Cialente: abbiamo tenuto viva L’Aquila, ora tocca ai giovani

 “Io sono un medico, su qualsiasi cosa sono abituato a consultare una bibliografia prima di fare un intervento, di prendere una decisione. Dopo il terremoto del 6 aprile, questa bibliografia non c’era. Abbiamo dovuto fare tutto ex novo”. Cosi’ l’ex sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, intervenendo all’Aquila nella seduta del consiglio regionale che ha commemorato il decennale del sisma del 6 aprile 2009. Cialente e’ stato premiato dal Consiglio regionale insieme all’ex capo della protezione civile, Guido Bertolaso, e all’ex presidente della regione, Gianni Chiodi. “Ringrazio il Consiglio regionale – ha continuato -, per questo riconoscimento, voglio dire solo una cosa: io credo di essere qui a ritirarlo come ex primo cittadino, a nome di tutti gli aquilani, in particolare delle nuove generazioni, dei bambini piccoli, che dagli alberghi sulla costa venivano qui tutte le mattine, perche’ decidemmo di aprire subito le scuole, per tenere all’Aquila gli aquilani. A nome degli anziani, che accettarono di essere gli ultimi a tornare, perche’ avevamo deciso di puntare sulle cellule nuove. E’ un riconoscimento anche alle famiglie che hanno accettato il sacrificio di vivere in una citta’ virtuale, e credetemi e’ stata durissima. E’ grazie a loro, che possiamo oggi dire che abbiamo ancora una volta salvato la citta’, come accaduto nel 1703, e altre volte, nella storia dell’Aquila, a seguito di altri terribili terremoti – ha concluso -. L’abbiamo tenuta viva, ora tocca ai giovani, alle nuove generazioni”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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