La Corte d’Appello dell’Aquila ha riconosciuto un risarcimento di 25mila euro, comprensivo delle spese legali, a un cittadino marocchino rimasto detenuto per 103 giorni con l’accusa di rapina aggravata e lesioni personali, poi risultata infondata. L’uomo era stato arrestato il 17 febbraio 2023 ad Avezzano in flagranza di reato, sulla base della denuncia di un connazionale che si è successivamente reso irreperibile. La notizia è riportata dai quotidiani locali.
Nonostante l’indagato avesse negato ogni addebito fin dal primo interrogatorio, il gip del Tribunale di Avezzano aveva convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere. Durante l’istruttoria era stata disposta l’audizione della persona offesa in incidente probatorio, ma l’uomo non si è mai presentato in aula. In assenza di ulteriori elementi a carico dell’indagato, il 31 maggio 2023 l’uomo è stato rimesso in libertà. Il procedimento è stato poi archiviato il 12 gennaio 2024 per infondatezza della notizia di reato.
A seguito della chiusura dell’indagine, l’avvocato difensore Mario Del Pretaro ha presentato istanza di riparazione per ingiusta detenzione, inizialmente quantificata in 45mila euro. La Corte ha accolto la richiesta, liquidando una somma forfettaria di 25mila euro, pari a circa 236 euro per ogni giorno trascorso in carcere. I giudici hanno rilevato l’assenza di comportamenti dolosi o colposi da parte dell’uomo, evidenziando che l’unico elemento alla base della misura cautelare erano le dichiarazioni, poi non riscontrate, della persona offesa.