Si è chiusa con la condanna di dieci dei sedici imputati il processo dinanzi al Tribunale di Chieti per associazione a delinquere finalizzata a commettere più reati di bancarotta, reati fiscali e reati ambientali. Le condanne, che vanno da 2 anni a 4 anni e sei mesi, sono relative ad alcuni fatti di bancarotta che venivano contestati. Le dieci persone condannate dovranno anche risarcire i danni alle parti civili in separata sede.
Tutti gli imputati sono stati, invece, assolti dall’accusa di associazione a delinquere “perché il fatto non sussiste”. Il Tribunale ha inoltre stabilito non doversi procedere nei confronti di tutti gli imputati per le restanti imputazioni, per essersi i reati estinti per prescrizione. Nei confronti di un diciassettesimo imputato, che nel frattempo è deceduto, i giudici hanno stabilito non doversi procedere in relazione a tutte le imputazioni, per essersi i reati estinti per morte del reo. L’inchiesta risale al 2015; secondo l’accusa, l’organizzazione, che aveva la propria base stabile a Chieti Scalo, acquisiva aziende quando erano decotte e, una volta svuotate dei patrimoni, le vendeva a prestanome compiacenti e le trasferiva all’estero o comunque le abbandonava al loroo destino. Inoltre, effettuava fittizie cessioni di beni che venivano documentate mediante emissioni di fatture per operazioni inesistenti.