Pescara, stop al servizio mensa per precauzione

E’ salito a circa 80, al momento, il numero delle persone arrivate all’ospedale di Pescara a causa di malori con sintomi da tossinfezione alimentare. Si tratta principalmente di bambini, alcuni dei quali ricoverati nel reparto di pediatria, ma oggi sono arrivati in pronto soccorso anche sei insegnanti. Alcune persone hanno raggiunto autonomamente gli ospedali vicini e, quindi, il bilancio complessivo, seppur provvisorio, potrebbe essere più alto. Almeno sei o sette, secondo le prime informazioni, le scuole di appartenenza delle persone finite in ospedale, residenti in zone diverse della città. Mentre sono in corso gli accertamenti dei Carabinieri del Nas di Pescara sui campionamenti effettuati nel centro di cottura che serve le mense scolastiche, la Asl già ieri aveva disposto un’indagine epidemiologica: i primi risultati potrebbero arrivare domattina qualora si tratti di salmonella o nel pomeriggio in caso di altre patologie. Dalla Direzione sanitaria della Asl sottolineano che, al momento, vista la tipologia dei sintomi – febbre, vomito, diarrea e conseguente disidratazione – non si tratta di un’emergenza. Gli unici effetti, considerato il numero elevato di accessi, sono sui tempi di attesa, leggermente più lunghi 

Il Comune di Pescara sospende il servizio mensa

In attesa di conoscere i risultati delle analisi sulle cause dei malori che nei giorni scorsi hanno colpito decine di bambini a Pescara, una ventina almeno ricoverati in ospedale con sintomi da tossinfezione alimentare, il sindaco, Marco Alessandrini, ha stabilito la sospensione del servizio mensa nelle scuole per le classi delle elementari e medie di Pescara da domani, lunedì 4, finché non sarà chiarita la natura delle infezioni. “E’ una precauzione a tutela dei bambini, in attesa degli accertamenti della Asl sui campioni di cibo somministrato nelle mense scolastiche comunali” dichiarano il sindaco e l’assessore all’Istruzione e Mense, Giacomo Cuzzi. Molti sono anche i bambini che, pur non essendo ricoverati, sono a casa con febbre alta e disturbi intestinali. “Per le scuole dell’infanzia e materne – fa sapere il sindaco – stiamo lavorando affinché l’attività didattica possa continuare per quanti vorranno ricondurre i bambini a scuola, ma solo dopo aver fatto consumare loro il pasto a casa”.

Il Comune fa sapere che per i nidi si potrà scegliere fra il tempo ridotto, fino alle 12 o 12.30, e il rientro a scuola solo dopo aver consumato il pasto a casa. “Ovviamente – informano sindaco e assessore – adotteremo formule compensative per le rette sul tempo pieno, che verrà ripristinato una volta accertato che il cibo non ha determinato la situazione creatasi. Siamo sicuri che questa scelta provocherà disagi organizzativi alle famiglie, alle quali chiediamo collaborazione e confermiamo vicinanza e tutela, ma riteniamo che la salute dei bambini sia la priorità, come prioritario è fornire un servizio di qualità. Per questo abbiamo attivato sul cibo somministrato dal gestore del servizio la rigorosa filiera dei controlli prevista dall’appalto e in piena sinergia con Nas e Asl che stanno provvedendo agli accertamenti”.

Controlli dei Carabinieri del Nas

Ispezionato il centro di cottura che serve le mense delle scuole di Pescara. Il controllo, andato avanti fino alla tarda serata di ieri, è stato eseguito dal personale della Asl e dai Carabinieri del Nas di Pescara. In particolare, sono state campionate numerose matrici alimentari e rinvenuti i pasti test, regolarmente detenuti, che saranno sottoposti ad analisi da parte dell’Istituto zooprofilattico. Intanto prosegue l’indagine epidemiologica disposta dalla Asl. Sono una trentina i bambini arrivati in pronto soccorso e per circa venti è stato disposto il ricovero in ospedale; nessuno di loro è in gravi condizioni. Tutti hanno i classici sintomi da tossinfezione alimentare. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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