Dal rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente, basato sui dati 2024 di 97 comuni capoluogo e riferito a 7.063 edifici scolastici, emergono criticità diffuse. Solo il 47% delle scuole dispone del certificato di agibilità e appena il 45% ha il collaudo statico. Meno del 15% degli edifici in zona sismica è stato progettato o adeguato secondo la normativa antisismica, mentre il 54,8% non ha ancora effettuato la verifica di vulnerabilità.
Negli ultimi cinque anni soltanto il 31,2% delle scuole ha avuto indagini diagnostiche sui solai e il 10,9% interventi di messa in sicurezza. I dati variano per area geografica: al Sud il 17% degli edifici ha beneficiato di interventi sui solai, contro il 9,2% del Nord e il 7,7% del Centro.
Il rapporto segnala inoltre che solo il 16% degli edifici ha avuto interventi di efficientamento energetico e che il 66,6% si colloca nelle ultime tre classi energetiche. L’adozione di impianti da fonti rinnovabili si ferma al 21%, con differenze marcate tra le Isole (10,8%) e il resto del Paese.
Per i servizi scolastici, il tempo pieno è attivo nel 38% delle classi, il servizio mensa nel 73,7% degli edifici, mentre le strutture sportive sono presenti nel 50% delle scuole ma nel Mezzogiorno sono accessibili in orario extrascolastico in meno della metà dei casi.
Sul fronte della manutenzione, nel 2024 la spesa media è stata di 39.648 euro per edificio, con un effettivo di 29.061 euro. Il Nord ha registrato valori più alti (41.699 euro), mentre Sud e Isole si sono fermati rispettivamente a 5.564 e 5.234 euro. Anche la manutenzione ordinaria resta sottofinanziata, oscillando negli ultimi 16 anni tra i 5.000 e i 13.000 euro per edificio.
Il Ministero dell’Istruzione ha avviato lavori su oltre 10mila edifici scolastici, pari al 22% del patrimonio nazionale, grazie a fondi Pnrr e a ulteriori risorse ministeriali.