Turismo, tasso di default del settore al 4,1%

Con un tasso di default al 4,1% a fine 2023, importi dei finanziamenti erogati in lieve contrazione e un numero crescente di imprese che pagano in grave ritardo il turismo, uno dei motori dell’economia italiana, continua a mostrare una rischiosità del comparto superiore alla media delle società di capitali italiane. È quanto emerge da uno studio condotto da Crif, che ha analizzato le performance delle imprese dal punto di vista dei pagamenti commerciali.

Il turismo ha registrato un tasso di default del 4,1% per le società di capitali a fine 2023. È un dato stabile rispetto al periodo precedente, anche se tra i più alti, che conferma i settori tra i più rischiosi, considerando che il tasso medio per le società di capitali italiane è il 2,6%. E il tasso di default è destinato a crescere: secondo quanto stima Crif, per la fine del 2023 l’incremento dovrebbe essere di 1,2-1,3 punti percentuali rispetto al 2023, “a riprova del persistere di elementi di fragilità”. Più a rischio la ristorazione/bar, con un tasso di default di circa il 5%.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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