Cronaca

Emergenza coronavirus: firmato il Dpcm 22 marzo 2020

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il dpcm che introduce ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale.

Di seguito il testo del Dpcm (e dal link: https://www.governo.it/sites/new.governo.it/files/dpcm_20200322.pdf)

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IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400;

Visto il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante «Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19» e, in particolare, l’articolo 3;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 febbraio 2020, recante “Disposizioni at-tuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 23 febbraio 2020; 

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 febbraio 2020, recante “Ulteriori dispo-sizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di conte-nimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Uffi-ciale n. 47 del 25 febbraio 2020;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, recante “Ulteriori disposi-zioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di conte-nimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Uffi-ciale n. 52 del 1° marzo 2020;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 marzo 2020, recante “Ulteriori disposi-zioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di conte-nimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 55 del 4 marzo 2020;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020, recante “Ulteriori disposi-zioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di conte-nimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Uffi-ciale n. 59 dell’8 marzo 2020;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 marzo 2020, recante “Ulteriori disposi-zioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di conte-nimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19”, applicabili sull'intero territorio nazionale pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.62 del 9 marzo 2020;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020, recante “Ulteriori disposi-zioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di conte-nimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale” pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.64 del 11 marzo 2020”;

Vista l’ordinanza del Ministro della salute del 20 marzo 2020 recante “ulteriori misure urgenti in ma-teria di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale” pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 73 del 20 marzo 2020;

Vista l’ordinanza del Ministro dell’interno e del Ministro della salute del 22 marzo 2020 recante “ul-teriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da CO-VID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;

Considerato che l’Organizzazione mondiale della sanità il 30 gennaio 2020 ha dichiarato l’epidemia da COVID-19 un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale;

Vista la delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, con la quale è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all'insor-genza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

Considerati l'evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell'e-pidemia e l'incremento dei casi sul territorio nazionale; 

Ritenuto necessario adottare, sull’intero territorio nazionale, ulteriori misure in materia di conteni-mento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19;

Considerato, inoltre, che le dimensioni sovranazionali del fenomeno epidemico e l’interessamento di più ambiti sul territorio nazionale rendono necessarie misure volte a garantire uniformità nell’attuazione dei programmi di profilassi elaborati in sede internazionale ed europea; 

Tenuto conto delle indicazioni del Comitato tecnico scientifico di cui all’art. 2 dell'ordinanza del Capo del dipartimento della protezione civile in data 3 febbraio 2020, n. 630, nelle sedute del 28 febbraio 2020 e del 1° marzo 2020;

Su proposta del Ministro della salute, sentiti i Ministri dell'interno, della difesa, dell'economia e del-le finanze, nonché i Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, dello sviluppo economico, delle poli-tiche agricole alimentari e forestali, dei beni e delle attività culturali e del turismo, del lavoro e delle politiche sociali, per la pubblica amministrazione, e per gli affari regionali e le autonomie, nonché sentito il Presidente della Conferenza dei presidenti delle regioni; 

DECRETA:

ART. 1
(Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale)

1. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, sull’intero territorio na-zionale sono adottate le seguenti misure:

  • a) sono sospese tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle in-dicate nell’allegato 1 e salvo quanto di seguito disposto. Le attività professionali non sono so-spese e restano ferme le previsioni di cui all’articolo 1, punto 7, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020. Per le pubbliche amministrazioni resta fermo quanto previsto dall’articolo 87 del decreto-legge 17 marzo 2020 n. 18. Resta fermo, per le attività commerciali, quanto disposto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020 e dall’ordinanza del Ministro della salute del 20 marzo 2020. L’elenco dei codici di cui all’allegato 1 può essere modificato con decreto del Ministro dello sviluppo economico, senti-to il Ministro dell’economia e delle finanze; 
  • b) è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; con-seguentemente all’articolo 1, comma 1, lettera a), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 le parole “. E’ consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza” sono soppresse;
  • c) le attività produttive che sarebbero sospese ai sensi della lettera a) possono comunque pro-seguire se organizzate in modalità a distanza o lavoro agile;
  • d) restano sempre consentite anche le attività che sono funzionali ad assicurare la continuità delle filiere delle attività di cui all’allegato 1, nonché dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali di cui alla lettera e), previa comunicazione al Prefetto della provincia ove è ubicata l’attività produttiva, nella quale sono indicate specificamente le imprese e le amministrazioni beneficiarie dei prodotti e servizi attinenti alle attività consentite; il Prefetto può sospendere le predette attività qualora ritenga che non sussistano le condizioni di cui al periodo precedente. Fino all’adozione dei provvedimenti di sospensione dell’attività, essa è legittimamente eserci-tata sulla base della comunicazione resa;
  • e) sono comunque consentite le attività che erogano servizi di pubblica utilità, nonché servizi essenziali di cui alla legge 12 giugno 1990, n. 146. Resta tuttavia ferma la sospensione del ser-vizio di apertura al pubblico di musei e altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del codice beni culturali, nonché dei servizi che riguardano l’istruzione ove non erogati a di-stanza o in modalità da remoto nei limiti attualmente consentiti;
  • f) è sempre consentita l’attività di produzione, trasporto, commercializzazione e consegna di farmaci, tecnologia sanitaria e dispositivi medico-chirurgici nonché di prodotti agricoli e ali-mentari. Resta altresì consentita ogni attività comunque funzionale a fronteggiare l’emergenza;
  • g) sono consentite le attività degli impianti a ciclo produttivo continuo, previa comunicazione al Prefetto della provincia ove è ubicata l’attività produttiva, dalla cui interruzione derivi un grave pregiudizio all'impianto stesso o un pericolo di incidenti. Il Prefetto può sospendere le predette attività qualora ritenga che non sussistano le condizioni di cui al periodo precedente. Fino all’adozione dei provvedimenti di sospensione dell’attività, essa è legittimamente eserci-tata sulla base della dichiarazione resa. In ogni caso, non è soggetta a comunicazione l’attività dei predetti impianti finalizzata a garantire l'erogazione di un servizio pubblico essenziale;
  • h) sono consentite le attività dell’industria dell’aerospazio e della difesa, nonché le altre attivi-tà di rilevanza strategica per l’economia nazionale, previa autorizzazione del Prefetto della provincia ove sono ubicate le attività produttive.

2. Il Prefetto informa delle comunicazioni ricevute e dei provvedimenti emessi il Presidente della re-gione o della Provincia autonoma, il Ministro dell’interno, il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e le forze di polizia.

3. Le imprese le cui attività non sono sospese rispettano i contenuti del protocollo condiviso di rego-lamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 14 marzo 2020 fra il Governo e le parti sociali.

4. Le imprese le cui attività sono sospese per effetto del presente decreto completano le attività ne-cessarie alla sospensione entro il 25 marzo 2020, compresa la spedizione della merce in giacenza.

Art. 2.
(Disposizioni finali)

1. Le disposizioni del presente decreto producono effetto dalla data del 23 marzo 2020 e sono effi-caci fino al 3 aprile 2020. Le stesse si applicano, cumulativamente a quelle di cui al decreto del Pre-sidente del Consiglio dei Ministri 11 marzo 2020 nonché a quelle previste dall’ordinanza del Mini-stro della salute del 20 marzo 2020 i cui termini di efficacia, già fissati al 25 marzo 2020, sono en-trambi prorogati al 3 aprile 2020.

2.  Le disposizioni del presente decreto si applicano alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con i rispettivi statuti e le relative norme di attua-zione.

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Coronavirus, positivo al tampone il sindaco di Montefino

Dopo quello di Castiglione Messer Raimondo, in Abruzzo c'e' un secondo sindaco positivo al Covid-19 nella zona rossa istituita dal governatore Marco Marsilio: si tratta del primo cittadino di Montefino, Ernesto Piccari, medico di base nel suo paese e a Castiglione. Sei i casi al momento positivi nel piccolo centro del Teramano, abitato da poco meno di mille persone. "Ho febbre a 39, tosse e congiuntivite", dice Piccari. Tutto il personale del Comune e' in quarantena e i servizi sono bloccati. "Sono a casa - dice Piccari - in isolamento con sorveglianza attiva e sono in contatto con il personale della Asl. Ho avvertito i primi colpi di tosse domenica, poi martedi' e' subentrata la febbre. Al momento non ho problemi respiratori e sto monitorando costantemente la saturazione dell'ossigeno nel sangue. Sono con mia moglie, il cui tampone e' risultato negativo".

Alla domanda se sia spaventato, il sindaco risponde: "Spaventato no, piu' che altro scoraggiato, per i tempi di gestione di tutta questa situazione e per quelli dell'isolamento, perche' siamo bloccati, dato che tutto il personale e' in quarantena".

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Coronavirus, 500 medici e infermieri in pensione pronti a dare una mano

Un gruppo di oltre 500 medici, infermieri e operatori socio-sanitari abruzzesi in pensione si rende disponibile a scendere in campo nella battaglia contro il Covid-19, nelle strutture ospedaliere di Abruzzo e Molise, fornendo il proprio contributo a carattere puramente volontario. A renderlo noto sono il professor Raffaele Tenaglia, ex primario di Urologia all'ospedale di Pescara, e il dottor Walter Palumbo, in una lettera indirizzata al presidente della giunta regionale abruzzese Marco Marsilio. "Abbiamo deciso di chiamarci 'i riservisti' - spiega il gruppo di operatori sanitari - perche' nel passato, in periodo di guerra, e questa lotta contro il Coronavirus e' una guerra, il Paese per aumentare la sua forza combattiva richiamava in servizio coloro i quali avevano lasciato il servizio militare attivo". Tenaglia e Palumbo fanno sapere che il gruppo, "formato per lo piu' da pensionati abituati a vivere in ospedale, in sala operatoria e in rianimazione, ha deciso di organizzare una task force volta a condividere un percorso comune per dare una mano a coloro che in questo momento di emergenza sanitaria sono in prima linea negli ospedali della nostra Regione". In particolare il personale sanitario in pensione intende fornire il proprio contributo "selezionando e assistendo i nuovi operatori". I due medici rilevano che "in questo modo si creerebbero sostituti per i rianimatori" e osservano che "cominciare a fare delle prove di preparazione sarebbe opportuno e potrebbe rivelarsi determinante per affrontare questa terribile fase". Tenaglia e Palumbo evidenziano poi "la necessita' di aprire nuovi spazi, in particolare un reparto con almeno 50 posti di intensiva, sub-intensiva e medicina generale" e chiedono a Marsilio "di utilizzare queste competenze e di far presto a trovare le soluzioni logistiche per l'aumento dei posti letto, specialmente per la terapia intensiva". L'unica condizione posta dal gruppo di operatori sanitari e' legata alla dotazione "dei necessari dispositivi di protezione"

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Coronavirus, Verì: pronti a gestire bene un’emergenza che e’ al punto apicale

"Siamo pronti a gestire bene un'emergenza che e' al punto apicale, secondo le curve fatte da statistici ed epidemiologi. Mi auguro che vada a stabilizzarsi nei prossimi giorni per poi scendere". Cosi' l'assessore alla Salute della Regione Abruzzo, Nicoletta Veri', sull'emergenza coronavirus. "Speriamo che la linea dopo una fase orizzontale inverta la tendenza - spiega ancora Veri' - Siamo sul fronte 24 ore al giorno per contrastare il numero di pazienti contagiati che stiamo gestendo con ricoveri in reparto, sorveglianza a casa e, purtroppo, per i casi piu' gravi, rianimazione. Stiamo gestendo anche la sempre maggiore richiesta di terapia intensiva e sub intensiva, posti che stiamo ampliando. Sono in continuo contatto con i direttori generali della quattro Asl e con gli altri dirigenti e, naturalmente, con il presidente Marsilio". "Non e' facile, siamo aperti ai ricoveri con le altre regioni e anche tra Asl abruzzesi. Per ora stiamo tenendo, continuiamo a organizzarci e fare normative". A proposito dell'ordinanza di ieri sera di Marsilio, che ha istituito le unita' speciali di continuita' assistenziale (Usca), Veri' ha sottolienato che e' stata recepita una normativa nazionale e che e' partita l'azione per dotarsi subito di queste unita' "importanti per la prevenzione e per la salute dei cittadini", una ogni 50mila abitanti. Le Usca devono essere attivate entro 3 giorni, quindi la governance abruzzese ha tempo fino a lunedi' sera

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Coronavirus, positivo anche il sindaco di Castiglione Messer Raimondo

Anche il sindaco di Castiglione Messer Raimondo - paese del Teramano di poco piu' di duemila abitanti - e' risultato positivo al Covid-19. A darne notizia è lo stesso primo cittadino, Vincenzo D'Ercole - il piu' giovane sindaco del Teramano, tra i piu' giovani d'Abruzzo e d'Italia - attraverso Facebook. "Cari concittadini, come ben sapete, nella nostra Vallata il rischio del contagio e' il piu' alto di tutta la Regione - scrive sul suo profilo Facebook - motivo per il quale e' stata definita zona rossa. Sono giorni difficili, in cui ognuno di noi se non resta a casa rischia di prendere il coronavirus. Purtroppo, neanche io sono stato risparmiato e proprio questa mattina ho avuto l'esito del tampone che e' risultato positivo". "I miei spostamenti sul territorio - aggiunge il sindaco - sono stati fatti con tutti i dispositivi di protezione individuale, ma d'ora in avanti continuero' ad occuparmi di questa emergenza sul mio territorio da casa, evitando di esporre al rischio contagio altre persone. Sto bene ma e' necessaria la quarantena. Vi mando un caloroso saluto ricordandovi, oggi piu' di ieri, che e' fondamentale restare a casa". 

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Coronavirus, a Chieti aumentano i posti letto dedicati alla cura dei pazienti

 Anche all'ospedale di Chieti aumentano i posti letto dedicati alla cura dei pazienti affetti da Coronavirus. Il nosocomio si prepara ad attivare 317 posti letto, mentre sono saliti da 6 a 12 quelli di terapia intensiva. La stessa direzione sanitaria ha chiesto 13 ventilatori polmonari alla Protezione civile e alla Regione. Da ieri sera sono stati accolti i primi pazienti trasferiti dall'ospedale di Pescara

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Coronavirus, 6 denunciati per una festa di Spoltore

I Carabinieri di Spoltore hanno interrotto ieri sera una festa e hanno denunciato sei persone. Hanno violato le misure introdotte per rallentare la diffusione del Covid-19 e adesso rischiano tutti l'arresto fino a tre mesi o l'ammenda fino a 206 euro. Ma se tra i denunciati dovessero venir fuori casi di positivita' al virus e notizia di aver causato ulteriori contagi, le conseguenze potrebbero essere ancora piu' gravi. Sul territorio di Spoltore sono 20 le persone denunciate finora, anche se non sempre i controlli si sono conclusi con la segnalazione all'autorita' giudiziaria. Ma in diversi casi, non si e' chiuso un'occhio neppure in favore di chi passeggiava con il cane. 

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Coronavirus, l’ateneo d’Annunzio paga il rientro per il rientro degli studenti Erasmus

 L'universita' 'G. d'Annunzio' di Chieti-Pescara, prima in Italia, ha deciso di sostenere, con un contributo economico straordinario, studenti e dottorandi che si trovano all'estero e intendano tornare a casa: l'ateneo si fara' carico del costo dei biglietti di ritorno e di eventuali spese legate al disagio dell'emergenza. "A tutti gli studenti interessati - recita una nota - sono state inviate le disposizioni del caso insieme alla modulistica per poter accedere al contributo che va richiesto entro il prossimo 24 marzo. Gli uffici competenti, sia quelli dei servizi generali sia quelli del 'Settore Erasmus/International Partnership and Cooperation Office', sono a disposizione di quanti avessero necessita' di chiarimenti, trattandosi di un provvedimento assolutamente straordinario rispetto a quelli che ordinariamente sostengono la mobilita' studentesca a livello internazionale". Nell'ambito delle iniziative legate all'emergenza Covid 19 la 'd'Annunzio' aveva gia' attivato servizi per la teledidattica garantendo le lezioni a distanza. 

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Coronavirus, Ruzzo Reti monitora sorgenti e serbatoi

La Ruzzo Reti, societa' acquedottistica che gestisce il servizio idrico integrato per 39 dei 40 comuni dell'Ente d'ambito Teramano, ha effettuato un'attenta analisi mediante monitoraggio delle portate delle sorgenti e dei serbatoi di accumulo. "Da due anni non nevica e le stagioni sono sempre piu' secche. In questo periodo dell'anno - si legge in una nota - diminuisce sempre l'approvvigionamento idrico e ora l'emergenza Covid-19, con conseguente permanenza in casa dell'intera popolazione e una piu' attenta igiene di ogni cittadino, sono concause di una diminuzione della portata dell'acqua, come avvenuto in tutte le altre zone d'Abruzzo. Per garantire l'efficienza e la continuita' dei servizi erogati, Ruzzo Reti ha deciso di adottare alcune misure, tra le quali il potenziamento del monitoraggio di siti e impianti aziendali (sorgenti, partitori, serbatoi). Saranno chiusi i fontanini pubblici nelle zone periferiche perche' difficilmente controllabili. Ruzzo Reti intanto ricorda le buone prassi per un corretto uso dell'acqua, tra le quali non annaffiare orti e giardini con acqua potabile; evitare di lavare la macchina, preferire la doccia alla vasca da bagno.

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