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Un uomo di 28 anni residente a Teramo è stato condannato a sei anni e nove mesi di reclusione al termine di un rito abbreviato davanti al giudice per l’udienza preliminare Marco Procaccini. Le accuse contestate sono maltrattamenti in famiglia, stalking, diffusione illecita di immagini e video a contenuto sessuale e minacce. Il giovane, attualmente detenuto, avrebbe picchiato la compagna anche in presenza delle figlie minori, l’avrebbe minacciata di morte e avrebbe pubblicato sui social materiali intimi della donna. La pubblica accusa, rappresentata dalla pm Enrica Medori, aveva chiesto una condanna a nove anni. La notizia è rilanciata dal quotidiano Il Centro.
Le violenze, secondo la ricostruzione accusatoria, avrebbero generato nella donna un costante timore per la propria incolumità e per quella delle bambine, che in più occasioni avrebbero assistito agli episodi, circostanza che ha comportato l’aggravante dei maltrattamenti in presenza di minori. La vicenda si è conclusa con la denuncia della donna e il suo trasferimento, insieme alle figlie, in una struttura protetta. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro sessanta giorni.
Dagli atti sarebbe emerso un quadro di violenze protratte per mesi, con aggressioni fisiche e verbali rivolte sia alla compagna sia alla madre della donna, nel frattempo deceduta. Secondo l’accusa, dopo l’allontanamento dalla casa familiare l’uomo sarebbe più volte riuscito a rientrare nell’abitazione scavalcando recinzioni e balconi, in un caso anche armato di coltello, rivolgendo gravi minacce. Agli atti anche un video in cui l’imputato minaccia di uccidere chi gli impedisce di vedere le figlie, frasi ritenute indirizzate anche ai magistrati del tribunale per i minorenni, dopo la sospensione della responsabilità genitoriale.
