Cronaca

Autostrada A14, stop al transito su un cavalcavia a Vasto

Divieto di transito, con decorrenza immediata, sul ponte autostradale n.277 dell'A14, in Via San Pietro Linari di San Lorenzo di Vasto. Il tratto interessato e' quello tra Vasto Nord e Vasto Sud, al km 440+360. Con riferimento alla chiusura del cavalcavia della A14 a servizio della via San Pietro Linari a San Lorenzo di Vasto, ''la Direzione 7 Tronco di Autostrade per l'Italia precisa che l'opera, costruita e collaudata negli anni '70 come ponte di seconda categoria, e' costantemente sorvegliata e mantenuta in piena efficienza strutturale. Il cavalcavia collega la viabilita' locale che scorre sopra l'A14 ed ha limitazioni di portata correttamente segnalate lungo la viabilita' comunale, evidentemente non rispettate''.

In una nota Autostrade per l'Italia spiega che ''ad una prima analisi, a seguito di transiti fuori portata massima, quindi non autorizzati dall'ente gestore, possono essersi verificati stati di deformazione anomali. Nel corso della attivita' di sorveglianza, nella mattinata di ieri, i tecnici della Direzione 7 Tronco di Autostrade hanno infatti notato la presenza di una nuova lesione in corrispondenza di uno degli appoggi delle travi di impalcato, determinata da un carico di gran lunga eccedente il carico massimo (12 tonnellate secondo la stessa ordinanza comunale). Il provvedimento di chiusura al traffico del cavalcavia si e' reso necessario sia per permettere l'esecuzione dell'intervento di ripristino - da eseguire in assenza di carichi - sia per annullare rischi di transito con massa superiore ai limiti ammessi. La Direzione 7 Tronco di Autostrade per l'Italia ha presentato esposto alle autorita' di Polizia competenti al fine di contrastare il ripetersi della violazione dei limiti di portata del cavalcavia'

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Teramo, i carabinieri indagano su una presunta violenza su una 13enne

I carabinieri della Compagnia di Teramo stanno indagando su una presunta tentata violenza sessuale nei confronti di una tredicenne da parte di un gruppo di coetanei: l'accaduto, finito gia' sul tavolo della Procura presso il Tribunale dei minorenni, risalirebbe ad alcune settimane fa mentre i giovani erano ad una festa in un locale. Proprio all'esterno del locale il gruppo di tredicenni, che frequenterebbe la stessa scuola, ma non la stessa classe della vittima, l'avrebbe avvicinata e avrebbe cercato di molestarla, senza riuscire nell'intento per la pronta reazione della ragazzina che, una volta tornata a casa, avrebbe raccontato tutto ai genitori. La vicenda e' cosi' finita in una denuncia presentata ai carabinieri di Teramo, che hanno immediatamente fatto partire la segnalazione alla Procura presso il Tribunale dei minori. Al momento i militari stanno cercando di ricostruire cosa sia successo fuori dal locale, esaminando anche alcune foto della serata. I ragazzini che avrebbero tentato di molestare la coetanea sono tutti non imputabili per via dell'eta'.

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Incidente sull’autostrada A14, muore una donna di 59 anni

Un morto e tre feriti: questo il bilancio di un incidente avvenuto sull' autostrada A14, in direzione Nord tra i caselli di Citta' Sant'Angelo-Pescara Nord e Atri-Pineto dopo le 19. Sul posto diverse ambulanze del 118 di Pescara, Vigili del Fuoco, Polizia autostradale e personale di Autostrade. Coordina gli interventi il Centro operativo di Citta' Sant'Angelo. La vittima e' una donna, Raffaella De Prisco, 59 anni, originaria di Termoli e residente a Osimo. I tre feriti, secondo le prime informazioni dei soccorritori, non sarebbero gravi. Si tratta del figlio della donna e di altre due persone, nonno e nipote, di 68 e 15 anni, residenti nel Teramano. Tre le automobili coinvolte. Secondo una prima ricostruzione, la 59enne era su un'auto guidata dal figlio, finita, dopo un incidente, contro il guard rail sulla corsia di sorpasso della carreggiata Nord. I due sono scesi e la donna e' stata travolta dalle auto in transito.

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Sanitopoli, le motivazioni della sentenza della Cassazione

"Il programma del sodalizio criminoso avrebbe dovuto concernere la creazione di uno stato di sudditanza delle case di cura in generale, ma in concreto lo stesso si sarebbe risolto nell'alimentare quello 'status' solo con riguardo all'Angelini". Lo sottolinea la Cassazione nella parte centrale delle motivazioni dell'annullamento con rinvio della condanna per associazione a delinquere, e altri reati 'minori', a carico dell'ex governatore dell'Abruzzo Ottaviano del Turco pronunciato dai supremi giudici lo scorso tre dicembre nell'ambito del processo nel quale era accusato di essersi fatto dare tangenti per 800 mila euro dall'imprenditore della sanita' abruzzese Vincenzo Angelini in cambio di 'agevolazioni'.

"Appare indimostrato - scrive il verdetto 13844 della Sesta sezione penale - e per certi versi paradossale, che la gestione della sanita' da parte del ristretto comitato facente capo ai sodali fosse stata ispirata esclusivamente dall'intento di creare condizioni di sudditanza dell'Angelini, in modo che ogni scelta potesse essere poi utilizzata strumentalmente, quasi che l'azione fosse governata 'a priori' da quel necessario riverbero, altra cosa essendo invece lo sfruttamento delle contingenze che in concreto venivano a determinarsi, con ricadute sull'Angelini'".

Secondo la Cassazione, inoltre, la Corte di Appello de L'Aquila - che aveva ridotto la pena per Del Turco da nove anni e sei mesi a quattro anni e sei mesi - ha adottato un "mutamento di prospettiva nell'analisi delle condotte induttive" che non dimostra "una complessiva 'mala gestio' in materia sanitaria". I supremi giudici, nel rinviare la vicenda alla Corte di Appello di Perugia, rilevano anche che nessuno dei coimputati di Del Turco e' stato condannato per reati di supporto all'associazione a delinquere, e questo sarebbe un altro tassello debole della sentenza di secondo grado. Il processo comunque si prescrive entro la fine dell'anno. A Del Turco non sono mai stati trovati in nessun conto i soldi che Angelini - pluricondannato per bancarotta - afferma di avergli dato. 

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Stop all’acqua in centro a Pescara per lavori Aca

 Sospensione dell'erogazione idrica per 12 ore a Pescara, dalle 14 di giovedi' 24 marzo, nel quadrilatero di Via Paolucci, Riviera nord (fino al confine con Montesilvano), Via Caravaggio, Via Ferrari, inclusa la zona divia del Circuito e vie limitrofe. Il vice sindaco del Comune di Pescara informa che si rende necessario affinche' l'Aca completi i lavori per la sostituzione delle 5 saracinesche della rete idrica, poste all'interno della "camera di manovra" che si trova su via Venezia angolo via Firenze. In queste zone la normale erogazione sara' ripristinata nel corso delle successive 24 ore dall'intervento durante le quali si potranno verificare dei cali di pressione. La fornitura sara' sempre garantita alle strutture sanitarie. Durante la fase delle lavorazioni sara' inoltre chiusa via Firenze nel tratto compreso tra via Ravenna e via Venezia che resteranno percorribili. Tutte le operazioni saranno seguite dalla Polizia Urbana, sia per assistere i cittadini sulla viabilita' in fase di installazione del cantiere, sia per rendere il piu' possibile esenti da disagi eventuali "manovre" all'interno dei pozzetti che si trovano per lo piu' al centro delle strade. I maggiori problemi riguarderanno gli edifici non serviti da autoclave, ma l'auspicio e' che i disagi siano limitati, considerato che la prima fase dei lavori non ha generato particolari problemi, pur essendo ugualmente invasiva. Invitiamo comunque i cittadini a provvedere alle scorte di acqua per la giornata, al fine di non restarne sprovvisti.

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Pugilatrice in coma, per i medici c’è un lieve miglioramento

Non e' piu' intubata ed ha ripreso a respirare spontaneamente, in modo giudicato "sufficiente", Francesca Moro, 26 anni, la pugile veneziana ricoverata all'ospedale di Pescara dove e' arrivata in coma sabato sera in seguito ad un malore avvertito dopo un match a Chieti. La giovane e' ancora in coma, ma ci sono i primi "segnali positivi" e si registra un "lieve miglioramento". Dal bollettino medico emerge che sono stati sospesi i sedativi, e' stato tolto il tubo tracheale e il respiro spontaneo e' sufficiente. Moro attualmente e' ancora soporosa, in uno stato di coma "piu' leggero dei giorni scorsi". Si registrano dei segnali positivi, seppur "non ancora stabilizzati". La giovane, sottoposta ad intervento chirurgico per un ematoma subdurale acuto in Neurochirurgia, e' ricoverata nel reparto di Rianimazione ed e' assistita dallo staff medico diretto da Tullio Spina.

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Guardia Costiera scopre una discarica abusiva a Pescara

Una discarica abusiva con rifiuti pericolosi e' stata scoperta a Pescara dagli agenti della Guardia Costiera della Direzione Marittima Abruzzo-Molise, nell'ambito dell'intensa attivita' di monitoraggio ambientale posta in essere lungo i corsi fluviali. Nel corso di un pattugliamento nelle immediate adiacenze di un fosso, posizionato sotto la circonvallazione della SS16, che collega Montesilvano, con Francavilla al Mare, in corrispondenza della strada Colle Renazzo, che collega Via Tirino al quartiere San Silvestro, e' stata individuata una discarica di circa 150 metri quadrati, nella quale si trovavano 30 lastre presumibilmente di eternit, alcune in evidente stato di sfaldamento, potenzialmente pericolose per la salute, ed altri rifiuti speciali, con tutta probabilita' derivanti da una ristrutturazione o da uno smaltimento illecito di materiali. L'area, su disposizione dell'autorita' giudiziaria, e' stata sottoposta immediatamente a sequestro preventivo, mentre sono in corso verifiche per accertarne la proprieta'. I militari hanno poi proceduto ad effettuare i campionamenti delle acque del predetto fosso, per verificare che i rifiuti non abbiamo provocato una contaminazione delle acque.

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Mare inquinato a Pescara, indagati Di Giovanni e Livello (Aca)

Il Direttore dell'Aca Bartolomeo Di Giovanni e il Direttore Tecnico Lorenzo Livello risultano indagati per il reato di inquinamento ambientale causato dallo sversamento di 161.000 metri cubi di reflui dal sistema degli scolmatori dell'impianto fognario di Pescara direttamente alla foce del mare Adriatico. I due avvisi di garanzia sono stati notificati nei mesi scorsi dopo che le analisi avevano mostrato il forte inquinamento dell'acqua di mare da escherichia coli. L'indagine condotta dal Procuratore Cristina Tedeschini e del Sostituto procuratore Andrea Papalia e' volta ad accertare le cause dell'inquinamento della foce del Fiume Pescara. Il fronte dell'inchiesta mira anche ad accertare il mancato utilizzo delle vasche di equalizzazione esterne al Depuratore Comunale di Via Raiale mai entrate in funzione che avrebbero costituito un volume di accumulo per le acque di prima pioggia, fortemente inquinate, evitando lo scarico degli scolmatori direttamente alla foce del fiume Pescara.

Nel frattempo i Carabinieri Forestali del Nucleo Investigativo di Pescara e della Stazione di Torre dei Passeri hanno posto sotto sequestro, Gip Nicola Colantonio, uno scarico di un centro di autodemolizione nei pressi di Rosciano, che scaricava i reflui derivanti dalla lavorazione direttamente sulla sponda del fiume Pescara con valori di idrocarburi pesanti e zinco superiori di oltre 100 volte i limiti di legge

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Pescara, i Silos dell’area di risulta destinati al turismo

I Silos dell'area di risulta a Pescara "per l'estate torneranno fruibili e ospiteranno un info-point per turisti e un posto fisso di Polizia Municipale". Cosi' il sindaco Marco Alessandrini, il vicesindaco e assessore alla Manutenzione Enzo Del Vecchio e l'assessore al Turismo Giacomo Cuzzi, dopo il sopralluogo. Presenti anche il dirigente del Settore Manutenzione Pierpaolo Pescara, il comandante della Polizia Municipale Carlo Maggitti e i tecnici comunali competenti. "Siamo da poco tornati in possesso della struttura - riferiscono il sindaco e gli assessori Cuzzi e Del Vecchio - l' idea e' di insediarvi un centro di informazioni turistiche e un posto fisso di Polizia Municipale. Si tratta di due attivita' strategiche perche' la struttura e' praticamente una delle porte di accesso alla citta' per chi vi arriva in treno o in autobus e dunque e' un punto di riferimento turistico perfetto sul piano dell'informazione. La sua visibilita' al centro dell'area di risulta, inoltre, la rende anche il riferimento ideale per aumentare la percezione di sicurezza in quella che e' una delle zone piu' sensibili del centro cittadino ed e' dunque un vero e proprio avamposto anche per la sicurezza, per rendere la frequentazione della zona tranquilla e piu' sorvegliata". 

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Chieti, arrestato un allenatore per violenza sessuale aggravata

Un uomo di 50 anni che risiede nel Chietino, allenatore di una squadra di baseball, e' stato arrestato dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Chieti con l'accusa di violenza sessuale aggravata. All'uomo e' stata notificata un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Chieti Antonella Redaelli su richiesta del pm Giuseppe Falasca. L'indagine e' avvolta dal massimo riserbo e gli inquirenti non hanno rivelato particolari ritenendo che si tratti di una vicenda molto delicata. Secondo quanto si e' appreso le vittime sarebbero tre, tutti minorenni, che conoscono l'uomo per via della pratica sportiva e che per questo motivo gli erano affidate. L'indagine e' stata avviata ai primi di marzo dopo la denuncia dei genitori di una delle vittime che aveva fatto ricorso alle cure dei medici dell'ospedale di Chieti. Nei prossimi giorni ci sara' l'interrogatorio di garanzia e con tutta probabilita' l'incidente probatorio. 

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