comprera' un dono per un bambino sotto i 12 anni e il 28% acquistera' qualcosa per adolescenti dai 12 ai 18 anni. Rispetto allo scorso anno gli italiani cambia il mix degli acquisti previsti per il Natale 2016 con una riduzione delle spese per viaggi dettata anche dai recenti episodi di terrorismo internazionale che hanno precluso mete invernali storiche mentre- continua Coldiretti - aumenta il budget destinato all'alimentare". 

"Si conferma infatti- precisa Coldiretti - una spinta verso spese utili e all'interno della famiglia, tra i parenti e gli amici, si preferisce scegliere prodotti che non vanno sprecati oppure oggetti o servizi a cui non e' stato possibile accedere durante l'anno. L'enogastronomia cresce anche per l'affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola che si esprime con la preparazione "fai da te" di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio. Da segnalare - continua la Coldiretti - la preferenza accordata all'acquisto di prodotti Made in Italy anche per aiutare l'economia nazionale o garantire maggiori opportunita' di lavoro a sostegno della ripresa con una particolare attenzione a  quelli provenienti dalle aree terremotate anche grazie alle iniziative ad hoc".


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Coldiretti plaude alla disciplina normativa sul vino

"Sara' una coincidenza, ma la recente visita in Calabria del Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina e' coincisa con due atti attesi da tempo. Il primo l'approvazione definitiva del meglio conosciuto 'Testo unico della vite del vino' e il secondo la firma, alla presenza del Ministro, a Rocca Imperiale, del protocollo d'intesa tra le Regioni Calabria e Basilicata per l'incremento della dotazione idrica a scopo irriguo nell'alto jonio cosentino". E' quanto afferma, in una dichiarazione, il presidente di Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro. "Con la nuova disciplina normativa sul vino - prosegue Molinaro - si semplificano i procedimenti e si riduce il carico burocratico delle nostre aziende che possono essere maggiormente competitive nei mercati internazionali; soprattutto in un contesto mondiale difficile liberando le energie del settore piu' dinamico del 'Made in Calabria'. Di fatto, si taglia del 50% il tempo dedicato alla burocrazia, con circa 100 giornate di lavoro che oggi ogni impresa vitivinicola e' costretta ad effettuare per soddisfare le 4mila pagine di normativa che regolamentano il settore. Quindi burocrazia molto piu' leggera per il vigneto calabrese".

"Le scartoffie pesano - sostiene ancora il presidente di Coldiretti Calabria - per molte ore sulle spalle dei viticoltori della regione che ha oltre 10mila ettari di superficie vitata e 23 tra Doc e Igt. Questo riduce gli oneri anche economici a carico delle imprese senza abbassare la soglia di garanzia qualitativa attraverso i controlli. Era un provvedimento molto atteso, approvato a distanza di oltre due anni, a dimostrazione della farraginosita' del procedimento legislativo, e al quale Coldiretti ha fortemente collaborato e che ha visto, tra i parlamentari piu' impegnati il deputato Nicodemo Oliverio. La firma poi del Protocollo tra i presidenti Oliverio e Pittella alla presenza anche del direttore generale dell'Anbi Massimo Gargano e del presidente del Consorzio di Trebisacce e dell'Anbi Calabria Marsio Blaiotta, con l'aumento di 4 milioni di mc/annui di acqua da destinare all'irrigazione rappresenta un servizio fondamentale all'agricoltura e agroalimentare di qualita' ed e' un riconoscimento importante al ruolo ed ai servizi dei Consorzi di Bonifica. Continuare su questa strada con efficaci provvedimenti nazionali e attuare strategie concrete nella regione contribuira' a migliorare competitivita' e reddito delle imprese". 

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