L’Aquila, udienza preliminare su Cialente il 3 aprile

Andranno in udienza preliminare il prossimo 3 aprile il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, e un funzionario comunale, Fabrizio De Carolis, nell’ambito dell’inchiesta della procura della Repubblica, durata oltre 2 anni che vede entrambi indagati per induzione indebita a dare utilita’, la cosiddetta concussione depotenziata. Nel caso di Cialente, l’accusa viene contestata in due casi. Nel primo e’ solo tentata e riguarda il subappalto da affidare a un costruttore nella ricostruzione di un aggregato da 178 appartamenti e 63 milioni di euro, il cosiddetto “Consorzio 201”. Nell’altro episodio, secondo i pm, il reato si e’ effettivamente consumato, con lo sblocco di contributi per circa 2,7 milioni di euro alle societa’ Palomar-Consta caldeggiato da Cialente a De Carolis e avvenuto senza che le imprese avessero le carte in regola per ottenere i fondi, in particolare la certificazione dell’avvenuto pagamento ai subappaltatori. “I lavori non partivano, le aziende fallivano e ho dovuto fare tutto io perche’ i cittadini venivano da me, questa e’ la verità'”, e’ sempre stata la linea difensiva del primo cittadino, assistito dall’avvocato Carlo Benedetti, che e’ anche presidente del Consiglio comunale.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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