‘Compra aquilano’ e’ un progetto innovativo, una sperimentazione che prevede una sorta di moneta complementare rispetto all’euro. L’Aquila e’ il primo capoluogo di regione a dotarsene: in citta’ non circolera’ moneta stampata ovviamente, ma una piccola tessera per un sistema di pagamento alternativo il cui vantaggio e’ non avere costi e interessi. ‘Compra aquilano’, presentato oggi all’Aquila in un incontro pubblico a palazzo Fibbioni, rende possibili acquisti e vendite tra aziende, professionisti, artigiani e commercianti, ma e’ anche per acquisti privati di dipendenti, amministratori di aziende, collaboratori e dirigenti. I cittadini privatamente potranno iniziare a usare la moneta Abrex, nel 2020. Le imprese aquilane, attraverso questo sistema, potranno accedere a linee di credito anche per trovare i primi clienti. Per il cliente del circuito il vantaggio e’ avere una liquidita’ immediata e per le imprese puo’ rappresentare anche una possibilita’ per riprendere la propria attivita’ dopo una cessazione. Abrex, in sostanza, e’ un mercato aggiuntivo rispetto a quello tradizionale in euro e conta gia’ mille iscritti, qualcuno gia’ anche all’Aquila. La transazione avviene attraverso una carta simil bancomat. Si vende e si compra, ma non e’ un semplice baratto. In Italia i circuiti di moneta complementare sono gia’ tredici. Le aziende che entrano in Abrex sono sottoposte a una analisi accurata, c’e’ un costo di ingresso in base al fatturato dell’impresa, ma il conto corrente e’ gratis e il circuito non trattiene nulla per se’
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