Recuperato a Sulmona un dipinto del XVII secolo trafugato nel 2004

Restituito alla Diocesi di Sulmona-Valva un prezioso dipinto del XVII secolo, trafugato nel 2004 dalla Chiesa Virgo Potens (Madonna della Potenza) a Sulmona. L’opera, una raffinata tela raffigurante originariamente Sant’Agnese (Olio su tela, 103×77), è tornata al suo legittimo proprietario nei giorni scorsi.
Il dipinto, che ritrae una “santa giovanetta, vestita di un abito verde e di un manto rosso, accarezzando affettuosamente un agnello, mentre sulla mano destra reca la palma del martirio”, era stato alterato con una ridipintura superficiale volta a mascherarne l’identità originale. In particolare, la figura dell’agnello, elemento iconografico distintivo di Sant’Agnese, era stata occultata per trasformare l’opera in una generica Sibilla, nel chiaro intento di eludere i controlli e facilitarne l’immissione nel mercato antiquariale illecito.
Il recupero è stato reso possibile grazie alla alla meticolosa attività investigativa dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Napoli. La Chiesa di Santa Maria della Potenza, o Virgo Potens, da cui l’opera fu sottratta, vanta una storia antichissima, risalente ai primi anni del Quattrocento, come testimoniano gli affreschi più antichi dietro l’altare maggiore e un dipinto murale del primo Cinquecento. Sebbene attualmente sia circondata da edifici moderni, la sua originaria natura di chiesetta campestre è ancora evocata dalle due finestrelle laterali al portale minore, attraverso le quali pastori e viandanti potevano seguire i riti religiosi. La tela seicentesca recuperata, nonostante l’alterazione subita, rappresenta un’ottima testimonianza artistica che va ad arricchire nuovamente il patrimonio della nostra Diocesi.

Alla cerimonia di riconsegna hanno partecipato il Dott. Pietro Conforti, Direttore dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali, l’Arte Sacra e la Nuova Edilizia di Culto della Diocesi di Sulmona-Valva, e il Dott. Tancredi Farina, Funzionario storico dell’arte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo.
“Accogliamo con immensa gioia e profonda gratitudine il ritorno di questo prezioso dipinto alla nostra Diocesi e alla sua comunità”, ha affermato Mons. Michele Fusco, vescovo di Sulmona-Valva, “L’opera d’arte sacra non è solo un bene materiale, ma un veicolo di fede e un segno tangibile della nostra storia e della nostra identità cristiana. La restituzione di Sant’Agnese, deturpata ma ora recuperata , è un segno di speranza. Ci ricorda che la bellezza, anche quando ferita, può essere riscoperta e restituita al suo splendore originale, a beneficio di tutti”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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