Cronaca

In fuga da un’abitazione in tre, i carabinieri ne arrestano uno

Ammonta a circa 2mila euro, in oggetti d'oro, il bottino di un furto commesso nel tardo pomeriggio di ieri in un'abitazione a Sant'Omero: i carabinieri della stazione di Nereto, in servizio di controllo nella zona e avvertiti dalla segnalazione dei vicini, hanno bloccato nella fuga uno dei tre autori. In manette e' finito Cristian Jovanovic, 19enne senza fissa dimora. Il giovane di etnia rom si era introdotto nell'abitazione di una 80enne e aveva rubato dalla sua camera da letto una spilla ed un orologio in oro e nella fuga i suoi complici erano riusciti a dileguarsi, probabilmente con il bottino, che non e' stato ritrovato. Sono in corso indagini per identificare i complici.

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E’ morto l’agricoltore ferito sabato scorso nel Pescarese

E' deceduto nella notte per improvvise complicazioni all'ospedale civile di Pescara l'agricoltore H. N., 52enne di origine albanese che sabato scorso nella tarda mattinata era rimasto gravemente ferito in un incidente agricolo verificatosi in contrada Solvigno di Popoli. L'uomo mentre stava svolgendo dei lavori su un terreno, era finito improvvisamente incastrato con gli arti inferiori nella motozappa. Subito soccorso dai sanitari del 118 era stato trasportato in eliambulanza all'ospedale di Pescara in codice rosso. In nottata il peggioramento delle condizioni e il decesso. Sulle cause dell'accaduto indagano i carabinieri

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Penne, furto di tremila euro al Cup

Furto, nella notte, al Centro unico di prenotazione (Cup) dell'ospedale di Penne. I ladri sono entrati nella struttura dopo aver forzato una grata ed una finestra. Una volta dentro, raggiunti gli uffici per i pagamenti delle visite, sono riusciti ad aprire la cassaforte e a prendere i soldi. Sono fuggiti con un bottino di circa 3.000 euro. A lanciare l'allarme, stamani, sono stati i dipendenti. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Penne, che si occupano delle indagini.

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Non comunica il licenziamento per non perdere gli arresti domiciliari

Un albanese di 34 anni residente a Sant'Egidio e' stato arrestato per evasione dagli arresti domiciliari. Il cittadino extracomunitario usufruiva del provvedimento con cui la Corte d'Appello dell'Aquila gli permetteva di andare a lavorare con il braccialetto elettronico. Licenziato, non lo aveva comunicato all'autorita' di sorveglianza per continuare a usufruire del beneficio di liberta' temporanea. Nel corso dei controlli i carabinieri, dopo averlo pedinato ed aver accertato che non andava a lavorare, lo hanno bloccato ad Alba Adriatica. Il magistrato gli ha concesso di nuovo gli arresti domiciliari

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Rapina al tabaccaio di Magliano dei Marsi, 2 arresti

Avrebbero rapinato a mano armata e a volto coperto una tabaccheria di Magliano dei Marsi riuscendo a dileguarsi nel nulla, ma gli agenti del commissariato di polizia di Avezzano, dopo mesi di indagini, li hanno identificati ed arrestati. Si tratta di A.F. e F.F., rispettivamente di 64 e 45 anni, che, su disposizione del gip del Tribunale di Avezzano, sono stati rinchiusi nel carcere di San Nicola. In seguito alla rapina, avvenuta a novembre scorso, i poliziotti, coordinati dal sostituto commissario Gaetano Del Treste, avevano arrestato, dopo un lungo inseguimento, un bulgaro di 37 anni mentre gli altri componenti della banda erano riusciti a fuggire. L'arma usata per minacciare il proprietario del tabacchi era risultata essere una pistola usate normalmente per la macellazione degli animali. Sono in corso ulteriori accertamenti per individuare il quarto uomo appartenente alla banda di rapinatori

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Morto l’ex sindaco di Pescara, Carlo Pace

E' morto nella notte, all'ospedale di Pescara, l'ex sindaco Carlo Pace, primo cittadino per due mandati dal 1994 al 2003. Ottantuno anni, ingegnere e docente universitario in pensione, Pace ieri pomeriggio era stato investito da un'automobile mentre attraversava la strada ed era stato ricoverato nel reparto di Ortopedia con una prognosi di 40 giorni. L'incidente era avvenuto nel primo pomeriggio in via Silvio Pellico. L'ex sindaco era stato travolto da una Peugeot 106 guidata da un 65enne di Pescara, che procedeva in direzione Sud-Nord. Subito soccorso dal 118, Pace era stato trasportato in ospedale, dove i medici gli avevano riscontrato alcune fratture. Dei rilievi e degli accertamenti si occupa la Polizia municipale di Pescara. Dopo il ricovero, le condizioni di Pace si erano aggravate e ieri sera e' stato disposto il trasferimento dal reparto di Ortopedia a quello di Rianimazione. Poi, nel corso della notte, la situazione e' precipitata. La salma dell'ex sindaco e' ancora a disposizione dell'autorita' giudiziaria. Il pm di turno, Anna Benigni, titolare del fascicolo, e' in attesa di ricevere tutta la cartella clinica. Il conducente dell'auto che ha investito Pace, un pescarese di 65 anni alla guida di una Peugeot 106, come da prassi e' indagato per omicidio colposo. Pace lascia la moglie Rossana e i figli Bruno e Laura.

Tutto il centrodestra cittadino e' in lutto per la scomparsa dell'ex sindaco di Pescara Carlo Pace. Commosso il ricordo di Carlo Masci, suo amico personale e assessore nelle due Giunte Pace dal 1994 al 2003, con le deleghe, al turismo, al traffico, alla pubblica istruzione e alla riqualificazione urbana. "Sono sconvolto da questa notizia che ho appreso questa mattina presto perche' oltre ad essere stato suo assessore per nove anni, siamo stati legatissimi. Lo considero un padre politico, un maestro di vita ed un carissimo amico. Ieri - ha detto Masci con le lacrime agli occhi - avevo saputo dell'incidente e dalla famiglia mi avevano anche tranquillizzato nel senso che mi avevano detto che c'erano problemi e l'incidente era stato grave, ma lui non correva pericoli, e' cosi' mi ero anche rasserenato, poi questa mattina invece ho avuto questa notizia drammatico e stento ancora a credere a quello che e' accaduto. Carlo Pace - ha detto l'attuale consigliere comunale di Forza Italia - e' stato un grandissimo sindaco per la citta'. Un grande innovatore e con lui, all'insegna dell'onesta' e' cresciuta una classe politica nuova. Ha incarnato nella politica serieta', capacita' e onesta' e Pescara oggi perde una persona di grande livello, di grandissimo spessore umano e politico che e' stato apprezzato e rispettato anche dall'altra parte perche' oltre ad essere stato sempre onesto e trasparente, incarnava un modo di fare politica diverso. Un politico atipico e sempre al servizio della collettività'". 

«Una persone onesta, un uomo giusto e un amministratore pratico e pragmatico dal quale prendere esempio». Così il sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno commenta l'improvvisa scomparsa di Carlo Pace, ex sindaco di Pescara.

«La città di Pescara e tutto il territorio perdono una figura molto importante. Un pioniere della politica di centrodestra, scelto dai cittadini per la sua lungimiranza e attenzione alle necessità dei pescaresi. Alla sua famiglia, porgo a nome personale e dell’Amministrazione che mi onoro di rappresentare, le più sentite condoglianze».

"Forza Italia e' in lutto. L'improvvisa scomparsa di Carlo Pace ci addolora profondamente. Carlo Pace non e' stato solo il primo sindaco d'Italia di un centrodestra rinato con l'ingresso di Silvio Berlusconi in politica, ma ha rappresentato simbolicamente una nuova figura di amministratore che non fa politica per professione, ma solo per dare risposte alle necessita' e ai bisogni della gente". Sono le parole che il coordinatore regionale di Forza Italia Abruzzo, Nazario Pagano, affida a una nota con cui manifesta il cordoglio per la morte di Carlo Pace, sindaco di Pescara per due mandati, dal 1994 al 2003. Ingegnere e docente universitario in pensione, Pace, 81 anni, ieri pomeriggio e' stato investito da un'auto mentre attraversava la strada; ricoverato in ospedale con una prognosi di 40 giorni, e' morto nella notte. "Egli si presento' sulla scena politica pescarese - ricorda Pagano - come un professionista e uno studioso che prestava la propria opera per servire la collettivita'. Carlo Pace era un uomo gentile, sempre sotto le righe, mai esagerato e sempre proteso verso la soluzione di problemi esistenti, ma era anche un amministratore con una grande visione di citta' moderna e vivibile. Silvio Berlusconi e tutti gli azzurri lo ricorderanno sempre con affetto. Fu il primo sindaco di Forza Italia in un capoluogo di provincia".

"Ho avuto l'onore di essere consigliere comunale della sua giunta. Da lui ho solo e sempre ricevuto richieste di condivisioni o di proposte. Ha amministrato per lunghi anni la nostra Pescara con lungimiranza, stile e soprattutto trasparenza". E' il ricordo che ha di Carlo Pace, l'ex sindaco di Pescara deceduto nella notte, il presidente onorario di 'Ambasciatori della fame', Geremia Mancini. "Un episodio, solo all'apparenza minore - spiega -, me lo rese caro. Era l'8 agosto del 1995 quando gli rivolsi la richiesta di far suonale alle 8,10 di quel giorno la 'Campana del Palazzo di Citta'', da anni rimasta silenziosa, per ricordare la Tragedia di Marcinelle. Con grande sensibilita' acconsenti' onorando a nome della intera Pescara la memoria di quei minatori".

"La scomparsa di Carlo Pace mi addolora profondamente. Ho sempre avuto con lui un rapporto sincero e collaborativo, e i suoi esperti suggerimenti non mancavano mai in tema di infrastrutture, soprattutto se si parlava del porto di Pescara o dell'aeroporto d'Abruzzo". Lo ha scritto il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, in una nota. "Trovavo spesso i suoi commenti ai miei post su Facebook ed erano sempre nutriti dall'acuta sagacia che tutti - amici e avversari politici - gli hanno sempre riconosciuto. Nei nove anni vissuti in qualita' di sindaco di Pescara ha coltivato la visione della 'citta' veloce' dando saggia concretezza alla vocazione naturale del capoluogo come fulcro dell'area metropolitana. Carlo, mi mancheranno il tuo sorriso e i tuoi preziosi consigli. Che la terra ti sia lieve, e che la sofferenza dei tuoi familiari per una perdita cosi' dolorosa e improvvisa possa essere mitigata dalla memoria riconoscente di tutta la tua comunità".

 

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Spaccio di droga, stroncato un traffico internazionale di shaboo

Otto arresti, tra cui cinque misure di custodia cautelare in carcere e tre ai domiciliari della polizia nei confronti di altrettante persone di nazionalita' cinese. Gli arrestati sono accusati di far parte di un'associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droghe sintetiche, in particolare di shaboo. I provvedimenti sono stati emessi dal gip di Firenze su richiesta della Dda fiorentina. Perquisizioni e sequestri sono in corso in Toscana, Campania e Abruzzo.

Resta latitante a Hong Kong il capo dell'organizzazione che importava shaboo e ketamina dalla Cina in Italia per il mercato cinese di Prato. Ma la Dda di Firenze ha comunque arrestato i capi in Italia dell'associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti e al riciclaggio dei proventi. Fra i 12 indagati e' finito in carcere il cinese nato in Italia che curava da Teramo la gestione dell'intero traffico, sia trattando con appositi viaggi ad Hong Kong le partite di droga da importare, sia coordinando la distribuzione. E fra i suoi compiti, secondo quanto emerso nell'inchiesta coordinata dal pm Eligio Paolini, ci sarebbe stato anche quello di gestire una cassa comune per pagare gli avvocati e le spese legali in caso di arresti. Il gip di Firenze ha emesso un'ordinanza con cinque misure di custodia cautelare in carcere e tre agli arresti domiciliari. E' sfuggito alla cattura il capo dell'associazione, soprannome Shifu che vive a Hong Kong. Sono ai domiciliari i due indagati che vengono accusati di riciclaggio per il reimpiego dei capitali illeciti su conti correnti cinesi attraverso operazioni di home banking

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Trema ancora la terra nel centro Italia, nella notte scossa di terremoto di magnitudo 3.2

Una scossa di terremoto di magnitudo 3.2 ha interessato nel centro Italia le zone già colpite dal sisma dello scorso agosto, in provincia di Rieti. Secondo i rilievi della Sala Sismica dell'INGV di Roma, il terremoto è avvenuto alle ore 4:08:16 ad una profondità di 9 km. Amatrice e Campotosto i comuni più vicini all'epicentro. 

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Omicidio di Penne, la Corte d’Assise di Chieti ha condannato all’ergastolo Mirko Giancaterino

La Corte d'Assise di Chieti ha condannato all'ergastolo Mirko Giancaterino, 38 anni di Penne. L'uomo era accusato di aver ucciso il 13 settembre 2015 a Penne Gabriele Giammarino, nella sua abitazione di Penne e di aver appiccato un incendio all'interno della stessa abitazione. Il pubblico ministero Mirvana Di Serio, aveva chiesto l'ergastolo, mentre il difensore di Giancaterino, l'avvocato Melania Navelli, aveva chiesto l'assoluzione per non aver commesso il fatto. Giacaterino e' stato anche condannato a risarcire i danni alle parti civili, ovvero la sorella della vittima e due nipoti. La sentenza della Corte, presieduta da Geremia Spiniello, giudice a latere, Isabella Maria Allieri, e' arrivata dopo due ore e mezza di camera di consiglio.

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La pugilatrice in coma inizia a rispondere a stimoli

Lieve miglioramento delle condizioni di Francesca Moro, 26 anni, la pugile veneziana ricoverata all'ospedale di Pescara dove e' arrivata in coma sabato 18 marzo in seguito ad un malore avvertito dopo un match a Chieti. La giovane sta lentamente cominciando a rispondere agli stimoli e, nel fine settimana, e' stata trasferita dal reparto di Rianimazione a quello di Neurochirurgia. E' ancora parzialmente in stato soporoso, ma respira autonomamente, non ha piu' bisogno della rianimazione ed inizia gradualmente a rispondere agli stimoli del personale sanitario, con piccoli movimenti. In ogni caso, fanno sapere i medici che la stanno seguendo, il percorso riabilitativo sara' lungo. La giovane era arrivata in coma all'ospedale di Pescara, subito dopo un match a Chieti. Sottoposta ad intervento chirurgico per un ematoma subdurale acuto, e' stata ricoverata in Rianimazione, dove era costantemente monitorata dai medici, sedata e con ventilazione meccanica. Superata la fase piu' critica, e' stata trasferita in Neurochirurgia

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