La multinazionale americana Honeywell chiude lo stabilimento di Atessa, produttrice di turbo diesel per molti marchi automobilisti, e manda a casa i suoi 420 lavoratori. Un annuncio, comunicato ai lavoratori dalla direzione aziendale, al quale ha subito ribattuto il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda. ”Si tratta di una decisione estremamente grave”, ha affermato il ministro che aveva avviato un tavolo di trattativa con l’azienda. Solo un giorno prima al Mise era stato ricevuto il vertice aziendale e il Governo aveva rinnovato la disponibilita’ piena a sostenere programmi di investimento in innovazione e ricerca, per 50 milioni di euro, per mantenere l’attivita’ produttiva nello stabilimento di Atessa. La Honeywell non ha accolto la proposta avanzata dal Ministro e ha comunicato la decisione di cessare l’attivita’. Nato nel 1991 come Piaggio, lo stabilimento e’ poi divenuto Turbo Atessa fino all’ingresso della Honeywell-Garrett. I 420 lavoratori dallo scorso 18 settembre sono in presidio permanente dopo aver chiesto un nuovo piano industriale e il rilancio della fabbrica. La vertenza era iniziata a luglio quando la Honeywell ha dato disposizione di fare il back up dei codici di produzione di Atessa per utilizzarli in uno stabilimento della Slovacchia. La multinazionale produce turbo anche in Romania e Francia. Dal 2008 alla Honeywell di Atessa sono stati persi 150 posti lavoro e la produzione dei turbo e’ passata da 2 milioni e 400 mila pezzi a 800 mila l’anno. Attualmente e’ in atto il contratto di solidarieta’ dopo l’ utilizzo degli ammortizzatori sociali.
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