Il Tar dell’Aquila ha rinviato all’udienza di merito del prossimo 25 luglio la decisione sul ricorso presentato dalla minoranza di centrosinistra nel consiglio comunale dell’Aquila con il quale ha chiesto e ottenuto il riconteggio di alcune schede nel primo turno delle elezioni amministrative, con l’obiettivo di far recuperare alla coalizione sconfitta dal centrodestra al ballottaggio i 41 voti determinanti per raggiungere al primo turno, celebrato l’11 giugno 2017, il 50 per cento più uno. I giudici amministrativi hanno disposto con ordinanza una nuova istruttoria per verificare la questione sollevata dal centrodestra con l’atto di citazione per querela di falso presentata in sede civile dagli avvocati Roberto Colagrande del Foro dell’Aquila e Livio Proietti di quello di Tivoli, incaricati dagli assessori comunali Carla Mannetti di Fratelli d’Italia e da Luigi D’Eramo della Lega, che è anche parlamentare, in relazione al verbale delle operazioni elettorali del seggio 41, dal quale sarebbero ‘spariti’ 400 voti in sede di trascrizione dei dati. In ballo davanti ai giudici amministrativi la cosiddetta “anatra zoppa”: qualora, cioè i giudici amministrativi dovessero dare ragione ai ricorrenti, al comune dell’Aquila ci sarebbe una maggioranza di centrosinistra e un sindaco di centrodestra, Pierluigi Biondi (Fratelli d’Italia)
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