“Escalation di morti sul lavoro nei soli primi quattro mesi del 2025 che costano all’Abruzzo la maglia nera per gli infortuni mortali e il quinto posto nella classifica nazionale con un con un indice di incidenza del 15,8 ogni milione di occupati, + del 25 per cento rispetto alla media nazionale (fonte: Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre). A Chieti e Pescara, entrambe in zona rossa, 6° e 10° posto per incidenza, in fascia bianca e gialla Teramo e L’Aquila, ma resta un dato duro e preoccupante, che scatena cordoglio e sdegno, ma alle parole non seguono fatti capaci di invertire la tendenza. Una scia di sangue che in Abruzzo si ingrossa di anno in anno, che è figlia di norme sbagliate e di un progressivo smantellamento, della funzione ispettiva nel nostro Paese. Oggi i controlli sono affidati a una quindicina di enti diversi, senza un vero coordinamento, con personale insufficiente e privo di qualsiasi valorizzazione e agli annunci della Regione su un tavolo permanente invocato da politica e parti sociali, non seguono iniziative”, così in una nota del segretario regiononale del Partito Democratico Daniele Marinelli, con Monia Pecorale e Francesca Di Gregorio rispettivamente responsabili Lavoro e Sicurezza sul lavoro per la segreteria regionale.
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