L’obesità è uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo del diabete e di altre malattie metaboliche, ma finora questo legame non era del tutto compreso: adesso, è stato finalmente trovato l’anello mancante della ‘catena’, grazie ad uno studio tutto italiano guidato da Università di Padova e Istituto Veneto di Medicina Molecolare (Vimm), con la partecipazione anche dell’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti-Pescara. La ricerca, pubblicata sulla rivista Diabetes, ha evidenziato che una dieta ricca di grassi altera la barriera intestinale e scatena l’infiammazione a livello dell’intero organismo.
“Abbiamo osservato – dice Mattia Albiero di Università di Padova e Vimm, primo autore dell’articolo – che una dieta tipicamente occidentale, ricca di grassi, induce una risposta immunitaria nei neutrofili, cioè i globuli bianchi che hanno funzioni di difesa dell’organismo contro le infezioni”. Questi globuli bianchi producono poi molecole che compromettono la barriera intestinale rendendola troppo permeabile: in questo modo, viene facilitata la diffusione di batteri e loro composti nel sangue, che avviano l’infiammazione.
Grazie ai test è emerso il ruolo chiave di un enzima, chiamato ‘PADI4’: gli animali nei quali l’enzima è assente o viene bloccato, risultano protetti dagli effetti negativi della dieta ad alto contenuto di grassi. “Questa scoperta – afferma Fadini – apre la strada a nuove strategie terapeutiche”.