“Il contenzioso tra Strada dei Parchi e Governo sull’applicazione degli aumenti dei pedaggi non si deve scaricare in alcun modo sugli utenti”. Lo affermano in una nota congiunta le principali associazioni della piccola impresa, dell’artigianato e del commercio abruzzesi (Api-Casartigiani-Claai-Cna-Confapi-Confartigianato-Confcommerci o-Confesercenti) che al Governo chiedono “di confermare nella sede indicata dai giudici amministrativi (il Cipe) quanto a suo tempo deciso, e nel caso di impugnare innanzi al Consiglio di Stato la decisione del Tar”. “Evitando comunque – aggiungono – che debbano essere imprese e cittadini a pagare, ovvero gli utenti delle due autostrade, gia’ duramente colpiti nel corso degli ultimi anni da una raffica di aumenti decisi dal gestore”. Nei giorni scorsi, il Tar del Lazio ha riconosciuto infatti alla societa’ di gestione delle autostrade da e per Roma, A24 e A25, “Autostrada dei Parchi”, il diritto di applicare aumenti dei pedaggi per il 2015 in modo diverso da quanto allora deciso: ovvero con un incremento uguale per tutte le societa’ di gestione dell’1,5%. “Una decisione, se modificata in seguito alla sentenza dei giudici amministrativi, destinata ad avere conseguenze anche su 2016 e 2017 – dicono le associazioni della piccola impresa -, fino a provocare incrementi vicini al 10%”.
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