Gianfranco Giuliante lascia la Lega

Dopo i tre consiglieri regionali Antonio Di Gianvittorio, Manuele Marcovecchio e Simone Angelosante, si registra un’altra uscita eccellente dalla Lega. Con una lettera aperta, infatti, il presidente della Tua (Società unica di trasporto abruzzese) Gianfranco Giuliante annuncia la sua fuoriuscita. “Vi ho aderito e vi ho lavorato con impegno, prima tessera 2017 – esordisce-. Senza enfatizzazioni che non mi appartengono, ricordo a me stesso che l’unico territorio dove si è vinto tutto (comunali di Pescara e Montesilvano, elezioni provinciali con indicazione del presidente Lega e regionali con eletti a valanga) è stato nel pescarese sotto la mia gestione. Non mi sfugge che mi sono mosso in un momento in cui la capacità di fascinazione di Salvini ha reso tutto più facile e che a lui va ascritto gran parte del merito per quei risultati – scrive ancora Giuliante al leader della Lega -. Ma se ciò è vero, come è vero, ci si deve porre il problema del perché in altre parti d’Abruzzo nello stesso periodo e con lo stesso clima si è riusciti a perdere ‘tutto’, allora come ora. Non ho condiviso molto scelte, ma soprattutto il chiudere gli occhi, il tirare a campare rispetto a una valanga di problemi che, per scelta venivano accantonati, o per insipienza elusi. Chi mi conosce sa che spesso sfioro l’ipertrofia dell’ego, considerando intelligenti, molto molto intelligenti coloro che la pensano come me. Ma so anche umilmente ancorarmi con forza al principio di realtà senza sconti per nessuno a cominciare da me stesso”. “Ho eccepito una trattativa post elettorale in Regione che ha relegato la Lega alla marginalità politica, regalando rendite di posizione (che nel tempo sono emerse tutte) agli alleati nonostante la Lega avesse 10 eletti contro i 3 di Fratelli d’Italia e i 2 di Forza Italia – incalza Giuliante -. Ho eccepito che l’unica legge strutturale a firma Lega (ciclo rifiuti) è la negazione totale e assoluta del programma Lega e di quanto Salvini andava dicendo in tutta Italia. Ho eccepito che le leggi che si presentano non possono consumarsi in una conferenza stampa a beneficio dei vertici di partito, ai quali vengono inviate per dimostrare di esistere (leggi sollecitate da Salvini, presentate e approvate in Consiglio Regionale quali: interventi a sostegno dei coniugi separati o divorziati in condizione di disagio, interventi regionale in materia di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, interventi per le persone anziane vittime di criminalità) hanno poste in bilancio che sfiorano lo scherno: 50.000 mila euro. Ho eccepito – incalza l’ormai ex esponente Lega – che il mancato coinvolgimento di tutti gli eletti o la discriminazione tra gli stessi avrebbe fatto implodere la Lega, come sta avvenendo e continuerà ad avvenire. L’ho fatto ‘in casa’ senza rumori mediatici”

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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