Incendio in una fabbrica di solventi a Pineto, cittadini invitati a non uscire di casa

Un incendio di vaste proporzioni ha interessato l’azienda Kemipol, nella zona industriale di Scerne di Pineto,  ditta che produce solventi e diluenti. Poche le informazioni al momento disponibili, ma una enorme nube di fumo nero è visibile anche a decine di chilometri di distanza.

Le fiamme, fanno sapere dal Comando provinciale di Teramo, si sono sviluppate all’interno di un capannone di circa 2.400 metri quadrati di superficie, adibito al deposito di solventi infiammabili. L’incendio ha prodotto una notevole quantità di calore che ha causato il crollo di ampie porzioni della copertura e ha prodotto una colonna di denso fumo scuro, visibile a decine di chilometri di distanza. Sul luogo dell’intervento è intervenuto anche il funzionario di servizio per coordinare l’attività operativa che è tutt’ora in corso. Per garantire una rapida azione di spegnimento sono intervenute sul posto quattro autopompe, quattro autobotti, un’autobotte chilolitrica, un furgone Nbcr (per Rischio nucleare, biologico, chimico e radiologico), un’autoscala, un furgone per il trasporto di autorespiratori, un furgone con scorte di liquido schiumogeno e due fuoristrada con moduli antincendio provenienti dalle sedi di Teramo, Nereto, Roseto, L’Aquila e Pescara. L’intervento è stato reso particolarmente complesso dalla presenza nel deposito di consistenti quantitativi di liquidi infiammabili. I vigili del fuoco hanno lavorato a lungo riuscendo ad affrontare l’incendio con getti di acqua e schiuma fino a metterlo sotto controllo. Un’importante azione preventiva è stata effettuata con l’utilizzo di idranti per raffreddare l’area dei serbatoi interrati contenenti liquidi infiammabili e un’autocisterna ferma nel cortile dell’azienda. Oltre all’Arta (Agenzia regionale per la tutela ambientale), è intervenuta anche la Asl, per la valutazione di eventuali situazioni di inquinamento ambientale.

La polizia locale invita i cittadini a rimanere in casa e a non uscire. Anche nella vicina Roseto degli Abruzzi il Comune invita la popolazione a tenere le finestre chiuse. Anche il sindaco di Atri invita “i cittadini residenti a ridosso della Vallata del Vomano a non uscire dalle proprie abitazioni ed a chiudere le finestre”. Attualmente è chiusa al traffico solo la strada di accesso allo stabilimento. Non si registrano morti o feriti. Intanto la Protezione civile regionale invita “la popolazione nell’area circostante a chiudere le finestre e ad uscire dalle abitazioni solo per motivi strettamente necessari ed urgenti”. La colonna di fumo nero provocata dall’incendio è ancora visibile da decine di chilometri di distanza, così come l’odore di bruciato è percepibile anche nell’area metropolitana Pescara-Chieti.

I dipendenti dell’azienda, viste le fiamme, avrebbero subito evacuato la struttura. Alcuni testimoni riferiscono di un’esplosione che ha preceduto le fiamme. Il rogo, si apprende, potrebbe essere partito da un muletto, con le fiamme che hanno raggiunto i solventi, per poi interessare l’intera azienda. Per consentire le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza le strade della zona sono state chiuse. Sul posto è subito arrivata una squadra dell’Agenzia regionale per la tutela ambientale (Arta) che sta effettuando prelievi di campioni di aria e di acqua di spegnimento per le successive analisi di laboratorio.

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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