Congresso Cisl AbruzzoMolise, l’automotive è un tema chiave

Il coraggio della partecipazione. Responsabilità sociale e umanesimo del lavoro per rigenerare l’Abruzzo e il Molise” è il titolo scelto dalla Cisl AbruzzoMolise per il IV Congresso Interregionale. A Daniela Fumarola, Segretaria Generale Nazionale della CISL, sono state affidate le conclusioni della prima giornata del Congresso sindacale che ha riunito oltre 300 persone.

Al Congresso interregionale hanno partecipato, al Gabry Hotel di San Salvo in provincia di Chieti, tante cisline e tanti cislini, ospiti politici, istituzionali, imprenditoriali e sindacali, abruzzesi e molisani.

157 delegati erano presenti ai lavori in rappresentanza dei quasi 118 mila iscritti della Cisl AbruzzoMolise (2mila in più rispetto al congresso precedente, 3 anni fa), articolati in 5 strutture territoriali e 18 federazioni di categoria.

I lavori del Congresso della CISL si sono aperti con la relazione del Segretario Generale Giovanni Notaro.

Nel suo intervento Notaro, dopo un’attenta analisi della complessa situazione economica e politica internazionale e europea, ha denunciato come gli shock degli ultimi vent’anni: la globalizzazione, la stagnazione economica italiana, la competizione dei Paesi emergenti, hanno cambiato profondamente il tessuto produttivo dell’Abruzzo e del Molise che hanno dimostrato di sapersi rialzare, ma la strada è ancora lunga, “Abbiamo un’economia che fatica ad agganciare i ritmi di sviluppo del centro-nord e che risente di un indebolimento strutturale legato a fattori storici, demografici e produttivi. La crescita del reddito disponibile e l’aumento dell’occupazione nei servizi sono segnali positivi. Agricoltura e industria tradizionale soffrono ancora. Non possiamo accontentarci.  Il mercato del lavoro mostra segnali contrastanti. Cresce leggermente il numero complessivo di occupati, ma persistono difficoltà settoriali. L’export abruzzese è fortemente legato al settore dei mezzi di trasporto, che nel 2024 ha subito un crollo del -22,1%. Al contrario, in Molise il dato è in crescita (+26,4%), ma si tratta di un’economia più piccola e meno diversificata. L’Abruzzo ha migliorato il proprio indice di innovazione, ma siamo ancora lontani dagli standard europei. Il Molise, purtroppo, ha visto addirittura un arretramento. Si conferma dunque una carenza strutturale di investimenti in ricerca, sviluppo e digitalizzazione, aspetti essenziali per rilanciare la produttività.”

Le preoccupazioni che emergono dalla relazione del segretario della CISL sono rivolte all’automotive, che tanto ha dato a questo territorio, è in crisi. Il settore automotive è uno dei temi chiave per il futuro dell’Abruzzo e del Molise, ma anche una fonte di grande preoccupazione. “Non possiamo dimenticare l’indotto, quello diretto, quello indiretto, i servizi, i trasporti, è tutto quanto genera un insediamento industriale nel territorio. La perdita di un solo occupato diretto nel comparto può generare la perdita di 2,8 posti complessivi lungo la filiera”,  aggiunge Notaro.

“Servono investimenti pubblici per superare gap infrastrutturali cronici, per unire le aree interne e contrastare lo spopolamento. Senza collegamenti viari, senza servizi sociali per gli anziani e i minori, senza un sistema sanitario pubblico efficiente e sostenibile, la qualità della vita in questi territori peggiorerà sempre di più. Istituzioni, parti sociali, comunità locali devono favorire l’ingresso nel mercato del lavoro di donne e giovani. Bisogna giocare al meglio le carte a disposizione, a cominciare dalle risorse PNRR non sprecando un euro in vista della scadenza del 2026, vigilando  su tempi, legalità, trasparenza e buona qualità della spesa. Occorre fare sistema, unire tutte le forze stringendo responsabilmente un grande Patto per lo sviluppo” ha detto dal canto suo Fumarola.

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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