“L’UDC di Chieti, in merito ai reperti rinvenuti e attualmente in fase di scavo in piazza Vittorio Emanuele, ovvero in piazza San Giustino a Chieti, chiede di costruire un diverso livello di valorizzazione dei beni culturali rinvenuti, in grado di consentirne la comprensione, la riqualificazione e la tutela. Sarebbe opportuno non soffocarla con la protezione di una membrana che successivamente sarà ricoperta con materiale non idoneo “. È quanto afferma Mariastella D’Orazio, responsabile giovanile per l’UDC di Chieti.
“Questa eventualità, oltre a rendere i reperti archeologici difficilmente fruibili, rischiano di far perdere la giusta valorizzazione, contribuendo anche allo sperpero di risorse che potrebbero essere impiegate in altro modo. I siti archeologici considerati luoghi d’elezione in cui si preserva nel tempo la memoria storica e artistica, attraverso la conservazione di manufatti e reperti, contribuiscono alla conoscenza della nostra storia e alla divulgazione del sapere e della cultura di Chieti. Se opportunamente organizzati promuovono e valorizzano il territorio, e rappresentano un volano di quel turismo culturale di cui tanto si parla ma spesso poco si fa. Chieti non merita di tornare ad essere ricoperta e nascosta ma al contrario va portata alla luce in tutto il suo splendore. L’UDC Giovani di Chieti invita l’Amministrazione Comunale e l’Assessore alla Cultura a prenderne atto per creare un progetto vantaggioso per tutta la città, e si farà portavoce presso il Mibact nella persona del Ministro Franceschini, che si è sempre dimostrato molto sensibile al patrimonio culturale italiano”.