Chiarire pubblicamente le modalita’ di somministrazione del vaccino contro il Covid-19 a operatori e anziani o disabili che frequentano i centri diurni e semiresidenziali e a tutti coloro che, appartenenti all cosiddetta popolazione fragile, hanno bisogno di vaccinazione a domicilio. E’ quanto chiedono Federconsumatori e Spi Cgil Pescara all’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Veri’, e alla Asl del capoluogo adriatico. Alla base della richiesta, viene spiegato in una nota, c’e’ non solo “il ritardo con cui, non solo in questa Regione, si e’ provveduto alla campagna vaccinale antinfluenzale di ampie fasce di popolazione, disponibili a vaccinarsi sopratutto a seguito della questione covid, ma che non hanno potuto farlo a tutt’oggi per mancanza di vaccini”, ma anche il fatto che “a tutt’oggi nella nostra Asl vi e’ difficolta’ perfino nella campagna per la tamponatura dei cittadini” e che per il covid non esiste allo stato un piano vaccinale conosciuto e trasparente”. Federconsumatori e Spi Cgil chiedono inoltre di sapere “se si organizzeranno centri vaccinali nei quartieri e nei paesi periferici e se vi sara’ una piattaforma digitale dove registrarsi”, studiando iniziative per “favorire l’accesso alla popolazione che non e’ in grado di accedervi”
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