Corte dei conti, forte ritardo del Piano Banda Ultralarga

E’ sensibile il ritardo registrato nella realizzazione delle infrastrutture digitali legate al Piano Banda Ultralarga – Aree Bianche per la connettivita’ di circa 8.400.000 abitazioni in Italia, con una dilatazione dei tempi medi delle fasi procedurali e uno spostamento in avanti della concreta attuazione rispetto alle scadenze originarie. Lo rileva il Collegio del controllo concomitante della Corte dei conti nell’analisi, approvata con Delibera n. 4/2024/CCC, sullo stato di avanzamento del Piano Banda Ultralarga relativo alle cosiddette Aree Bianche, definite “a fallimento di mercato” per l’assenza di investimenti privati. Il Piano – posto sotto il controllo del Mimit e finanziato prevalentemente con i fondi strutturali europei Fesr e Feasr, nonche’ con il fondo nazionale Fsc – interessa 7.413 comuni italiani, con la copertura di circa 6.300.000 unita’ immobiliari a tecnologia Fiber To The Home (Ftth), 2.100.000 a tecnologia Fixed Wireless Access (Fwa) e 29.895 tra sedi PA e aree industriali. A fine 2023 – evidenzia la Corte – risultavano coperte in Ftth circa 3,4 milioni di abitazioni (il 54 per cento del target finale) e 18.616 sedi PA e aree industriali (il 62 per cento), oltre a 437.000 unita’ immobiliari in fase di collaudo (7 per cento) e piu’ di 2,2 milioni in fase di lavorazione (36 per cento). Meno positivi i dati emersi sugli investimenti di rete Fwa che – spiegano i giudici contabili – vanno interpretati con cautela in virtu’ della tipologia di architettura Fwa.

I ritardi registrati finora sono stati governati con il ricorso all’istituto delle penali che, a fine 2023, risultano applicate per un importo complessivo di 54,6 milioni di euro. Una cifra per la quale – sottolinea la magistratura contabile – emerge, su alcuni lotti, la riduzione dei margini per ricorrere a ulteriori iniziative, anche in virtu’ dell’attuale assetto contrattuale. In caso di disallineamento tra effettivo progresso dei lavori e scadenza finale del Piano (settembre 2024), andranno definiti i necessari interventi correttivi anche sul fronte della scarsita’ di manodopera specializzata e adottato un nuovo cronoprogramma che garantisca la chiusura dei lavori in tempi celeri, con un controllo serrato sul rispetto delle nuove scadenze da parte di tutti i soggetti coinvolti. Queste, le raccomandazioni della Corte al Mimit.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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