“In più di 6 anni di governo Marsilio la consistenza e il peso dell’Artigianato in Abruzzo si sono ridotti in modo molto imponente dicono i dati di Movimprese: al 30 giugno 2019 le imprese erano 29.758 e rappresentavano il 20% del totale mentre al 30 giugno 2025 sono diventate 26.931 cioè il 18,7% del totale, realizzando una perdita del 9,5%, e cioè meno 2.827 imprese e meno 6.500 occupati. E’ come se dopo 6 anni di destra una realtà pari alla ex SEVEL sia stata cancellata, venuta meno, polverizzata da inerzia e strategie inefficaci. Anche perché l’Italia nello stesso periodo ha realizzato una perdita del 4,1%. Quindi la nostra Regione ha conseguito un dato peggiore dell’Italia pari al 130%, tanto brutto da farci finire al penultimo posto delle Regioni italiane”, denuncia il segretario regionale del PD Daniele Marinelli.
“La Giunta Regionale con la recente manovra di bilancio, come abbiamo ampiamente denunciato, oltre ai 157 milioni al settore sanitario ha tolto ulteriori 46 milioni a tutti gli altri settori tra cui 362.000 alle attività produttive che già avevano una dotazione finanziaria molto prossima allo zero – rimarca Marinelli – . E’ vero che l’artigianato rimane un comparto molto importante della nostra economia regionale visto che a tutt’oggi conta ben 26.931 imprese cioè il 18,7% del totale e più di 60.000 addetti e cioè oltre il 12% di tutti gli occupati ma, purtroppo la cruda realtà è molto diversa. Davvero un bruttissimo risultato per l’Abruzzo. Sono dati drammatici che denotano ancora una volta come il grande malato d’Abruzzo sia l’artigianato”.