Sanità, approvata la proposta per la copertura del disavanzo

La giunta regionale ha approvato la proposta di legge per la copertura del disavanzo del sistema sanitario regionale, così come risultante dal conto economico chiuso al 31 dicembre 2024.
La somma da finanziare è pari a poco più di 113 milioni di euro, di cui circa 30 fanno riferimento alle poste negative sulle quali il tavolo dei ministeri affiancanti ha chiesto approfondimenti nel corso della seduta dell’11 aprile scorso (10 milioni per contenziosi pendenti, 9 milioni per partite contabili non allineate e dunque da riordinare, mentre i restanti riguardano finanziamenti del fondo di coesione assegnati, ma non ancora impegnati dalle Asl).
Per quanto riguarda le coperture, 42 milioni e mezzo di euro arriveranno dalla rimodulazione dell’addizionale Irpef, 20 dagli accantonamenti già stanziati due leggi regionali dell’anno in corso (la n.1 e la n.3), 37 milioni e 600mila dalle eccedenze di gettito tributario 2024 affluite sul conto Sanità nel mese di gennaio di quest’anno, mentre gli ulteriori 13 milioni vengono reperiti con tagli lineari alle spese obbligatorie e non obbligatorie che non siano vincolate e che non riguardino funzioni fondamentali, come spese del personale, indebitamento, sociale e quote di cofinanziamento dell’Ente.
“Quello di oggi – spiega l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì – è un passaggio imposto dalla normativa vigente, che ci mette al riparo dalle misure sanzionatorie previste dalla legge per la mancata copertura del disavanzo. Come ho già detto, però, si tratta di una manovra prudenziale, che comprende anche quelle poste su cui i ministeri hanno chiesto chiarimenti e che comunque andavano conteggiate in questa fase. Nel prossimo tavolo di luglio, durante il quale presenteremo il bilancio consolidato dell’esercizio 2024 e forniremo tutti i chiarimenti richiesti, si arriverà alla quantificazione effettiva del disavanzo e alla conseguente ridefinizione delle coperture, con la liberazione delle risorse oggi accantonate in eccesso”.
La Verì non nasconde che per la sanità abruzzese quello attuale sia un momento complicato, al pari di quello che sta avvenendo anche in altre Regioni italiane. E il riferimento politico va alla minoranza, che ha preso di mira anche la sostenibilità economico-finanziaria della rete ospedaliera approvata dal centrodestra nel 2023.
Un appunto, infine, ai dati sulle proiezioni 2025 diffusi dal centrosinistra. “Mi pare quantomeno prematuro lanciare allarmi su una nuova rimodulazione della tassazione, che in nessun caso potrebbe essere adottata quest’anno. Il Dipartimento Sanità, coordinato dal direttore Emanuela Grimaldi,  è costantemente al lavoro su queste tematiche, che scontano un problema nazionale di criteri di ripartizione del fondo sanitario, come abbiamo ribadito in tante occasioni”, conclude Verì.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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