La Uil Abruzzo riunita a Teramo chiede un confronto tra istituzioni e parti sociali per affrontare le principali emergenze regionali: sanità pubblica, sicurezza sul lavoro e politiche industriali. La richiesta è emersa durante il consiglio confederale regionale riunitosi a Teramo, al quale hanno partecipato il segretario organizzativo nazionale Emanuele Ronzoni e i delegati sindacali.
Sul fronte sanitario, il sindacato ha denunciato una situazione critica, con l’Abruzzo al 18° posto in Italia per i livelli essenziali di assistenza e una mobilità passiva che nel 2022 ha raggiunto 104,1 milioni di euro. Cresce anche il peso della sanità privata, che rappresenta quasi il 44% del valore complessivo del sistema regionale. La Uil sollecita la creazione di una Asl unica regionale, l’aumento del personale medico e infermieristico e il potenziamento della sanità territoriale attraverso le Case della salute, soprattutto nelle aree interne.
Altro tema centrale è la sicurezza sul lavoro. Da gennaio ad agosto 2025 si contano 13 vittime e 7.744 infortuni in Abruzzo, mentre le denunce di malattie professionali sono aumentate del 17,3% in un anno, passando da 4.950 a 5.806. Il sindacato denuncia la carenza di controlli, con meno di 200 ispettori a fronte di oltre 41.000 aziende.
Infine, la Uil richiama l’attenzione sulla crisi del settore automotive e sulla necessità di una nuova programmazione industriale, legata anche ai fondi strutturali europei, per sostenere la riconversione produttiva e rilanciare il sistema economico regionale.