Convegno ANPI venerdì al Mediamuseum sulla storia di Renato e Giuseppe Gialluca

80 anni dalla Battaglia di Guadalajara: da Pescara Renato e Giuseppe Gialluca,

partigiani anarchici protagonisti dell’epico combattimento, simbolo della lotta antifascista

 

Il 23 marzo 1937, la Spagna Repubblicana, con governo socialista, nel pieno della guerra civile spagnola, contro i ribelli nazionalisti guidati da Francisco Franco, vince l’epica Battaglia di Guadalajara, l’Italia è protagonista su entrambi i fronti: quello franchista, con il sostegno delle CTV inviate da Benito Mussolini, quello repubblicano, con le Brigate Internazionali guidate dal comunista Ilio Barontini, che sarà poi in seguito anche deputato nell’assemblea costituente italiana eletta nel 1946. Lo straordinario coinvolgimento di Pescara in tale compagine storica sarà oggetto di un convegno che si svolgerà venerdì 24 marzo dalle 18 al Mediamuseum, a cura della sezione ANPI di Pescara-area metropolitana e dal Comitato provinciale, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio Comunale e presentata oggi in conferenza dal presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli, dal presidente ANPI di Pescara Luca Prosperi e da Emanuele Mancinelli della sezione locale.

 

“La giornata comincerà al liceo scientifico D’Ascanio di Montesilvano nella mattinata dove abbiamo voluto portare la storia di questi due fratelli pescaresi – illustra Luca Prosperi – a seguire, presso il Mediamuseum alle ore 18,00, si terrà il convegno per quella che è forse la prima valorizzazione storica di quel momento e della lotta di due pescaresi che furono autori di mirabili gesta affrontando la vita con ardore e passione. Nel ricordare il sacrificio di due antifascisti vogliamo celebrare anche due pescaresi che forse furono i soli del territorio a combattere la battaglia di Guadalajara e la guerra di Spagna, a cui parteciparono circa 3.000 italiani e che segnò l’inizio della rivolta al fascismo. Da lì Carlo Rosselli coniò il motto “Oggi in Spagna, domani in Italia” e questi due pescaresi furono davvero l’anteprima di una riscossa antifascista che coinvolse il nostro Paese. Giuseppe e Renato Gialluca furono arruolati con un alto grado, Giuseppe fu colonnello. Anarchici, il padre, impiegato di banca, garantisce loro un’infanzia e adolescenza tranquilla, iniziano a studiare ma con la prematura morte del genitore, sono costretti ad anticipare l’ingresso nel mondo del lavoro interrompendo gli studi ed entrando nelle ferrovie dello Stato. Da lì, la passione politica si sviluppa fino a dar vita ad una storia di coraggio che trovò sfogo nella politica. E’ doveroso ricordare il sacrificio di questi due antifascisti rimasti oltre vent’anni fuori dal paese e dalla storia tanto avventurosa, quanto inedita, al punto che una volta raccolti tutti i documenti e fatte le ricerche, faremo delle pubblicazioni come ANPI per sedimentare la memoria e riconsegnarli alla città”.

 

“Come segno di attenzione abbiamo deciso di intestare la sezione a questi due fratelli – aggiunge Emanuele Mancinelli – i quali, secondo quanto ritrovato all’Archivio di Stato di Pescara dalle informative della Polizia Fascista, erano descritti come alti ufficiali dell’antifascismo e Giuseppe Gianluca pare fosse uno dei generali facente parte del gabinetto di Ballantini che poi fu uno dei nomi dell’Assemblea Costituente che aveva il comando delle Brigate Internazionali a sostegno del partito repubblicano che vinse la battaglia, ma non la guerra di Spagna, dove il vento cambiò pochi decenni dopo. I tasselli delle loro storie saranno affidati a storici e cultori della memoria quali: Enzo Fimiani, storico e presidente onorario dell’Anpi, Enrico Acciai, Franco Botticchio, Nicola Palombaro, oltre ai familiari di Renato e Giuseppe Gialluca, che porteranno la loro testimonianza”.

 

“Sarà un convegno che ci restituirà le storie di due avanguardisti che pensavano ad una Europa di tutti tanto da combattere da lasciare Pescara per andare in Spagna a cominciare a costruirla – conclude Antonio Blasioli – Voglio ringraziare l’ANPI per diverse ragioni, perché con la Presidenza del Consiglio c’è sempre stata una grande collaborazione e questa è sicuramente una cosa davvero molto vantaggiosa per il territorio. E’ iniziata con “Pescara ha memoria”, tre anni fa, per restituire alla gente il ricordo dei bombardamenti, una scelta fatta con Enzo Fimiani, storico e allora presidente Anpi e poi la bellissima notte del 24 aprile, aspettando la Liberazione. Ora il ricordo dei nostri due concittadini, a 80 anni dalla Guerra di Spagna sarà un modo prezioso di fare memoria e dare ai giovani la storia di altri giovani che persero la vita per costruire il Paese in cui oggi noi viviamo”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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