Cronaca

Tragedia di Francavilla, eseguita l’autopsia sulla moglie di Filippone

Marina Angrilli, la moglie di Fausto Filippone, sarebbe stata spinta giù dal balcone. Lo confermerebbero - secondo quanto riferito dalle agenzie di stampe - le prime indiscrezioni trapelate sull'esito dell'autopsia sul corpo della moglie di Fausto Filippone, eseguita all'obitorio di Chieti dal medico legale Cristian D'Ovidio. L'accertamento avrebbe consentito di appurare che, per tipologia di lesioni e di traiettorie, la donna non si sarebbe suicidata. Escluso anche il malore e colluttazioni.

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Potrebbero esserci funerali separati per Marina Angrilli, sua figlia Ludovica, uccisa dal padre, Fausto Filippone, poi suicidatosi domenica gettandosi dal viadotto Alento della A14. "Siamo ancora in attesa che l'autorità giudiziaria ci dia il via libera. Personalmente credo che bisognerà farli separati: però è ancora presto per pensarci, è una decisione su cui bisognerà ragionare" dice Francesco Angrilli, ematologo all'ospedale di Pescara, fratello di Marina. Le due famiglie dovranno decidere sull'addio ad una famiglia sterminata da un padre e un marito che poi si è tolto la vita.

"Credo che la vita di mio cognato sia stata profondamente segnata dalla malattia e poi dalla morte della madre -spiega Francesco Angrilli- Era tempo che la mamma di Fausto era ammalata di Alzheimer, e questa malattia si è fatta chiaramente sempre più progressiva: la morte è stato il punto terminale di un percorso di aggravamento della malattia. Dietro a questi 15 mesi ci vedo la sofferenza e anche l'impotenza perché lui era profondamente legato alla madre: non credo che un suo eventuale disagio dipendesse da una problematica relativa alla vita matrimoniale". "Se poi mio cognato aveva delle problematiche sue nessuno di noi ha mai avuto dei segnali importanti: lo vedevamo triste e un po' chiuso in se stesso per questo dispiacere della madre però che nella loro vita famigliare ci fossero screzi, liti e dissapori di rilievo non esiste proprio. Viviamo nella stessa palazzina, l'avremmo saputo", aggiunge.

"Credo che questo suo vissuto lui lo abbia ben mascherato. Non è che negli ultimi mesi le sue abitudini di vita fossero cambiate: vita familiare, frequentazione comune con gli amici e poi il loro lavoro. Tutte le volte possibili andavano in vacanza insieme, quindi un nucleo familiare unito e legato - continua - Fausto era una persona tranquilla, uno poteva essere in accordo o in disaccordo con il suo modo di pensare, ma a doverlo descrivere prima di quello che è successo domenica, io non me la sento di descriverlo come una persona violenta o a rischio di azioni violente. Se Fausto aveva un malessere interno non traspariva in alcun modo: sicuramente lui è vittima di se stesso, il nostro dolore però è che ha coinvolto in questa vicenda due persone assolutamente innocenti".

"Marina - ha rimarcato - è stata sempre vicina a Fausto e si faceva tutto insieme. Questa era una famiglia che si muoveva in base alla figlia, che era forse l'espressione dei desideri inespressi che tanti anni fa non erano realizzabili: tutte le attività che Ludovica faceva portano a ripensare alla infanzia di Marina che soffriva d'asma e quindi non poteva fare attività fisiche, quindi forse Marina in Ludovica vedeva il mezzo per recuperare delle cose che lei non aveva potuto vivere". 

 "La morte della madre è stato uno dei fattori che hanno provocato la decisione di Fausto Filippone", dice a Radio Capital lo psichiatra Massimo Di Giannantonio, che per sette ore ha cercato di convincere l'uomo a non uccidersi. Filippone, 49 anni, dirigente della Brioni, si era suicidato domenica scorsa gettandosi dal viadotto Alento della A14, poche ore dopo aver gettato nel vuoto la figlia di dieci anni, Ludovica; la moglie, Marina Angrilli (51) era morta la mattina dopo essere precipitata da un appartamento a Chieti, di proprietà del marito. "Ha detto - ha spiegato Di Giannantonio - che la sua vita era irreversibilmente iniziata a cambiare in termini intollerabili 15 mesi prima. E tra gli episodi che l'hanno resa intollerabile, Filippone ha detto che c'era anche la perdita della madre". Come le è apparsa la figlia sul cavalcavia? "La bimba era sotto shock. Si rendeva conto del dramma che stava vivendo e che non aveva nessun tipo di difesa dal padre".

Lei professore ha pensato che avrebbe potuto fare qualcosa di più? "No - ha sottolineato lo psichiatra Massimo Di Giannantonio a Radio Capital - mi sono trovato davanti a un muro. Filippone diceva che nella sua mente non c'era né la possibilità di essere perdonato né di comprendere le ragioni di quello che aveva fatto. Nella mente di Filippone tutto era già finito".

 "Le forze dell'ordine mi hanno tenuto in un angolo su quel viadotto per cinque ore senza mai farmi parlare con mio fratello, eppure era stato lui a chiedere di vedermi. Poi Fausto si è buttato e io sono ancora qui, senza una spiegazione...". A parlare, in un'intervista sul Corriere della Sera, è Antonella Filippone, la sorella del dirigente della Brioni.

 

nell'immagine del TGR si vede Filippone sul viadotto

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Social day della Pubblica Amministrazione il 6 giugno

Gli italiani restano affezionati alla tv, ma cresce il peso del web. Le informazioni online del settore pubblico, infatti, hanno ormai quasi raggiunto la televisione per preferenza e affidabilita'. Quasi un cittadino su due si aspetta di trovare le informazioni dalla PA su siti web e social network, nella fascia d'eta' 18-54 anni il dato e' ancora piu' alto e raggiunge quasi il 60%. Piu' di quattro italiani su dieci si fidano delle informazioni che ricevono sul web dalle Pubbliche Amministrazioni e nella fascia 18-54 anni il dato supera il 50% e, in questo caso, il web e' appaiato alla tv. Inoltre sei italiani su dieci considerano i social un'importante occasione di lavoro, il 90% chiede alla PA maggiore possibilita' di partecipazione e informazioni in tempo reale. Sono i dati che emergono dall'indagine dell'Istituto Piepoli sul rapporto tra cittadini, Pubblica Amministrazione e nuovi strumenti di comunicazione comunicati presentando il PA Social Day , il primo evento nazionale dedicato alla nuova comunicazione pubblica via web, social. "I nuovi dati dell'Istituto Piepoli sul rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione- spiega il presidente dell'associazione PA Social Francesco Di Costanzo- ci spingono a fare sempre di piu' sulla nuova comunicazione pubblica. E' ormai evidente che web, social network, chat, sono straordinari strumenti di servizio pubblico, mezzi scelti dagli italiani per informazioni e servizi nella quotidianita', anche nel rapporto con enti e aziende pubbliche. L'Italia e' piena di ottime pratiche di utilizzo di queste piattaforme per il servizio al cittadino. Per la prima volta in Italia dedichiamo una giornata ai tanti significati e obiettivi della nuova comunicazione pubblica". 

L'evento, organizzato dall'associazione PA Social, si terra' il 6 giugno in 17 citta' (Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Campobasso, Catania, Cosenza, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Perugia, Pescara, Roma, Torino e Trieste. Tanti i temi che saranno approfonditi territorio per territorio: servizi pubblici e gestione delle emergenze, cultura del digitale, marketing territoriale, nuova organizzazione e profili professionali, cultura, musei e spettacolo, intelligenza artificiale e chatbot, ambiente, chat, community e comunita', fondi europei, sanita', fake news, servizi digitali, open data e partecipazione, web reputation, nuovi linguaggi, telepresenza, nuovi servizi, informazioni in tempo reale, dialogo e interazione costante, nuovi linguaggi e strumenti, innovazione e servizi digitali, corretto utilizzo del web, dati e sicurezza, privacy, trasparenza

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Avezzano, operazioni con il robot Da Vinci all’ospedale

Ottanta per cento di interventi chirurgici per tumore al colon effettuati in laparoscopia, quindi meno invasiva, con meno sofferenza e meno giorni di ricovero, e rischio di complicanze post operatorie tra i più bassi a livello nazionale. Sono alcuni dei punti di forza del reparto di chirurgia generale dell'ospedale di Avezzano che effettua circa 800 interventi l'anno e che, grazie all'adozione di specifiche procedure, è riuscito ad aumentare il numero di operazioni mininvasive, riducendo tempi di degenza e costi sanitari. Di particolare importanza la fluorescenza (una combinazione di tecnica e tecnologia) che permette al chirurgo di individuare il punto preciso in cui sezionare l'intestino e di procedere successivamente alla sutura e all'efficace vascolarizzazione, riducendo al 2% il rischio di complicanze. Nei prossimi mesi, in aggiunta a questo ventaglio di prestazioni, nel reparto prenderà servizio un giovane chirurgo, esperto nella procedura, per effettuare interventi col robot Da Vinci, una tecnologia di alto livello acquistata di recente dalla Asl. Le novità riguardano anche la possibilità, già in via di sperimentazione, di effettuare ad Avezzano anziché all'Aquila la procedura per l'individuazione del linfonodo sentinella per il cancro della mammella, evitando disagi alle pazienti e con maggior risparmio dell'azienda. In reparto, tra l'altro, vengono compiuti interventi di colecistectomia laparoscopica con strumenti che permettono di effettuare solo 2 incisioni invece di 4. 

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Montesilvano, il Comune lotta contro l’abbandono di rifiuti ingombranti

A seguito dei sopralluoghi effettuati dal sindaco Francesco Maragno e dall’assessore Paolo Cilli sono stati individuati diversi punti in cui sono stati abbandonati rifiuti ingombranti, prontamente rimossi da Formula Ambiente, l’azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti sul territorio comunale. «Via Livenza, via San Gottardo, via Aterno, via Rimini, via Venezia, via Torrente Piomba, via Crati e via Saline. E’ questo il lungo elenco delle vie che questa mattina Formula Ambiente ha dovuto ripulire dagli abbandoni selvaggi da parte di cittadini incivili che imbratta senza ritegno la nostra città» -  ha affermato  l’assessore all’igiene urbana, Paolo Cilli -. Anche oggi, molte strade di Montesilvano sono state trasformate in discariche a cielo aperto, da parte di persone che hanno abbandonato divani, sanitari, reti, materassi e mobilia varia. E’ veramente inaccettabile  -  prosegue Cilli -  che ci sia questa totale assenza di rispetto per le regole, ma soprattutto per se stessi. Molte di queste strade, giusto sabato scorso, erano state ripulite sempre a causa di abbandoni selvaggi e stamani erano già invase da rifiuti di ogni genere. Questi atti causano interventi extra da parte della ditta che quindi viene distolta dalle operazioni di pulizia ordinaria della città. Non comprendiamo perché i cittadini non utilizzino il servizio di prenotazione, gratuito, per il ritiro degli ingombranti e continuino a lasciarli sulle strade. Intensificheremo i controlli, sia potenziando il numero delle foto trappole che attraverso un’attività da parte della polizia locale, inasprendo anche le sanzioni per tutti i trasgressori. L’auspicio è che una volta ultimati i lavori per la realizzazione del centro di raccolta di via Inn, i cittadini utilizzino questo luogo per conferire i loro rifiuti ingombranti. Per vivere in un ambiente pulito è fondamentale che tutti facciano la loro parte, rispettando le regole del buon senso. Ad oggi purtroppo constatiamo che non è così».

Per programmare la raccolta di rifiuti ingombranti è possibile prendere un appuntamento, telefonando al numero verde 800195315

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Papa Francesco nomina Petrocchi cardinale

L'arcivescovo dell'Aquila, Giuseppe Petrocchi, è stato nominato cardinale da Papa Francesco per il concistoro del 29 giugno. "E stata una sorpresa totalmente inaspettata e penso che voglia essere anche un segno di vicinanza del Papa per L'Aquila e tutte le popolazioni terremotate del Centro Italia", così Mons. Giuseppe Petrocchi.

"Ho saputo di questa nomina nella sacrestia della chiesa di San Mario alla Torretta dove avevo appena celebrato la messa e amministrato le cresime. Qualcuno aveva ascoltato questa comunicazione alla televisione e me lo ha detto. Non solo è stata una sorpresa, ma è stata anche inaspettata", ha detto in un'intervista al Centro, mons. Petrocchi. "Ringrazio Papa Francesco per la fiducia e affido tutto a Maria Madre e Modello della comunione nella Chiesa", ha spiegato prima di officiare la messa nella parrocchia del comune aquilano di Tornimparte.

 

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Intitolata la scuola di via Campo Imperatore al vigile del fuoco Maurizio Berardinucci, Medaglia d’Oro al Valore Civile

Da oggi la scuola dell’infanzia e primaria di via Campo Imperatore della Direzione Didattica di Montesilvano porta il nome di Maurizio Berardinucci, il  vigile del fuoco, morto ad ottobre 2013 in seguito alle gravissime ferite riportate in occasione dell’intervento di soccorso per l’esplosione della fabbrica di fuochi pirotecnici “Di Giacomo” di Villa Cipressi a Città Sant’Angelo. Berardinucci è stato insignito della Medaglia d’oro al Valore Civile, postuma, conferita dal Capo dello Stato il 14 ottobre 2014.

Questa mattina si è svolta la cerimonia di intitolazione, alla presenza dei familiari, degli alunni della scuola, dei tanti colleghi di Maurizio Berardinucci e dei rappresentanti delle autorità militari e delle associazioni combattentistiche e d’Arma.

«Questa città dove Maurizio Berardinucci viveva -  afferma il sindaco Francesco Maragno - ha voluto tributargli questo omaggio. Berardinucci è un eroe del nostro tempo, un uomo che con spirito di sacrificio, abnegazione e dedizione ha fatto il suo lavoro andando oltre la sua vita. Così come è stato un esempio per i suoi colleghi, vogliamo che lo sia quotidianamente per i bambini che tutti i giorni frequentano questa scuola».  

«Voglio ringraziare il sindaco Maragno -  ha aggiunto Vincenzo Palano, comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Pescara -  per aver voluto questa intitolazione. Maurizio è morto per svolgere qualcosa in più del proprio dovere. Forse Maurizio è stato un eroe, se essere eroi significa morire nello svolgimento del proprio dovere.  Berardinucci è stato non solo un grande vigile del fuoco, ma un marito e padre esemplare per i suoi tre figli, Veronica, Moreno e Federica. Anche i nostri figli hanno bisogno di questi esempi per cui la decisione del sindaco di Montesilvano di intitolare una scuola primaria e dell’infanzia a Maurizio Berardinucci mi ha trovato immediatamente favorevole. Sono sicuro che ogni volta che qualcuno leggerà il suo nome sulla targa terrà vivo il ricordo del suo sacrificio e sono anche sicuro che gli insegnanti di questa scuola si faranno promotori di tramandare per il futuro il suo ricordo».

E proprio una dei figli di Berardinucci, Veronica ha letto un suo toccante messaggio nel quale ha sottolineato come questa intitolazione sia «il modo più bello per ricordare quanto sia stato forte e coraggioso nostro padre. Chiedo spesso al cielo perché sia dovuto andare via all’improvviso e perché mi abbia lasciata sola in balia degli eventi e di questa vita, che adesso mi pesa senza la sua stretta e i suoi sorrisi rassicuranti. Nonostante tu non sia più con noi -  ha detto rivolgendosi al padre - , ti sento sempre vicino a me. Il giorno in cui potrò riabbracciarti, potrò dire di aver vissuto per sempre. Tu grazie a questo gesto vivrai per sempre nei ricordi dei tuoi concittadini».

«Siamo onorati -  ha dichiarato Roberto Chiavaroli, dirigente scolastico -  che l’Amministrazione abbia proposto questa intitolazione che conferisce alla nostra scuola una identità forte e precisa. Nella fantasia dei bambini, i vigili del fuoco sono dei veri eroi. Non appena saputa questa notizia, gli alunni hanno voluto dedicare a Berardinucci tanti disegni e pensieri».

Berardinucci entrò nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco nel 1987, partecipando alle operazioni di soccorso tecnico urgente ed interne del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Pescara e poi di Montesilvano fino al luglio del 2007, data in cui, a seguito della vincita di un concorso pubblico, entrò nel ruolo permanente dei Vigili del Fuoco. Inviato in 1^ assegnazione al Comando Provinciale VV.F. di Modena, venne poi trasferito al Comando Provinciale VV.F. di Pescara nell'Aprile 2011. Nel primo periodo dell'emergenza Abruzzo ha fatto parte delle squadre operative di Colonna Mobile inviate in soccorso alla popolazione delle zone dell'aquilano interessate dal tragico sisma del 6 aprile del 2009, ricevendo per tale attività “Attestato di Pubblica Benemerenza”. In seguito ha avuto altri riconoscimenti da parte dell'Amministrazione per lodevole partecipazione ad interventi di soccorso tecnico urgente.

Nel corso dell’intervento a causa dell’esplosione della fabbrica di fuochi pirotecnici di Città Sant’Angelo, venne travolto da una violenta onda d’urto che lo ferì gravemente. Ha lottato per sopravvivere per tre mesi, fino al 26 ottobre 2013, ma le ferite riportate erano molto gravi e lo hanno condotto alla morte.

La targa, apposta all’ingresso della scuola, ha ricevuto la benedizione di don Giampietro Pittarello della Chiesa di San Giovanni Bosco. La cerimonia è stata allietata dalle note del baritono Claudio Roncone e dagli alunni della scuola.

 

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Scontro auto-pulmino, un morto nel Pescarese

 Incidente stradale mortale, nella notte, a Rosciano, dopo lo scontro tra una vettura e un pulmino sul quale viaggiavano le atlete di una squadra di softball. La vittima è un automobilista 48enne di Alanno Ermanno Finocchio. L'uomo con la sua auto si è scontrato col pulmino, e i soccorritori hanno potuto constatare solo il decesso del 48enne. Solo contusioni, invece, per alcune atlete occupanti del pulmino. Per una decina di ragazze c'è stato poi il trasferimento nell'ospedale di Chieti per la medicazione di ferite leggere. Sulle cause dell'accaduto indagano le forze dell'ordine.

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Parco della Libertà a Montesilvano, sindaco e assessori in sopralluogo

Verificare lo stato del Parco della Libertà a due settimane dal suo affidamento all’associazione Dog Village. Questo lo scopo di un sopralluogo effettuato dal sindaco Francesco Maragno, l’assessore al verde Ernesto De Vincentiis e l’assessore ai lavori Pubblici Valter Cozzi.

Accompagnati da Gabriele Bettoschi dell’associazione a cui è stata affidata la gestione del parco, il primo cittadino e i due membri dell’esecutivo hanno visionato gli interventi già effettuati.

«Il presidente dell’associazione -  spiega De Vincentiis -  ci ha illustrato gli interventi che  sta effettuando nel parco, inseriti nella proposta presentata nell’ambito della partecipazione al bando. E’ già evidente la piena operatività e il massimo impegno che l’associazione sta mettendo in atto e che ha già dato i suoi frutti».

«Constatiamo favorevolmente -  aggiunge il sindaco  - come quest’area verde, in poche settimane, abbia già cambiato volto. Nel cuore della città abbiamo una piccola oasi, che sicuramente potrà diventare un punto di riferimento e di aggregazione per la città. L’area è già quotidianamente frequentata da mamme, bambini, appassionati sportivi, che godono degli ampi spazi di questo bellissimo parco. Ancora una volta la strada giusta è quella della partecipazione da parte dei cittadini e delle associazioni che mettono a disposizione le loro professionalità per il bene pubblico».

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Incidente sul lavoro, braccio amputato per un operaio

Incidente sul lavoro nella sede di Cerratina, in Val di Sangro per un lavoratore Ecolan rimasto ferito in modo grave mentre era intento a pulire il nastro trasportatore della piattaforma ecologica. L'uomo, con un braccio amputato è stato trasportato all'ospedale Torrette di Ancona per un intervento di microchirurgia specifica.  Sull'incidente sono in corso indagini dei Carabinieri di Lanciano, Asl, Ispettorato del Lavoro. Attraverso gli investigatori si sarebbe appreso che il presidente dell'Ecolan avrebbe fatto sapere che il dipendente, pur molto esperto, per poter pulire meglio il nastro, avrebbe momentaneamente disattivato il sistema di sicurezza.

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Scoperta donna che tentata di aprire conti correnti con documenti falsi

Una 33enne è stata arrestata mentre tentava di aprire conti correnti con documenti falsi. La donna è ora agli arresti domiciliari, dopo esser stato bloccata dalla Squadra Mobile della Questura di L'Aquila. L'arresto è scaturito dai sospetti dell'addetto di un istituto di credito cittadino cui lei si era rivolta chiedendo di aprire un conto corrente, con la scusa di ottenere condizioni più favorevoli rispetto a quelle del conto di cui era già titolare. Nella circostanza l'addetto le aveva chiesto un documento d'identità ed il codice fiscale necessari per avviare la pratica amministrativa dandole appuntamento per il pomeriggio per la stipula del contratto. Nel frattempo, però, aveva avvertito la Polizia, notando che la cliente, nonostante un accento marcatamente partenopeo, possedeva documenti intestati ad una donna nata ad Udine e residente a L'Aquila e che risultava già censita quale cliente in una filiale di Udine.

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