Sei comuni montani dell’Appennino centrale, due parchi nazionali, due riserve naturali protagonisti della sfida del nuovo progetto di Inwit, primo tower operator italiano, e di Legambiente che si pone come obiettivo quello di avviare un monitoraggio ambientale e della biodiversità tramite l’utilizzo delle infrastrutture digitali di Inwit, in una logica “tower as a service”. Il progetto è stato presentato a Pescara. I soggetti coinvolti sono i comuni di Pescasseroli, Picinisco, Caramanico Terme, Roccaraso, Cappadocia, Pettorano sul Gizio, il Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise, il Parco Nazionale della Maiella, la Riserva Naturale Zompo lo Schioppo e la Riserva Naturale Regionale Monte Genzana Alto Gizio. Grazie alla partnership, su alcune torri di Inwit vengono installati device IoT, configurati e collegati ai gateway per la raccolta dati al fine di consentire il monitoraggio di alcuni parametri ambientali, relativi alla qualità dell’aria, a tutela della biodiversità. Tra i parametri ambientali monitorati l’anidride carbonica, il biossido di azoto e le polveri sottili nelle aree naturali. La partnership che prevede anche la disponibilità a fornire alle aree protette nazionali e regionali coinvolte nel progetto, supportate dall’Agenzia Regionale per la tutela ambientale – Arta Abruzzo, una serie di dati e di parametri ambientali registrati in un anno, con l’obiettivo di misurare tendenze e variazioni e valutare in questo modo gli effetti che questi parametri possono avere sulla conservazione della biodiversità nelle aree interessate, sempre più influenzata dai cambiamenti climatici.
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