“Chiediamo una deroga al decreto Lorenzin affinche’ si possa arrivare anche a due ospedali di secondo livello per L’Aquila e Teramo. La nostra proposta avra’ la credibilita’ dei dati, senza scopi propagandistici”. Cosi’ il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, del Pd, intervenendo alla seduta aperta del Consiglio comunale congiunto tra i Comuni di Teramo e L’Aquila in materia di Sanita’. L’obiettivo delle due amministrazioni, tra l’altro di colore opposto visto che il primo cittadino dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e’ di Fratelli d’Italia e guida una maggioranza di centrodestra, e’ quella di “siglare un’intesa sulla questione dell’ospedale Dea di II livello tra i presidi sanitari dei due centri abruzzesi da presentare nelle sedi istituzionali”. “E’ stata costituita una commissione di studio mai partita, che non ha prodotto alcun tipo di risultato – ha continuato D’Alberto -. Chiediamo che ci sia l’ingresso dei rappresentanti istituzionali, subordinata l’idea di una connessione istituzionale tra i due presidi”. D’Alberto parla di “giornata che ha una valenza storica”: “La Regione e’ sempre stata caratterizzata da divisioni e campanilismi, da una competitivita’ interna tra territori, ma il diritto alla salute deve essere garantito in modo uguale su un territorio di riferimento. Siamo in una sede che non e’ un luogo geografico, ma in un luogo istituzionale. Una scelta precisa, nella sede della massima decisione della Regione, dell’organo che dovra’ decidere il futuro della Sanita’ abruzzese”.
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