Reati fiscali: sequestrati a imprenditore beni per 16 milioni

Immobili di lusso, beni aziendali, partecipazioni societarie e disponibilità finanziarie, per un valore nominale complessivo di circa 16 milioni di euro sono stati sequestrati dai finanzieri dei Comandi provinciali della Guardia di Finanza di Pescara e di Chieti a un noto imprenditore di Montesilvano. Il provvedimento è stato disposto dal Tribunale di Chieti, su proposta della locale Procura che ha indagato sull’illecita provenienza delle cospicue ricchezze accumulate dall’imprenditore nel corso del decennio 2005-2015. Le indagini svolte dalle Fiamme Gialle di Pescara e di Chieti hanno ricostruito in capo all’uomo non solo la disponibilità di beni mobili, immobili e di società intestate fittiziamente a familiari o terze persone, ma anche di qualificarne l’elevato spessore del profilo criminale caratterizzato, sin dagli anni ’80, da diverse condanne, alcune anche in via definitiva, e da numerosissimi procedimenti penali ancora pendenti, per associazione per delinquere, estorsione, bancarotta fraudolenta ed illeciti ambientali. Dalla ricostruzione è emerso anche che l’uomo era dedito alla commissione abituale, in qualità di “dominus” di un sodalizio criminoso, di plurimi reati in materia tributaria, per frodare l’erario a proprio vantaggio e con qualsiasi mezzo. L’ingente patrimonio accumulato  avvalorava la tesi che lo stesso vivesse dei proventi delle proprie attività illecite, reinvestendo i profitti in quote societarie, attività commerciali o immobili, che sono state oggetto del sequestro

L’analisi dei flussi finanziari e delle architetture societarie avrebbe consentito agli investigatori di accertare che le aziende che erogavano i proventi erano detenute direttamente o indirettamente da Mattucci e che le stesse evadevano costantemente l’obbligazione tributaria con lo Stato, attraverso false fatturazioni e indebite compensazioni con crediti IVA fittizi. Le Fiamme gialle hanno così sequestrato 17 immobili a Montesilvano , tra cui le tre lussuose ville, con piscina coperta, palestra, e vasche idromassaggio, dove dimorano l’imprenditore ed i propri figli; uffici e sedi amministrative delle società del gruppo di famiglia; 18 partecipazioni societarie e 14 complessi aziendali, tra Abruzzo, Marche, Lazio e Belgio (a Charleroi); sequestrate anche le aziende che gestiscono il noto stabilimento balneare e locale notturno pescarese “Il Tortuga” e la locazione dei negozi del Centro Commerciale “Cuore Adriatico” di Civitanova Marche; 17 rapporti bancari intestati a lui, ai figli e ad alcune società. La gestione dell’ingente patrimonio è stata affidata ad un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Chieti. La misura di prevenzione patrimoniale eseguita quest’oggi è la più rilevante per valore in Abruzzo in applicazione del codice antimafia. . 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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