Il Tribunale di Chieti ha condannato a sette anni e quattro mesi di reclusione un uomo finito sotto processo per maltrattamenti in famiglia, estorsione, tentata estorsione e lesioni personali nei confronti della convivente. Dall’accusa di maltrattamenti l’uomo è stato assolto perché il fatto non sussiste. A denunciarlo era stata la convivente che, durante il processo, ha ritrattato le accuse. Gli atti relativi alle dichiarazioni testimoniali di quest’ultima e di altre due testimoni sono state trasmesse dal Tribunale al procuratore della Repubblica di Chieti per quanto di competenza. Il pubblico ministero, Marika Ponziani, aveva chiesto la condanna a 8 anni di reclusione e 1.500 euro di multa. Per questa vicenda l’uomo, interdetto in perpetuo dai pubblici uffici, è attualmente in carcere.
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