L’Aquila, Vacca: ricostruire il senso di comunità che si è perso

 “Sono passati dieci anni dal terribile terremoto che ha devastato L’Aquila e altri comuni limitrofi nel 2009. Io quella notte me la ricordo bene: ero a Pescara, a circa 100 chilometri da L’Aquila, la citta’ in cui vivo. Io e mia moglie fummo svegliati da una terribile scossa e capimmo subito che era stato qualcosa di devastante: 309 morti, la citta’ d’arte tra piu’ belle d’Italia distrutta e devastata.. macerie, devastazione. Per noi abruzzesi esiste un prima e un dopo terremoto, nulla dopo e’ stato lo stesso, nulla potra’ essere uguale a prima. L’Aquila e’ una citta’ bellissima, con una forte vocazione culturale, una forte vocazione come citta’ della conoscenza, una grandissima universita’, una citta’ universitaria con tantissimi studenti che purtroppo sono rimasti seppelliti sotto le macerie”. Cosi’ Gianluca Vacca, sottosegretario al ministero dei Beni e delle attivita’ culturali, sul Blog delle Stelle. Poi: “La ricostruzione materiale e’ andata avanti in questi dieci anni, tra mille difficolta’, con delle lentezze probabilmente dovute a motivi burocratici, a una normativa non sempre chiara, a una carenza di personale. Tante emergenze alle quali noi come governo stiamo cercando di dare delle risposte per rendere l’ultima fase della ricostruzione materiale piu’ veloce e piu’ efficiente. Ma accanto al tema della ricostruzione materiale c’e’ quello della ricostruzione sociale, perche’ molte case sono state ricostruite ma sono oggi vuote, le persone sono andate fuori e il centro storico e’ fortemente disabitato. Noi dobbiamo ricostruire quel senso di comunita’ che a L’Aquila si e’ perso!”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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