Blitz antidroga, perquisite abitazioni e sequestrati immobili per 300mila euro

I carabinieri di Avezzano, L’Aquila e Sulmona, con il supporto delle unità cinofile, hanno effettuato una serie di perquisizioni in abitazioni, uffici e negozi sia in centro sia in periferia, nell’ambito di un’indagine sul traffico di cocaina acquistata a Roma e destinata al mercato marsicano. L’operazione ha riguardato immobili riconducibili a famiglie rom, ma anche a professionisti, commercianti e lavoratori.

Nel corso del blitz sono stati eseguiti sequestri preventivi di immobili e terreni, finalizzati alla confisca per equivalente, per un valore stimato intorno ai 300mila euro. I beni risultano intestati a una nota famiglia rom di Avezzano, ritenuta dagli investigatori al vertice dell’attività di spaccio. La Procura di Avezzano, con il pm Luigi Sgambati, ha iscritto nel registro degli indagati 17 persone, tra cui sei appartenenti alla comunità rom e altri cittadini italiani. Tra questi figura anche Giovanni Quaglieri, medico e fratello dell’assessore regionale Mario, estraneo ai fatti, indagato per la cessione di una dose.

L’indagine, avviata nel febbraio 2024, è stata condotta attraverso pedinamenti, intercettazioni e sequestri, permettendo di ricostruire una rete di spaccio organizzata e dotata di risorse economiche. L’attività è nata da controlli su alcuni consumatori abituali di cocaina, che hanno portato all’individuazione del pusher e, successivamente, dei canali di approvvigionamento. Secondo quanto ricostruito, la droga sarebbe stata acquistata a Roma e introdotta in città da una famiglia rom che riforniva i pusher locali.

La gestione della piazza sarebbe stata affidata al 50enne C.M., attualmente detenuto ad Avezzano, mentre la moglie avrebbe organizzato l’attività durante la sua carcerazione. Gli investigatori hanno documentato numerosi episodi di spaccio e individuato i soggetti incaricati del trasporto della cocaina. Tra questi, il 44enne L.P., che avrebbe acquistato lo stupefacente per 19mila euro e lo avrebbe trasferito ad Avezzano, mentre F.M., 30 anni, avrebbe svolto funzioni di controllo lungo il percorso.

Le perquisizioni hanno riguardato le abitazioni dei 17 indagati, dove sono stati sequestrati dispositivi elettronici, telefoni cellulari e agende con appunti, ora al vaglio degli inquirenti.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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