Cronaca

Morte di Simone Daita, al via il processo

E' cominciato con l'audizione dei testimoni il processo in Corte d'Assise a Chieti - presidente Geremia Spiniello, giudice a latere Isabella Allieri - per la morte di Simone Daita, avvenuta il 15 marzo 2015 due settimane dopo che l'uomo, 53 anni, fu colpito al volto nella notte davanti a un bar in piazza Vico a Chieti. Per la morte di Daita, sopraggiunta dopo due settimane di coma, i famigliari si sono costituiti parte civile; sotto processo per omicidio preterintenzionale e' finito Emanuele D'Onofrio, 24enne di Chieti, che oggi era in aula, assistito dall'avvocato Roberto Di Loreto. D'Onofrio, che quella notte si fece a sua volta visitare al pronto soccorso ove gli venne riscontrata una contusione al mento, sentito dalla Squadra Mobile durante le indagini ha sostenuto di aver reagito con un solo pugno a un pugno che gli era stato sferrato da Daita. Secondo il medico legale e consulente della Procura di Chieti, Cristian D'Ovidio - che su Daita effettuo' un'ispezione cadaverica - furono invece due i colpi "scientificamente provati" sul viso della vittima; quando cadde a terra, ha ricostruito il medico, Daita aveva gia' perso i sensi. Un quadro emorragico esteso quello riscontrato. Prima della colluttazione con D'Onofrio, Daita quella notte si sarebbe rivolto a un amico dell'imputato. "Mi ha chiesto una sigaretta, ma non la avevo, ha detto che mi avrebbe aspettato fuori - ha riferito il testimone in aula - Mi ha minacciato. Ho deciso di ignorarlo perche' temevo una reazione". Ai giudici ha poi detto di non aver visto il momento in cui Daita fu colpito. "Dopo che e' caduto a terra si e' formato un capannello, ci siamo avvinati tutti per sincerarci delle sue condizioni". Una ragazza presente quella sera ha riferito che Daita era "alterato" e che rivolgendosi a D'Onofrio "parlava strano ed Emanuele era infastidito". "Daita ha colpito Emanuele - ha raccontato la ragazza - gli si e' buttato addosso e gli ha dato un pugno. Sono andata nel gazebo, ero di spalle, ho sentito un tonfo e Daita era per terra". La prossima udienza e' stata fissata al 12 giugno per ascoltare altri testimoni.

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Aveva allestito serra per marijuana in casa, arrestato da carabinieri

Aveva attrezzato una stanza della sua abitazione per coltivare marijuana: condotti di areazione, lampade alogene, fertilizzanti vari e materiale per la cura delle stesse. Le pareti erano state ricoperte da materiale in poliuretano, idoneo all'isolamento degli ambienti per mantenerne costante la temperatura. Un giovane 28enne di origine campana, da qualche tempo controllato dai Carabinieri del Norm di Pescara, e' stato arrestato durante un blitz nella sua abitazione di Torrevecchia Teatina. Recuperati 150 grammi di marijuana contenuta in diversi vasetti, quindi pronta per essere spacciata, e un bilancino di precisione. I militari dell'Arma hanno poi trovato sul pianerottolo tre sacchi di grandi dimensione con residui di terriccio, radici e parti di stelo di piante di marijuana. Al ragazzo sono stati concessi gli arresti domiciliari in attesa dell'udienza di convalida.

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Tre persone indagate per il rogo dell’auto del presidente del Pescara, Daniele Sebastiani

Tre giovani tra i 20 ed i 27 anni indagati per il reato di incendio doloso nelle indagini seguite al rogo di due auto del presidente del Pescara calcio, Daniele Sebastiani, la notte tra il 6 ed il 7 febbraio scorso, a Pescara, dell'abitazione del patron biancazzurro. Gli agenti della Digos della Questura di Pescara, coordinati dal Vice Questore aggiunto Leila Di Giulio, hanno infatti effettuato questa mattina tre perquisizioni domiciliari a carico dei tre. Due sono giovani appartenenti all'area del tifo non organizzato del Pescara calcio; il terzo e' un giovane in passato coinvolto in una inchiesta su episodi legati all'estrema destra. Le perquisizioni sono state eseguite in tre domicili di Pescara, Montesilvano e in un paese dell'Area Vestina nel Pescarese. Sequestrati capi di abbigliamento che sarebbero stati riconosciuti dalle immagini delle telecamere. Le indagini, coordinate dal Pm Mirvana Di Serio, proseguono per risalire ad altri due giovani che si ritiene abbiano partecipato al blitz di un mese fa.

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Di Pangrazio incontra nuovo questore de L’Aquila

Il presidente del Consiglio regionale dell'Abruzzo Giuseppe Di Pangrazio, ha incontrato questa mattina a Palazzo dell'Emiciclo, il nuovo questore dell'Aquila, Antonio Maiorano. Il neo capo della Polizia (che nell'ultimo biennio ha svolto il suo incarico a Trieste) succede ad Alfonso Terribile, che ha lasciato il ruolo di capo della questura del capoluogo abruzzese dopo quasi due anni. Di Pangrazio ha illustrato l'attività dell'assemblea regionale e presentato le iniziative promosse dal Consiglio per il territorio aquilano. Il nuovo questore ha assicurato la piena collaborazione con le istituzioni politic

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Abusi del parroco condannati dalla Chiesa, chiesto lo stop al nuovo processo

Prima udienza, davanti al tribunale collegiale di Pescara, del processo a carico del parroco di 44 anni accusato di abusi sessuali su un ragazzo di 15 anni, ai tempi in cui guidava la parrocchia di San Camillo de Lellis a Villa Raspa di Spoltore. Il sacerdote era stato rinviato a giudizio dal gup Gianluca Sarandrea e oggi il collegio presieduto dal giudice Maria Michela Di Fine ha aggiornato l'udienza al prossimo 8 giugno, in attesa di conoscere la decisione della Cassazione, prevista per il 10 aprile, sulla questione del "ne bis in idem" sollevata dall' avvocato del parroco, Giuliano Milia.

La difesa sostiene, in sostanza, che poiche' il prete e' gia' stato condannato dal tribunale ecclesiastico per la stessa vicenda e sta gia' scontando la pena, non puo' essere giudicato una seconda volta da un tribunale penale. Vincenzo Di Girolamo, legale della famiglia del giovane al centro degli abusi, ha presentato una contromemoria, chiedendo invece che il processo penale vada avanti.

Alla Cassazione spettera' il compito di assumere una decisione in merito. Il processo canonico, iniziato nel 2013, si e' concluso con una sentenza di condanna che prevede l'interdizione perpetua dallo svolgimento di attivita' parrocchiali a contatto con i minorenni, la sospensione per tre anni dal ministero sacerdotale, l'obbligo di dimora per cinque anni, all'interno di un monastero di Roma, al fine di condurre "una vita di preghiera e di penitenza", e la prescrizione di "un percorso psicoterapeutico". Don Vito Canto' ha comunque evitato la pena massima prevista dal tribunale ecclesiastico, ovvero la perdita dello stato clericale. 

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Infiltrazioni d’acqua nell’istituto “De Giorgio” di Lanciano, protesta degli studenti

Infiltrazioni di acqua, acuite dalla pioggia di ieri nel nuovo edificio scolastico dell'Istituto Professionale "De Giorgio" di Lanciano, inaugurato a settembre 2008 (costo 5 milioni di euro). Oggi protesta degli studenti. "Queste infiltrazioni si verificano ogni qualvolta piove, hanno spiegato ai giornalisti gli studenti del plesso superiore, creando un forte disagio e una ripetuta interruzione delle attivita' didattiche che ostacolano il nostro diritto allo studio e pregiudicano uno svolgimento sereno dell'attivita' formativa". I 245 alunni, suddivisi in 13 classi, hanno incontrato il dirigente scolastico, Gianni Orecchioni, che dopo il sopralluogo si e' attivato per sanare la situazione incontrando i dirigenti della Provincia di Chieti , competente sugli edifici scolastici superiori. "La mancanza di interventi risolutivi, hanno proseguito gli studenti, determina orami una evidente criticita' delle strutture, anche attraverso il distacco di intonaci, crolli di pannelli di controsoffittature. Poiche' tale situazione esiste fin dall'anno scolastico 2008-2009, denunciamo l'inaccettabile situazione in cui ci troviamo e dichiariamo di non essere disposti a tollerare ulteriori interventi parziali e non risolutivi della grave situazione in cui versa l'edificio scolastico. Analogo intervento si richiede anche per il muro di contenimento del retro dell'edificio crollato da diversi anni e non ancora ripristinato e messo in sicurezza". 

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Malmenato e rapinato a 14 anni, arrestato un 20enne di Lanciano

Malmenato per rapina a 14 per soli 5 euro. Dopo sei mesi dal fatto i carabinieri di Lanciano hanno fatto luce sull'inquietante episodio e hanno arrestato, su disposizione del gip Massimo Canosa, il rom S.G., 20 anni, di Lanciano, finito ai domiciliari. Il brutto episodio si e' verificato lo scorso settembre. L'indagato ha braccato il ragazzino e dopo averlo afferrato al braccio lo ha prima scaravento contro muro, all'interno di un vicolo del centro storico, poi colpito con tre pugni sull'addome. Infine gli ha sfilato i pochi spiccioli che la giovane vittima aveva in tasca, ammontanti a 5 euro. Il provvedimento cautelare e' stato chiesto dal procuratore facente funzione Rosaria Vecchi. Medicato in ospedale il ragazzino ha riportato contusioni all'addome. La denuncia del brutale episodio di rapina e' stata fatta dai genitori del minorenne. All' identificazione dell'aggressore si e' giunti grazie alle testimonianze di un altro minore e di una passante, i quali, con senso civico, si sono messi a disposizione dell'autorita' giudiziaria. Per la procura l'arrestato, privo di lavoro, trarrebbe i propri profitti dal compimento di attivita' illecite.

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Il Questore di Teramo sospende l’attività di un bar a Controguerra

Il Questore di Teramo ha disposto la sospensione dell'attivita' di somministrazione di alimenti e bevande nei confronti dell'esercizio pubblico denominato "Bar Audax" di Cotroguerra. Il provvedimento e' stato adottato, a seguito di istruttoria della Divisione Polizia amministrativa e Sociale della Questura, ai sensi dell'art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Dai controlli sarebbe emerso che all'interno del locale, sistematicamente, erano presenti pregiudicati, anche extracomunitari, per reati vari (predatori, contro la persona, spaccio di stupefacenti, danneggiamenti ed altro).

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Rubavano nelle scuole per rifornirsi di droga, sette denunce

I Carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Alba Adriatica e della stazione, hanno sgominato la banda di extracomunitari che aveva messo a segno una dozzina di furti nelle scuole e in alcune attivita' commerciali della costa vibratiana, da Martinsicuro a Tortoreto. Tre persone originarie del Marocco sono state identificate dopo il ritrovamento di un personal computer rubato nella scuola di Tortoreto Lido, in possesso di due cittadini senegalesi, stati denunciati per concorso in ricettazione. Attraverso le indagini si e' scoperto che i tre nordafricani - segnalati alla magistratura per concorso in furto aggravato e continuato - utilizzavano la refurtiva per acquistare droga, in particolare cocaina, da una famiglia rom residente ad Alba Adriatica. Nella loro abitazione i militari diretti dal maggiore Emanuele Mazzotta hanno rinvenuto, oltre a una ingente quantita' di televisori, telefoni cellulari, personal computer e monitor, anche 17 grammi di cocaina suddivisi in due involucri nascosti nella camera da letto. In quella casa vivono un diciassettenne, ritenuto il gestore del materiale provento di furto, e la madre 47enne: il primo e' stato denunciato al tribunale dei minorenni per ricettazione, la genitrice per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. 

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Per Trenitalia in Abruzzo l’affidabilità è al 97,3% nel primo bimestre

Un indice di affidabilita' (97,3%) su valori di assoluta eccellenza in ambito europeo, puntualita' prossima al 92% e oltre 88 viaggiatori su cento che si dichiarano soddisfatti del viaggio nel suo complesso. Sono i dati di sintesi delle performance registrate da Trenitalia regionale in Abruzzo nel primo bimestre 2017. Il 97,3% delle corse programmate e' partito regolarmente. Le cancellazioni si attestano complessivamente all'2,7%, e soltanto allo 0,1 % per cause imputabili a Trenitalia. La puntualita' media sull'intera giornata e' del 91,5%, e riguarda i treni giunti a destinazione in orario o comunque non oltre i cinque minuti. La media si attesta al 93,3% nella fascia oraria dei pendolari del mattino e al 91,4% in quella pomeridiana. La statistica tiene conto di tutti i ritardi, qualunque ne sia la causa, e descrive quanto realmente vissuto dai passeggeri. Se si tenessero in considerazione i soli ritardi imputabili a Trenitalia, la puntualita' raggiungerebbe il 98,7% proseguendo un trend positivo che va avanti ininterrottamente da tre anni. I risultati raggiunti assumono un valore ancora maggiore tenendo conto delle drammatiche contingenze - crisi sismica ed emergenza neve - che l'Abruzzo ha dovuto fronteggiare negli ultimi mesi. Il buon andamento delle performance registrato negli ultimi anni si riflette positivamente anche sul gradimento manifestato dai clienti. Le rilevazioni relative alle prime settimane del 2017 - condotte da una societa' demoscopica esterna al Gruppo FS attraverso una serie di interviste mirate - evidenziano infatti che l'87,8% dei passeggeri dei treni regionali abruzzesi si dichiara soddisfatto del viaggio nel suo complesso. Nel particolare l'indagine segnala un gradimento per la pulizia del 75,7%, per la puntualita' percepita del 74,1% e per il livello complessivo di informazioni a bordo dell'80,7%. 

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