Cronaca

Aggressione e minacce a parenti, arrestato dai carabinieri nel Teramano

Gravi minacce e aggressioni ai parenti per questioni economiche, per questo un 49enne di Martinsicuro, in provincia di Teramo, e' ora in carcere su misura cautelare del Giudice del Tribunale Ordinario di Teramo, Sergio Umbriano. Il provvedimento segue l'ultimo episodio, della settimana scorsa, quando l'uomo si e' introdotto per l'ennesima volta nella casa dei familiari, dopo aver infranto una vetrata e danneggiato la serranda di una finestra. In preda all'ira, aveva anche frantumato il parabrezza della macchina della nipote che, terrorizzata, aveva chiesto l'intervento dei carabinieri. Ad aprile scorso, per motivi analoghi, l'uomo aveva avuto dai giudici un divieto di avvicinamento alla casa familiare e al padre, alla sorella e alla nipote e, successivamente, un divieto di dimora e di accesso a Martinsicuro, disposizioni giudiziarie piu' volte violate. 

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Minaccia moglie col machete a Sulmona, arrestato 

Ha minacciato di uccidere con un machete sua moglie se non lo avesse seguito da Sulmona, dove la donna si era rifugiata per sfuggire alle continue violenze, a Reggio Emilia, dove la coppia risiedeva. Per questo motivo, al termine di un'indagine, la Polizia di Stato ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Q.N., 43 anni, albanese, pregiudicato per reati contro la persona, responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia e minaccia aggravata nei confronti della coniuge e delle due figlie, di 13 e 14 anni.

La misura e' stata emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Sulmona, Giovanna Bilo', su richiesta del procuratore della Repubblica, Giuseppe Bellelli. L'inchiesta e' cominciata dopo che, il 1 settembre scorso, la donna si e' presentata presso il Commissariato di Sulmona dicendosi in pericolo dopo anni di violenze subite dal marito. Per sfuggirgli, dopo un breve soggiorno in Albania ad agosto, le tre donne non erano tornate a Reggio Emilia, ma si erano rifugiate presso dei parenti in Abruzzo.

L'aguzzino le ha raggiunte minacciando di ucciderle con un machete, qualora non fossero tornate in Emilia con lui. Nei giorni successivi alla denuncia, i familiari della donna hanno saputo da conoscenti connazionali che l'uomo si stava procurando una pistola e hanno ricevuto su Whatsapp un video del cognato in cui si incideva il braccio con un coltello, minacciando apertamente di morte la moglie. Di qui l'intervento dell'autorita' giudiziaria. I poliziotti della Mobile di Reggio lo hanno trovato in procinto di partire per Sulmona con, all'interno dell'autovettura, oltre ai bagagli, un grosso coltello a scatto. Si trova attualmente presso la Casa di Reclusione di Reggio Emilia, mentre la donna e le due figlie sono in una struttura protetta.

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Pescara, quasi un chilogrammo di droga sequestrata fra eroina, cocaina e marijuana

Quasi un chilogrammo di droga sequestrata fra eroina, cocaina e marijuana, oltre a materiale per il confezionamento della droga e soldi contanti. Questo il bilancio di una operazione antidroga e di controllo portata a termine dagli agenti della Squadra Mobile e delle Unita' Cinofile della Questura di Pescara, nel corso di diversi blitz effettuati a Pescara e Montesilvano. In casa di un 31enne di Montesilvano gli agenti hanno rinvenuto 4 piante di marijuana custodite in una serra domestica. Il secondo sequestro in casa di un 22enne di etnia Rom abitante al "Ferro di Cavallo" a Pescara dove i poliziotti hanno rinvenuto 47 grammi di eroina e 3 di cocaina, 461 euro in contanti, un bilancino elettronico e materiale vario per il confezionamento delle dosi. Per il giovane e' cosi' scattato l'arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, su disposizione del Pm di turno Paolo Pompa, posto agli arresti domiciliari in attesa del rito per direttissima. Il terzo intervento, nella serata di ieri, ha interessato la zona della riviera nord dove, a casa di un giovane 28enne incensurato, i poliziotti hanno trovato 18 grammi di cocaina suddivisi in dosi e materiale per il confezionamento dello stupefacente, oltre a 9975 euro in contanti. L'ultimo sequestro e' avvenuto questa mattina in Via Lago di Capestrano, e ha portato all'arresto di una 50enne di etnia Rom che aveva in casa 800 grammi di cocaina, suddivisi in otto buste di cellophane. La donna e' stata posta agli arresti domiciliari in attesa del rito per direttissima.

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Travolto da una motozappa a Montesilvano, grave 69enne

Un 69enne di Montesilvano, V.D.A., e' ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Pescara per le lesioni riportate in un incidente agricolo avvenuto nel pomeriggio nella cittadina adriatica. L'uomo stava lavorando con una motozappa in un terreno di sua proprieta', in via Chiarini, nella zona del Distaccamento dei Vigili del Fuoco, quando il macchinario lo ha travolto. Subito soccorso dal 118, e' stato trasportato in ospedale, dove ha subito l'amputazione della gamba sinistra. Ora e' ricoverato in prognosi riservata. Sul posto, per gli accertamenti, i Carabinieri della locale Compagnia

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Università d’Annunzio, Cucullo nuovo direttore generale

Giovanni Cucullo, 60 anni di Chieti, e' il nuovo direttore generale dell'universita' D'Annunzio di CHIETI-Pescara. E' stato scelto dal rettore, Sergio Caputi, in una rosa di cinque nomi scaturiti dalla selezione svoltasi nei giorni scorsi in seguito alla pubblicazione di un avviso. Dopo il via libera avuto in mattinata dal Senato Accademico, e' stato il Consiglio di amministrazione, riunitosi nel pomeriggio, a conferirgli un mandato triennale rinnovabile. Cucullo prendera' servizio a fine settembre. Attuale dirigente della III divisione presso l'universita' della Tuscia di Viterbo, dove e' stato direttore amministrativo, Cucullo si e' laureato con il massimo dei voti in Architettura presso la D'Annunzio nel 1980 ed e' stato, fra l'altro, dirigente a contratto per sette anni presso il Servizio Programmazione e Bilancio della Presidenza della Giunta regionale d'Abruzzo. La sua nomina chiude la difficile partita che si e' aperta il 13 marzo scorso nell'ateneo quando l'allora direttore generale Filippo Del Vecchio e l'allora rettore Carmine Di Ilio sono stati raggiunti da un provvedimento di interdizione dai pubblici uffici, della durata di sei mesi, nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Chieti che li vede indagati per falso e abuso d'ufficio. In mattinata il Senato Accademico ha indicato il dott. Ugo Montella presidente del Collegio dei Revisori della Fondazione e i professori Luigi Capasso e Mario Rainone rispettivamente direttore e componente del Cda del Museo Universitario. L'organismo ha anche approvato 43 bandi di concorso per la chiamata di nuovi docenti ordinari e associati nonche' la richiesta di alcuni posti da ricercatore. Caputi ha inoltre attenuto il pieno consenso sulla sua proposta di istituire la "Consulta dei Direttori di Dipartimento e dei Presidenti delle Scuole universitarie", un organismo di consultazione che consentira' un'ampia, costante e trasparente gestione condivisa dell'Ateneo, secondo quanto indicato tra i punti qualificanti del suo programma elettorale. 

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Mense Pescara: grano estero nella pasta, Coldiretti Abruzzo chiede di fare chiarezza

“Quanto sta accadendo conferma la necessità di una maggiore trasparenza sulla provenienza della materia prima usata per tutte le produzioni alimentari, soprattutto per quelle di largo consumo di cui la pasta è probabilmente la più diffusa ed apprezzata. Chiediamo pertanto che venga verificato il rispetto delle regole sancite dal capitolato nell’interesse delle famiglie pescaresi”.
Interviene Coldiretti Abruzzo sulla indagine scattata sull’appalto del servizio mense delle scuole del Comune di Pescara partita da un esposto (del M5S) in cui si accusa la ditta vincitrice di non aver usato - come da capitolato - pasta prodotta con farina di grano duro coltivato in Italia ma prodotta con miscele di grano anche estero. “Auspichiamo che la procura faccia chiarezza al più presto, soprattutto perché si parla di alimentazione dei bambini e delle aspettative delle famiglie pescaresi che hanno scelto il servizio – dice Coldiretti – è stata proprio Coldiretti insieme all’istituto senologico abruzzese (ISA) a chiedere al Comune di inserire nel capitolato cibi a chilometro zero prodotti con materia prima italiana o, ancor meglio abruzzese, in linea con le aspettative delle famiglie”.   

Coldiretti Abruzzo, evidenziando che in Italia un pacco di pasta su tre è purtroppo prodotto con grano coltivato all’estero, ricorda che a gennaio 2018 entrerà in vigore il decreto sull’etichettatura obbligatoria dell’origine del grano duro sulle confezioni di pasta. “I consumatori devono essere messi sempre nella condizione di scegliere quale pasta mangiare – dice Coldiretti. A maggior ragione in Abruzzo, che è considerata a livello mondiale la culla della pasta italiana e in cui, su una superficie totale a cereali di 87 mila ettari (di cui 34.500 ettari a grano duro per una produzione di circa 1.400.000 quintali per un valore di circa 35milioni di euro), operano circa 20mila aziende con cereali che, reduci dalla campagna cerealicola appena conclusa, hanno regalato un grano eccellente per tutti gli indicatori qualitativi ossia colore, vitrosità, glutine, peso specifico e proteine. “Un grano eccellente da ogni punto di vista – conferma Coldiretti Abruzzo – che, per diventare pasta, non deve sopportare tra l’altro lo stress di lunghi trasporti e il trattamento chimico con prodotti vietati in Italia dove la maturazione avviene naturalmente con il sole e che rappresenta a nostro avviso il miglior prodotto per l’alimentazione oltre che per la tutela del reddito delle nostre imprese”.

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Roncalli patrono dell’esercito, la posizione di monsignor Valentinetti

"Mi unisco all'appello di monsignor Ricchiuti e trovo come lui irrispettoso coinvolgere papa Giovanni come patrono delle Forze Armate". E' monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne, a parlare all'indomani della "bolla" promossa dalla Congregazione per il Culto divino che attribuisce il titolo di patrono dell'Esercito a san Giovanni XXIII come Patrono dell'Esercito. Valentinetti parla in sintonia con il presidente di Pax Christi, movimento che lui stesso ha guidato dal 2003 al 2009. Valentinetti definisce "un'assurdita' l'accostamento tra la figura di Papa Roncalli e le forze armate". "Un'assurdita' anche perche' non rappresenta il 'sensus fidei' di tanti credenti che hanno conosciuto il Papa come l'uomo amorevole e il Pontefice finalmente vicino, anche fisicamente, alla gente".

Monsignor Valentinetti dice di non capire come si riesce a tollerare il fatto che "si possa giustificare questa operazione avviata nel lontano 1996, e per questo segnata da innumerevoli difficolta' e dubbi in seno ecclesiale, con il fatto che l'allora Giuseppe Angelo Roncalli rispose all'obbligo della leva in sostituzione del fratello. Si dimentica, pero' - prosegue Valentinetti - che lo stesso Papa, in diverse lettere, descriveva l'esperienza da militare come traumatica, tanto che tornato a casa volle staccare dai suoi abiti e da se stesso tutti i segni del servizio militare. Ed ora cosa fanno? Gli ricuciono addosso una mimetica, inventando un presunto beneplacito della buonanima del cardinale Capovilla. Chi ha conosciuto pero' l'arcivescovo - conclude Mons.Valentinetti -, tornato alla casa del Padre lo scorso anno, sa benissimo che mai avrebbe potuto tollerare una volonta' tanto contraria al Papa che ha sostenuto e servito".

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Pubblicata la ripartizione dei fondi per l’università

Sono disponibili  sul sito del Miur, le tabelle con la ripartizione a livello di ateneo del Fondo di finanziamento ordinario, che per il 2017 ammonta a 6,982 miliardi di euro totali. Le tabelle pubblicate oggi, dopo la registrazione della Corte dei conti, fanno riferimento alle seguenti voci del Fondo di finanziamento: quota base, quota premiale, risorse perequative (per un totale di 6,272 miliardi di euro). A queste si aggiungono le assegnazioni per i piani straordinari di reclutamento dei docenti varati nel corso degli ultimi anni (237,2 milioni di euro), la quota 2017 relativa alla programmazione triennale (43,8 milioni di euro) e l'assegnazione dei 55 milioni di euro agli atenei a compensazione della cosiddetta no tax area a decorrere dal 2017. Per un totale di 6,6 miliardi di euro. Le tabelle relative alle voci ulteriori dell'Ffo (fra cui dottorati, fondo giovani, risorse per la ricerca di base, risorse da destinare ai docenti) saranno pubblicate entro settembre. Per un totale finale di 6,982 miliardi. NO TAX AREA - Quest'anno per la prima volta sono stati distribuiti con l'Ffo anche i fondi per la no tax area, la novita' prevista dalla legge di bilancio 2017 che consente agli studenti con Isee fino a 13.000 euro di essere esonerati dal pagamento delle tasse e garantisce tasse 'calmierate' a chi ha un Isee fra 13.000 e 30.000 euro. Si tratta di 55 milioni. Di questi, 20,73 milioni (37,7%) vanno al Nord, 13,2 milioni (24%) vanno al Centro e 21,07 milioni (38,3%) vanno al Sud. Per la distribuzione delle risorse e' stato applicato il criterio della legge di bilancio 2017, che prevede il riparto in proporzione alla percentuale di studenti attualmente esonerati dalle tasse moltiplicati per il costo standard per studente in corso del rispettivo ateneo. LA DISTRIBUZIONE DEI FONDI - I dati indicano una sostanziale 'tenuta' dei finanziamenti ricevuti dalle singole Universita' grazie alla clausola di salvaguardia fissata dal Ministero, che prevedeva un tetto massimo di riduzione del 2,5% rispetto al 2016. Tetto che non e' stato toccato: il decremento massimo registrato e' dell'1,94%. Fra le novita' che hanno inciso sulla distribuzione del fondo di quest'anno, ci sono l'aggiornamento dei dati sulla qualita' del reclutamento e l'attuazione del criterio dell'autonomia responsabile. Per la prima volta le variazioni di performance degli atenei sono state valutate anche sulla base di due indicatori da loro scelti a fine 2016 in relazione a didattica, ricerca e internazionalizzazione. Agli atenei e' stata data la possibilita' di 'scommettere' sulle loro peculiarita' formative o di ricerca. Con un incentivo per le Universita' del Sud e del Centro. Le prime, a parita' di risultati nei miglioramenti sugli indicatori scelti per didattica, ricerca o internazionalizzazione, si sono viste attribuire un coefficiente aggiuntivo del 20% mentre le seconde hanno avuto un coefficiente aggiuntivo del 10%. Le novita' di quest'anno hanno portato 21 atenei a ottenere un Ffo 2017 superiore rispetto al 2016, di cui 11 al Sud (Bari Politecnico, Universita' di Catanzaro, Napoli Parthenope, Universita' degli studi de L'Aquila, Universita' degli studi della Campania 'Vanvitelli', Universita' di Bari, Universita' Chieti-Pescara, Universita' del Molise, Universita' di Foggia, Universita' del Sannio, Universita' di Salerno), 7 al Nord (Universita' di Bergamo, Milano Bicocca, Piemonte Orientale, Universita' di Ferrara, Universita' dell'Insubria, Milano Statale, SISSA di Trieste) e 3 al Centro (Universita' di Urbino, Universita' Politecnica delle Marche, Universita' per Stranieri di Siena)

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Denunciato un uomo trovato ad appiccare un incendio nel Parco della Majella

Bloccato dai Carabinieri Forestali un uomo di 50 anni, G.P., residente nella provincia di Chieti, che e' stato denunciato a piede libero per aver appiccato un incendio nella Zona C di protezione del Parco Nazionale della Majella, nella Zona di Protezione Speciale dell'Unione Europea "IT7140129 Parco Nazionale della Majella" e nel Sito di Interesse Comunitario "IT7140203 Majella". L'uomo, oltre che sanzionato per violazioni amministrative alle normative sugli incendi, e' stato denunciato e deferito all'Autorita' Giudiziaria di Pescara per vari reati, tra i quali quello piu' grave di incendio boschivo colposo (art. 423-bis del codice penal

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Donna morta in ospedale Pescara, tre medici a giudizio 

Rinviati a giudizio i tre medici accusati di omicidio colposo per la morte di Elvira Ferri, la donna di 57 anni, deceduta il 12 febbraio 2014, nel reparto di Medicina 2 al settimo piano dell'ospedale di Pescara. Il dispositivo del gip del tribunale di Pescara, Elio Bongrazio, e' stato letto oggi pomeriggio alle 15.30, davanti al pm Anna Benigni, che sostituiva Gennaro Varone, e agli avvocati delle difese. Il 19 aprile prossimo, dunque, davanti al tribunale monocratico presieduto dal giudice Francesco Marino, compariranno in veste di imputati il primario dirigente del reparto, il medico che prese in carico il caso della donna e il medico che prese in carico il caso della paziente l'11 febbraio del 2014 ed esamino' i primi due referti.

Il gip ha inoltre rinviato al pm gli atti contenenti le risultanze delle consulenze tecniche dei periti, nelle quali sono state evidenziate "concause relative al decesso della signora Ferri, attribuibili alla diminuzione della portata di ossigeno al letto 8 della stanza 12", dove appunto si trovava la donna di 57 anni. In particolare i consulenti del gip Vittorio Fineschi e Mario Giosue' Blazanelli, nella loro relazione avevano evidenziato che "non puo' tacersi, per quanto di competenza, ferme restando le criticita' di condotta dei sanitari coinvolti, che la disfunzione degli impianti di ossigenazione sia stata causa del decesso della paziente, aggravandone in modo fatale la condizione, gia' precaria, di insufficienza respiratoria, favorendo direttamente, di conseguenza, l'innesco delle aritmie ventricolari responsabili dell'insorgenza dell'arresto cardiaco". 

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