Cronaca

Processo per l’ex cda del Consorzio Rifiuti Lanciano, la sentenza della Cassazione

La Cassazione ha disposto la condanna finale a 6 mesi di reclusione, pena sospesa, sul caso processuale di abuso d'ufficio del Consorzio Rifiuti di Lanciano legato alla prorogatio del consiglio di amministrazione dopo la scadenza del mandato, a giugno 2009.

In Appello la condanna era stata invece 8 mesi per i componenti dell'ex cda cda Riccardo La Morgia, presidente, e i consiglieri di centrodestra Luigi Toppeta e Nicola Di Toro, e di centrosinistra Nicola Carulli e Camillo Di Giuseppe, quest'ultimo tirato in ballo solo per una correzione di sentenza fatta dalla stessa Corte d' Appello.

Per Di Giuseppe correzione e sentenza annullate con atti che passano alla Corte d'Appello di Perugia. Per lui resta l'assoluzione di primo grado. Inoltre per l'intero ex cda e per l'avvocato Giacomo Nicolucci, in merito alle consulenze esterne, la stessa Cassazione ha annullato la sentenza d'Appello e assolto tutti. La condanna per la sola prorogatio del mandato c'e' stata perche' anche se il cda era decaduto con scadenza a giugno 2009 sono rimasti in carica fino al 15 ottobre, percependo 178 mila euro, senza convocare l'assemblea dei 53 comuni soci per rinnovare le cariche, con violazione dello statuto. Per la prorogatio la convocazione dell'assemblea dei sindaci spettava al presidente d'assemblea.

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Ammesse le prove per il processo sulla morte di Simone Daita

La Corte d'Assise di Chieti ha ammesso oggi tutte le prove nel processo per la morte del 53enne di Chieti Simone Daita. Imputato, per il reato di omicidio preterintenzionale, e' un operaio 24enne del posto, Emanuele D' onofrio. Le prove ammesse sono in prevalenza testimoniali ma anche documentali. Fissata al prossimo 8 marzo l'udienza in cui saranno sentiti tutti i testimoni. Secondo l'accusa, formulata dal pm Giuseppe Falasca, reagendo ad un'aggressione di Daita, D'Onofrio ha ecceduto nella difesa perche', raggiunto da un pugno al mento, colpi' Daita con i pugni per due o piu' volte, raggiungendolo ad entrambi gli zigomi e provocandogli altrettante fratture. Daita cadde a terra procurandosi lesioni alla testa che determinarono lo stato di coma dal quale non si riprese piu' fino alla morte, avvenuta un anno dopo. Il fatto si è verificato la sera del 28 febbraio del 2015 in piazza Vico, nel centro di Chieti, all'esterno di una caffetteria. Nel processo sono gia' costituiti parte civile i genitori, tre sorelle e il fratello di Daita.

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Uso illegale del telepass Sangritana, 3 condanne e 2 assoluzioni

Tre condanne e due assoluzioni per il processo per l'illegale utilizzo dei telepass di servizio della Sangritana/Tua di Lanciano. Deceduto un sesto imputato. Nella sentenza emessa oggi pomeriggio dal Tribunale collegiale (pm Andrea Papalia), il principale imputato, Aurelio Giovannelli, ha avuto un anno e 3 mesi di reclusione con reato derubricato da peculato a furto. Per l'indebito utilizzo dei telepass condanna inoltre a 1 anno e due mesi per Gabriele Maddestra e nove mesi per Antonio Martelli. Assolte Stefania Ciarelli e Angela La Farciola. I fatti contestati risalivano agli anni 2010-2011. Secondo l'accusa i telepass venivano utilizzati in autostrada dai dipendenti per andare a fare week end, shopping, cene e divertimenti. La Sangritana, costituitasi parte civile, e' stata risarcita dei danni dai 500 a 100 euro

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Fumi tossici, chiuso e riaperto un tratto dell’autostrada A14 in Abruzzo

Chiuso in via precauzionale e poi riaperto in Abruzzo il tratto dell'autostrada A14 compreso tra i caselli di Roseto degli Abruzzi e Val Vibrata, in entrambe le direzioni. All'origine del provvedimento ci sarebbe la fuoriuscita di fumi potenzialmente pericolosi da una condotta di uno stabilimento di Mosciano Sant'Angelo. I fumi, a quanto appreso, si sarebbero poi dispersi nell'aria. L'autostrada e' rimasta chiusa per circa mezz'ora. Sul posto la Polizia autostradale e il personale della Direzione 7/mo tronco di Pescara. Ha coordinato gli interventi il Centro operativo autostradale (Coa) di Citta' Sant'Angelo. Nell'i'mpianto in cui e' avvenuto l'incidente sono invece intervenuti i Vigili del Fuoco. L'allarme e' stato dato da automobilisti che transitavano in zona, che hanno accusato bruciori e difficolta' respiratorie. 

Al lavoro ci sono due squadre dei vigili del fuoco di Teramo e del Distaccamento di Roseto degli Abruzzi, con sedici uomini e cinque mezzi. La fuoriuscita di acido peracetico si e' verificata nell'impianto di depurazione della Ruzzo Reti, da una cisterna contenente circa mille litri. I Vigili del fuoco stanno provvedendo a limitare e neutralizzare gli effetti della dispersione della sostanza pericolosa in ambiente mediante getti d'acqua frazionata

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Truffe on line, scoperti due pescaresi

Con annunci fraudolenti sulla rete mettevano in vendita lavatrici, stufe e ricambi per auto. La polizia di Arezzo ha denunciato due cittadini italiani responsabili di truffe online che sparivano dopo aver preso il denaro dagli ignari compratori. Gli agenti del commissariato di Sansepolcro, al termine di una complessa attività di indagine, hanno denunciato due persone, 46 e 79 anni, entrambi residenti a Pescara, responsabili di svariate truffe commesse online. Al commissariato si era presentata una coppia di conviventi che ha denunciato di aver acquistato una stufa a pellet rispondendo ad un annuncio pubblicato su un noto sito online di e-commerce, corrispondendo la somma di 750 euro, oggetto poi mai ricevuto. Le indagini della polizia hanno consentito di appurare che la somma era stata versata su una carta prepagata, abbinata ad un codice iban, rilasciata da un ufficio di Poste Italiane con sede in Pescara, mediante l'utilizzo di documenti di riconoscimento del titolare risultati contraffatti.

Gli agenti, in esecuzione del provvedimento di acquisizione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Arezzo, ha raccolto i dati richiesti al portale, al provider di rete ed ai gestori delle compagnie telefoniche, e attraverso il certosino incrocio delle informazioni, sono riusciti ad individuare gli autori ed il luogo di commissione della truffa. Gli indagati sono risultati autori di numerosi altri annunci fraudolenti, quali la vendita di lavatrici, stufe e ricambi per auto, inserzioni immediatamente segnalate ai portali ai fini della loro rimozione. Nell'ambito dell'attività della polizia di Arezzo, è stata richiesta anche la collaborazione della questura di Pescara che procede in una ulteriore attività investigativa volta ad accertare l'individuazione di altri complici dei due pescaresi deferiti alla Procura della Repubblica di Arezzo.

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Viabilità ancora critica nel Pescarese

E' sul versante della Majella che dopo l'ondata di maltempo si registrano ancora i maggiori problemi di viabilita' in provincia di Pescara. Restano chiuse per frana la Strada Provinciale 66, da Bolognano a Salle e la SP 20 tra Pianella e localita' Cartiera, in direzione Loreto. A Catignano e' stato rimosso il divieto di transito della SR 602 dopo i lavori di messa in sicurezza del campanile della chiesa di Catignano. Ancora interdetta al traffico, in seguito ad ordinanza della Prefettura, la SP tra Lettomanoppello e Passolanciano.

Ancora chiuso al transito l'ultimo tratto della SP 487, direzione Caramanico, in seguito al pericolo slavine comunicato dalla regione Abruzzo. Ulteriori criticita' sulla SP 67 (SS5 Tocco da Casauria- Musellaro) per uno smottamento della banchina e di parte della carreggiata. Sulla SP 65 - diramazione per Abbateggio - si registra un aggravamento dell'avvallamento con cedimento della sede stradale. Chiusa al traffico anche la SP59 SS5 (Turrivalignani-Lettomanoppello) al km 2+650, per ordinanza del Sindaco, a seguito di un muro pericolante sovrastante la scarpata stradale.

E' stata invece riaperta al transito veicolare domenica scorsa la SP 70 (diramazione Roccacaramanico) chiusa a seguito dell' ordinanza del Sindaco di sant'Eufemia dal giorno 22 gennaio. Il 26 gennaio la Prefettura ha comunicato al Comune e alla Provincia che, a seguito delle valutazioni effettuate da parte dell'Unita' Tecnico Scientifica di Valutazione, era diminuita la possibilita' di distacchi e che si riteneva di dover procedere alla pulizia e riapertura della strada. La Provincia ha effettuato immediatamente la pulizia della strada. Il giorno 28 gennaio, con ordinanza n. 7, ha disposto la riapertura al transito della strada provinciale che portava a Roccacaramanico. Tutte la viabilita' provinciale e' compromessa da piccoli smottamenti e buche, e da invasioni di alberi e rami spezzati dalla neve, anche se le strade sono transitabili. 

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Santa Croce, l’azienda denuncia furti nello stabilimento

La societa' Santa Croce ha presentato una serie di esposti per denunciare i gravi episodi che da giorni si stanno verificando rendendo molto difficili le attivita': fuori la struttura produttiva marsicana infatti alcune persone bloccano camion in entrata e in uscita, minacciando gli stessi autotrasportatori e danneggiando pneumatici e mezzi. Il tutto, secondo quanto si e' appreso, a volte si verificherebbe anche alla presenza delle forze dell'ordine. A questo si aggiunge il furto di cavi di rame, scoperto ieri, che ha causato la devastazione di una cabina elettrica e di motori elettrici all'interno dello stabilimento che ha messo fuori uso l'impianto produttivo dove sono presenti circa 8 milioni di bottiglie di acqua sequestrate dalla regione.

Le denunce sono state indirizzate alle autorita' competenti e al prefetto dell'Aquila, al quale il patron, Camillo Colella, ha chiesto un incontro. "Non riusciamo a fare la nostra attivita' perche' subiamo azioni di disturbo. blocchi e anche minacce che restano impunite. Oltretutto, ci sono malintenzionati che pensano che lo stabilimento e' chiuso e abbandonato ed organizzano raid e atti vandalici notturni. Non sappiamo piu' cosa fare", ha detto Colella.

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Asl Chieti, primi medici sulle nuove postazioni 118

Nuove postazioni del 118 sul territorio della provincia di Chieti avranno il medico a bordo, grazie a soluzioni organizzative che la Direzione della Asl ha individuato per garantire il servizio nonostante i numeri esigui di personale a disposizione. Le postazioni di Lama dei Peligni, Torricella Peligna, Villa Santa Maria e Castiglione Messer Marino saranno medicalizzate per 12 ore, mentre quella di San Salvo avra' copertura di 24 ore. L'Azienda sanitaria, infatti, si era trovata nella condizione di dover fare fronte a una serie di rinunce opposte dai medici convocati per l'assunzione dopo un bando emanato per la copertura delle nuove sedi, in tutto 25 unita'. Alla prima convocazione, che non aveva prodotto risultati apprezzabili, ne era poi seguita una successiva che ha permesso di compiere qualche passo avanti e approdare alla soluzione grazie alla quale i primi medici potranno salire a bordo delle ambulanze.

"Siamo riusciti ad assumere otto unita' - spiega il Direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Pasquale Flacco - e a garantire almeno l'avvio del servizio per una prima fase, a cui seguira' la successiva a marzo, quando contiamo di acquisire altre cinque unita' grazie alla mobilita' intra ed extra regionale. Pertanto, con il personale di cui disponiamo al momento e il lavoro in straordinario di altri medici del 118 strutturati, siamo riusciti a mettere in campo questa soluzione che non ci soddisfa pienamente, ma e' comunque un primo risultato importante, se si pensa che ai primi di gennaio abbiamo seriamente temuto di non riuscire a fare partire il servizio".

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Muore di infarto a 39 anni speleologo soccorritore a Rigopiano

 E' morto questa mattina all'alba per un infarto a soli 39 anni Andrea Pietrolungo uno dei soccorritori impegnati sul campo in Abruzzo in queste settimane. Pietrolungo era un tecnico Speleologico del soccorso alpino, volontario molto conosciuto nell'ambiente, e direttore regionale della scuola di speleologia. Nei giorni scorsi aveva anche partecipato ai funerali degli operatori dell'elicottero del 118 caduto a Campofelice. Pietrolungo aveva partecipato a molte operazioni di soccorso nella neve in questi giorni. La notizia della sua morte ha colto di sorpresa l'intero ambiente del soccorso alpino abruzzese.

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Elicottero caduto del 118, la Procura de L’Aquila nomina il perito

La procura della Repubblica di L'Aquila ha nominato un perito per acquisire nuove informazioni sull'incidente aereo che sette giorni fa ha visto lo schianto di un elicottero del 118 sul Monte Cefalone, nel territorio comunale di Lucoli, causando la morte di 6 persone dopo aver soccorso un turista che si era infortunato sugli sci nella stazione di Campo Felice, anch'egli deceduto.

Il perito potrebbe fare un sopralluogo sul luogo della tragedia unitamente al pm titolare dell'inchiesta Simonetta Ciccarelli. Secondo quanto appreso da fonti dei soccorritori, sulla base dei primi rilievi e su come sono stati trovati i rottami del velivolo a tragedia appena avvenuta, una frazione prima di schiantarsi il pilota si sarebbe accorto della rotta sbagliata e avrebbe provato a correggerla rotta rialzandosi di quota, senza tuttavia riuscire a evitare l'impatto con la montagna, a circa 2 mila metri.

Secondo le prime risultanze, inoltre, l'inchiesta potrebbe concludersi senza alcuna iscrizione nel registro degli indagati in quanto gli unici possibili profili da approfondire potrebbero rivelarsi a vario titolo quelli delle persone che erano all'interno dell'elicottero al momento dell'incidente, dove tutti hanno perso la vita. Allo studio degli investigatori ci sono anche i filmati circolati sui media e sui social network dell'arrivo del velivolo nella stazione di Campo Felice: si nota, in particolare, che il motore non sarebbe stato spento, al contrario di quanto avviene normalmente quando si effettuano gli interventi, possibile sintomo di una certa sollecitudine del pilota nel voler ripartire per tornare all'ospedale "San Salvatore" dell'Aquila al piu' presto, viste le complicatissime condizioni meteo e la scarsa visibilita'.

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