Cronaca

Laboratorio Urbano Montesilvano, presentati i dati della ricerca

«L’incontro di oggi rafforza ulteriormente quella convenzione, sottoscritta con il direttore del dipartimento di Architettura Paolo Fusero, che permette al nostro Comune di sfruttare e stimolare le infinite potenzialità che possono giungere sul territorio dall’Università». Così il sindaco Francesco Maragno ha aperto l’incontro che si è svolto questa mattina nella Sala Consiliare, per illustrare lo stato di avanzamento della ricerca condotta da docenti, borsisti e studenti della facoltà di Architettura di Pescara nell’ambito del protocollo di intesa firmato il 29 aprile dello scorso anno. Insieme al sindaco, anche Antonio Clemente, coordinatore scientifico del progetto, Gabriele Straccini, consigliere del Movimento 5 Stelle e il docente Matteo Di Venosa. La collaborazione interistituzionale tra il dipartimento di Architettura e il Comune di Montesilvano è finalizzata all’individuazione di criteri guida per la qualificazione degli interventi sulle reti della Slow Mobility, con particolare riferimento alle reti ciclopedonali. La ricerca parte dal presupposto che la mobilità sostenibile possa generare qualità paesaggistica.

«Da questo studio  - dice ancora il sindaco -  ci giungono importanti studi per ripensare il territorio in termini di accessibilità e mobilità sostenibile». «Abbiamo avuto questa intuizione – ricorda il consigliere Gabriele Straccini – insieme all’allora assessore Leo Brocchi. Un progetto che permette agli studenti di Architettura di fare sperimentazioni che in futuro potranno anche essere realizzate».  

«Questa convenzione  -  afferma Matteo Di Venosa, docente di Urbanistica 3 -  coglie una favorevole congiuntura culturale e operativa: il dipartimento di Architettura ha sottoscritto anche con la Regione un protocollo volto alla produzione di un lavoro propedeutico alla realizzazione dei piani, finalizzati allo sviluppo di una mobilità lenta e in particolare ciclabile. La convenzione sottoscritta con il Comune di Montesilvano ci consente di lavorare a livello locale, per individuare i punti di forza di tali azioni».

«Montesilvano -  ha spiegato il professor Clemente  - è l’applicazione concreta anche della ricerca regionale. La riflessione incentrata su scala locale permette a Montesilvano di sapere già su quali binari indirizzarsi e su quali ambiti puntare per attrarre finanziamenti e avviare la riqualificazione del territorio. Il protocollo ha permesso di attivare un Laboratorio Urbano Montesilvano, uno spazio di innovazione progettuale e di analisi del tessuto territoriale». Del Laboratorio Urbano fanno parte gli architetti Giulio Girasante, Nausica Mariorano, Paolo Chiavaroli, Paride Antonio Taurino, e gli studenti Giuseppe Leone, Francesco Rossi, Pierluigi Petaccia. I borsisti hanno illustrato, con l’ausilio di tavole tecniche, la metodologia del lavoro avviato, condotto sia su  scala metropolitana prendendo ad esame i comuni di Montesilvano, Pescara e Francavilla, sia quella locale della città di Montesilvano dove sono stati individuati 5 poli di attrazione: il PalaRoma, l’area che include Stella Maris e Villa Delfico, il centro città, nella zona che dal municipio va verso il mare, la foce del fiume con l’area dei grandi alberghi e la zona vestina. Riflessione a parte è stata condotta sula Strada Parco, considerata importante contenitore di potenzialità.

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Operato alla testa il bambino colpito da una porta di calcio

E' stato operato alla testa un bambino di 8 anni, di Celano,colpito dalla traversa di una porta di calcio caduta a terra, nel tardo pomeriggio di ieri e' stato trasportato prima all'ospedale di Avezzano e poi trasferito, a Roma, dove e' poi stato sottoposto a intervento chirurgico. Secondo le prime notizie l'operazione sarebbe riuscita. La prognosi, comunque, rimane riservata. Ancora da stabilire con certezza la causa dell'incidente che ha provocato il ribaltamento dei pali sul piccolo calciatore, ribaltamento che sarebbe avvenuto durante l'allenamento della squadra giovanile di calcio.

"L'operazione e' andata bene, il bambino sta meglio e respira da solo e ha anche parlato con i genitori". Lo ha detto il coordinatore della squadra delle giovanili del Celano, Loreto Ciaccia, nella quale gioca il bambino di 8 anni colpito ieri dalla traversa della porta di calcio a fine allenamento. Intanto si sono appresi ulteriori particolari sulla dinamica dell'incidente. A quanto sembra il rovesciamento della piccola porta in alluminio, di quelle usate in allenamento, sarebbe stato provocato dallo scuotimento della rete da parte dello stesso bambino ed il ferimento sarebbe stato provocato da un piccolo gancio usato per tenere legata la rete al palo. "Io ero di spalle - ha specificato l'allenatore - e non ho visto quello che e' successo; mi auguro - ha concluso - di rivederlo presto in campo". Sull'episodio i carabinieri hanno ascoltato alcuni dirigenti della squadra che ieri erano presenti sul rettangolo di gioco. Nello stadio Fabio Piccone di Celano erano presenti anche altri 50 bambini appartenenti alle varie categorie delle giovanili.

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“Riviera in Festa” con il primo Ciokofest di Montesilvano

Laboratori per bambini, percorsi culturali e educativi, momenti ludici e ricreativi. E poi tanta tanta cioccolata. Saranno questi gli ingredienti del primo Ciokofest di Montesilvano che si terrà sul lungomare da venerdì 5 a domenica 7 maggio. L’iniziativa è organizzata dal Comune di Montesilvano, insieme a Confartigianato, l’associazione MondoVivo e Ciokofabbrica, la prima fabbrica itinerante di cioccolato in Europa.

«Sarà un weekend di dolcezze -  annuncia l’assessore agli eventi Ottavio De Martinis – quello che inizierà già dal pomeriggio di domani. Oltre a gustare dell’ottima cioccolata, sarà possibile fare un vero viaggio in questa bellissima arte con maestri cioccolatieri che mostreranno i segreti e daranno consigli per lavorare il cioccolato in tutte le sue fasi. Questa iniziativa rientra nell’ambito di “Riviera in festa”, quel grande contenitore che la nostra Amministrazione ha creato per restituire alle famiglie uno spazio da vivere in libertà.

A partire dal pomeriggio di venerdì, gli stand allestiti nel tratto di lungomare tra viale Europa e via Petrarca apriranno ufficialmente al pubblico. Molti gli appuntamenti previsti nelle tre giornate, dedicati a grandi e piccini.

«Saremo a disposizione -  aggiunge il maestro cioccolatiere, Fausto Ercolani  - dei bambini con laboratori ad hoc per le scuole, illustrando tutte le fasi di lavorazione e di produzione, ma anche degli adulti. Spiegheremo, infatti, a chi vorrà, come realizzare cioccolatini di ottima qualità anche a casa, senza utilizzare attrezzature professionali, ma con i comuni utensili o elettrodomestici che si sono in tutte le cucine».

Per l’occasione il lungomare resterà chiuso dalla mattina di venerdì 5 maggio alle 8, fino alla mezzanotte di domenica 7 maggio. Per i primi due giorni il tratto interessato sarà quello tra viale Europa e via Petrarca. Nella giornata di domenica il tratto sarà esteso fino a via Ungheria.

 

PROGRAMMA UFFICIALE

 

VENERDì 5 Maggio 2017

-          ore 16:00 Apertura Stand del Cioccolato;

-           ore 17:30 Inaugurazione Ufficiale della Manifestazione e della Ciokofabbrica (R) alla presenza delle Autorità Istituzionali;

-           ore 17:45/19:00 1° Percorso Educativo all’interno della CIOKOFABBRICA: “dalla tostatura della Fava di Cacao alla creazione della pasta di Cacao” a cura del Presidente Mondo Vivo Dr. Ettore Ciabattoni

-           ore 22:00 Chiusura Stand.

 

SABATO 6 Maggio 2017

-          ore 10:00 Apertura Stand del Cioccolato;

-          ore 10:30/13:00 Laboratorio per i Bambini “Le Mani in Pasta...al Cioccolato!”

-           16:00/19:00 2° Percorso Educativo all’interno della Ciokofabbrica (R) : “dalla Pasta di Cacao alla Creazione della Cioccolata” a cura del Presidente Mondo Vivo Dr. Ettore Ciabattoni;

-           ore 18:00 “La Cioccolata fa bene?” percorso culturale e nutrizionale del Cioccolato a cura del Presidente Mondo Vivo Dr. Ettore Ciabattoni;

-          ore 22:00 Chiusura Stand.

 

DOMENICA 7 Maggio 2017

-           ore 10:00 Apertura Stand del Cioccolato;

-           ore 11:00 /12:00 - 3° Percorso Educativo Aperto a tutti all’interno della CIOKOFABBRICA : “ dalla Fava di Cacao alla Cioccolata ” a cura del Presidente Mondo Vivo Dr. Ettore Ciabattoni;

-           ore 16:30/17:30 “La Cioccolata fatta in casa - piccoli segreti per fare una buona cioccolata in casa” a cura del Maestro Cioccolatiere Fausto Ercolani da Deruta (PG)

-           ore 17:00/18:00 Laboratorio per i Bambini “Le Mani in Pasta...al Cioccolato!”;

-          ore 22:00 Chiusura Manifestazione.

 

Durante l’iniziativa si avranno dei momenti ludico - ricreativi (animazione, trucca bimbi, etc) a cura delle Associazioni del Terzo Settore di Montesilvano

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Investito da fiammata, operaio ustionato in provincia di Udine

Un operaio di 30 anni, della provincia di Pescara, e' rimasto ustionato intorno alle 15.00 in un infortunio sul lavoro in un distributore di benzina di Tarcento. L'uomo, dipendente di una ditta esterna, stava eseguendo dei lavori di manutenzione nell'impianto quando, per cause in corso di accertamento, e' stato investito da una fiammata. Soccorso prima dai colleghi e poi dagli operatori sanitari della Croce rossa di Tarcento, e' stato accompagnato in ospedale a Udine. Sul posto i Carabinieri della Compagnia di Cividale e gli ispettori del lavoro per le indagini del caso e i Vigili del fuoco del comando di Udine, che hanno controllato che l'area fosse in sicurezza.

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Balneabilità a Pescara, criticità in via Balilla

Sotto il limite di norma la concentrazione di enterococchi, pari a 180 UFC/100mL, a fronte di un limite di 200; superiore il valore dell'escherichia coli 652 Mpl/100mL (limite 500). Questi i risultati dei prelievi eseguiti dall'Arta lo scorso 2 maggio sul campione di acqua di balneazione relativo alla zona antistante via Balilla, a Pescara, comunicati dall'Agenzia regionale per la tutela ambientale al Comune e divulgati da Palazzo di Citta'. "Siamo in attesa della campionatura completa, che si preannuncia positiva sugli altri punti di prelievo - afferma l'assessore al Demanio, Loredana Scotolati - La comunicazione urgente, infatti, viene infatti effettuata dall'Arta solo per i dati negativi ai fini della tutela della salute dei cittadini. Domani forniremo gli altri dati e le informazioni relative alle procedure da attivare ai fini della revoca delle ordinanze di divieto".

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Crollo hotel Rigopiano, Tedeschini: soccorsi assolutamente tempestivi

"I soccorsi hanno consentito di recuperare 11 persone vive, quindi sono stati, allo stato della nostra indagine, assolutamente tempestivi, perche' 11 persone le hanno trovate in tempo. Una persona era ricercata fin dal giorno 19, e' morta il giorno dopo e l'hanno trovata il giorno 23 perche' lo stato dei luoghi era assolutamente catastrofico e in alcun modo somigliante alle carte, alle piante e a tutte le indicazioni logistiche che erano a disposizione delle persone che cercavano". Cosi' il procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini, titolare dell'indagine sul disastro dell'Hotel Rigopiano di Farindola, replica alle polemiche seguite alle ultime rivelazioni, in merito ai messaggi e alle telefonate che Paola Tommasini provo' inutilmente ad effettuare e che dimostrano che la donna rimase viva per almeno 40 ore dopo la valanga, prima di morire sotto le macerie.

Una circostanza che, a giudizio dei legali di alcuni familiari delle vittime, implicherebbe ulteriori responsabilita' relative ai ritardi nei soccorsi, in particolare da parte della Prefettura di Pescara, che in quei giorni dirigeva l'Unita' di crisi e che non risulta coinvolta dell'indagine, nell'ambito della quale al momento sono indagati soltanto rappresentanti e dipendenti della Provincia di Pescara e del Comune di Farindola.

"Trovo che sia veramente privo di senso continuare a criticare la fase dei soccorsi - aggiunge Tedeschini -. Il dato che si e' acquisito all'esito del deposito delle relazioni autoptiche, in maniera definitiva, e' che c'e' una persona che e' rimasta viva ed era viva quando sono iniziate le ricerche, perche' i soccorsi sono stati operativi sul luogo a partire dal giorno 19. Questa persona e' morta all'incirca il giorno 20 ed e' stata trovata il giorno 23 - ribadisce il procuratore aggiunto - quindi e' chiaro che il supposto ritardo di avvio dei soccorsi, che dovrebbe essere al massimo di un'ora e mezza, non e' in grado di influire in alcun modo sul decorso purtroppo determinato da nostro Signore del decesso di questa persona".

"Allo stato, se avessimo avuto condotte da approfondire e valutare nei confronti di altre posizioni di garanzia, lo avremmo fatto, mentre quelle che ci sono sembrate ragionevolmente degne di essere approfondite sono quelle che conoscete, poi vedremo come proseguira'". Con queste parole il procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini, titolare dell'indagine sul disastro dell'Hotel Rigopiano di Farindola, conferma che al momento non ci sono altri indagati. Tedeschini lascia pero' aperta la porta ad ulteriori sviluppi dell'inchiesta, eventualmente anche nel senso di un ampliamento del raggio degli indagati. "Allo stato della nostra indagine intendo affermare, con grande serenita', che questa Procura non ha avuto mai e non avra' alcuna timidezza in relazione a nessuna delle eventuali posizioni di garanzia che dovessero essere in qualche maniera interessate dal corso delle indagini - ha detto il magistrato -. Vi e' invece estrema attenzione a quello che si fa e c'e' un'indagine preliminare in corso, che per sua natura e' fluida e in movimento"

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Permessi di lavoro facili, tre arresti a Pescara

I finanzieri del Comando Provinciale di Pescara hanno arrestato tre persone per il reato di favoreggiamento di immigrazione clandestina ed alla truffa aggravata. Si tratta di una inchiesta che avrebbe consentito l'ingresso e la permanenza illecita nel territorio nazionale di circa 500 soggetti extracomunitari, nonche' causato un danno alle casse dell'Erario per oltre 3 milioni di euro. Le misure cautelari emesse dal GIP di Pescara Gianluca Sarandrea, pm Barbara Del Bono, ai danni di due persone di Pratola Peligna, e una di Introdacqua hanno preso le mosse nel 2015 dopo interventi presso cantieri per ristrutturazioni post sisma ed in particolare da un controllo fiscale avviato dai finanzieri nei confronti di una ditta individuale di Popoli  operante ufficialmente nel settore dell'edilizia. Le Fiamme gialle hanno appurato che dietro pagamento di somme in contanti sarebbero state predisposte documentazioni atte a giustificare fittizie assunzioni, distacchi e licenziamenti di personale. Esisteva un vero e proprio tariffario per la produzione dei documenti falsi: dai 20 ai 30 euro per una busta paga o per una certificazione unica dei redditi da lavoro dipendente, fino ai 500 euro per una fittizia assunzione. Nessun versamento, di contro, era effettuato all'Erario.

L'attivita' ispettiva aveva permesso di appurare che dal 2012 al 2014, la ditta in questione era priva di sede operativa, mezzi, attrezzature e non aveva mai effettuato acquisti di materie prime necessarie alla propria attivita'. La ditta, inoltre, evidenziava un esponenziale quanto anomalo incremento di dipendenti, da poche decine nel 2010 ad un centinaio nel 2014, ed aveva "dimenticato" sistematicamente, negli anni, di eseguire tutti i versamenti di natura contributivo-previdenziale. Gli approfondimenti investigativi, condotti in sinergia con i competenti uffici dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale al fine di ricostruire nel tempo le singole posizioni previdenziali, hanno messo in luce come siano stati 136 i lavoratori, italiani e stranieri, che hanno utilizzato la fittizia assunzione per raggiungere il limite minimo di giornate lavorative, requisito per richiedere l'indennita' di disoccupazione (ASPI), oltre a beneficiare delle connesse agevolazioni, incentivi e bonus riservati al sostegno del reddito familiare, con un danno, in termini di somme indebitamente erogate, pari a circa 1.250.000 euro. A titolo cautelativo, in attesa dei necessari accertamenti, l'INPS ha inoltre provveduto a congelare la posizione di ulteriori 100 lavoratori che, a tutt'oggi, usufruiscono di medesime erogazioni per circa 500.000 euro. Le tre aziende utilizzate dal sodalizio, negli anni d'imposta oggetto di indagine, avrebbero omesso versamenti contributivo-previdenziali per 1.430.000 euro e IVA per 1.150.000 euro

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Coniugi morti nel fiume Orta, confetti e colombe per i funerali della coppia

Lancio di confetti bianchi, colombe in volo e palloncini bianchi, rossi e azzurri per dare oggi l'estremo saluto a Silvia D'Ercole e Giuseppe Pirocchi, i due giovani morti nelle acque del fiume Orta, a Caramanico Terme, durante una gita con la famiglia il primo maggio. Non c'era piu' spazio nella chiesa di San Giacomo Apostolo di Scerni, dove oggi era lutto cittadino, per contenere la folla che nel pomeriggio ha voluto partecipare ai funerali. In tanti sono arrivati anche dai Comuni vicini, insieme ai sindaci di Scerni, di Pollutri e di Cupello. "In questa chiesa, casa del Signore, Silvia ha ricevuto la prima comunione, i suoi sacramenti e la cresima - ha ricordato il parroco don Graziano celebrando la messa insieme ad altri quattro sacerdoti - Silvia e Giuseppe, come vostro parroco permettetemi di dire che siete grandi agli occhi di Dio e ai nostri. Siete venuti nella casa del padre perche' il vostro amore riceva la sua benedizione". Don Graziano si riferiva alla benedizione che avrebbe dato ai due giovani tra qualche tempo, nel giorno del loro matrimonio. "Oggi e' il giorno del vostro matrimonio - ha continuato il parroco - Oggi voi siete angeli che continueranno a vegliare sui propri piccoli e daranno forza ai loro genitori, agli amici e creeranno una Scerni nuova. Noi ripartiamo da qui con la vostra forza e il vostro sacrificio. Noi pregheremo per voi e voi pregherete per noi". Il sacerdote, infine, ha invitato tutti a non abbandonare le famiglie distrutte dal dolore.

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Finta rapina all’Eurospin di Nereto, cinque patteggiamenti

Con l'aiuto di un dipendente infedele lo scorso 14 dicembre avevano simulato una rapina al supermercato Eurospin di Nereto, portando via circa 4mila euro. Una vicenda per la quale i cinque hanno patteggiato una pena a 2 anni e 10 mesi davanti al giudice Roberto Veneziano. I cinque dovevano rispondere in concorso di furto aggravato, simulazione di reato e porto abusivo d'arma. Secondo la contestazione della Procura quel giorno la banda, dopo essersi introdotta nell'esercizio commerciale grazie al basista, si sarebbe impossessata di circa 4mila euro dalla cassaforte per poi inscenare la rapina legando il dipendente e fuggendo a bordo dell'auto dell'uomo. Ai cinque veniva inoltre contestato il furto di altre due auto, commesso sempre a Nereto, e la detenzione abusiva di una semiautomatica con caricatore con matricola abrasa. La banda era stata arrestata subito dopo la rapina. I Carabinieri di Teramo la tenevano infatti sotto osservazione da alcuni mesi, nell'ambito di un indagine su numeri furti e rapine commesse da soggetti foggiani e potentini sul territorio nazionale. E cosi' quando il dipendente del supermercato aveva denunciato di aver subito la rapina i militari erano riusciti immediatamente a rintracciare i finti rapinatori.

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Prostituzione, in 3 nei guai per le case del sesso a L’Aquila

Due donne e un uomo denunciati della Squadra Mobile della Questura di L'Aquila per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Dalle indagini, durate 8 mesi e coordinate dal sostituto Procuratore David Mancini, e' emerso che avevano organizzato una fiorente attivita' dalla quale trarre consistenti profitti economici aprendo, in breve tempo, tre case di appuntamento a L'Aquila e 2 ad Avezzano in cui avrebbero fatto alternare, periodicamente, giovani ragazze tutte provenienti del Sud America. Dietro l'apparente regolarita' di contratti di locazione si nascondeva un'organizzazione gestita e controllata dall'uomo che provvedeva al reperimento delle ragazze con la complicita' delle due donne.

L'una, italiana aveva il compito di reperire gli appartamenti da adibire a case di appuntamento; l'altra, extracomunitaria, oltre a presentarsi come coniuge del principale indagato per rassicurare i vari proprietari e facilitare la locazione dei loro appartamenti, provvedeva ad eseguire materialmente i pagamenti dei canoni attraverso bonifici bancari a suo nome. Le indagini hanno evidenziato come gli indagati, dopo aver avviato la prima "casa" a L'Aquila, al Torrione, nell' ottobre del 2015, visto il successo riscosso hanno deciso di aprirne altre 2 sempre nel capoluogo, nei pressi della Villa Comunale e nella zona ovest della citta', estendendo successivamente i loro interessi con l'apertura di altre 2 ad Avezzano.

Il sistema di pubblicizzazione era semplice ed efficace: siti internet specializzati nel settore, annunci su quotidiani abbinati a numeri di telefono da contattare, che cambiavano con l'avvicendamento delle ragazze per mantenere sempre alto l'interesse degli occasionali clienti. Le giovani donne concordavano gli appuntamenti con i clienti, fornendo in maniera molto sensuale dettagli sulle prestazione fornite e sul "regalino" per ognuna di esse, che variava da 50 a 100 euro.

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