Acoi, in Abruzzo ancora poca chirurgia laparoscopica

In Abruzzo, secondo il Programma nazionale esiti (PNE) dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), l’impiego dello laparoscopia nell’intervento al colon in caso di tumore avviene nel 28% dei casi e in quello al retto nel 31%, ben al di sotto delle medie nazionali, rispettivamente pari al 32% e al 40%. E’ emerso nel corso del 36esimo Congresso nazionale dell’Associazione chirurghi ospedalieri italiani (Acoi), che ha preso il via a Montesilvano. Durante i lavori, infatti, e’ stato affrontato in un simposio sul tumore del colon retto, il tema dell’utilizzo delle metodiche di intervento chirurgico mininvasive o laparoscopiche, la cui adozione sarebbe fondamentale per assicurare qualita’ e sostenibilita’ per il sistema sanitario. Al centro del congresso – il titolo e’ ‘La forza dell’unita’: sostenibilita’, evoluzione tecnologica e ruolo della Societa’ scientifica’ – anche la sfida cui oggi il sistema sanitario si trova davanti: garantire qualita’ e sostenibilita’. “Paradigma di questa sfida – dice il presidente di Acoi, Diego Piazza – puo’ essere considerata la chirurgia, disciplina sempre all’avanguardia dell’innovazione, con un occhio rivolto alla messa a punto di tecniche e strategie d’intervento sempre piu’ sofisticate, si pensi ad esempio all’impiego via via piu’ diffuso dei robot, e che abbiano un impatto meno invasivo per il paziente, da cui il consolidamento delle procedure minimamente invasive con i loro evidenti vantaggi”. “L’obiettivo del congresso – spiega Piazza – consiste primariamente nell’offrire un percorso di aggiornamento professionale, nell’ambito della chirurgia mininvasiva e delle nuove tecnologie. Oggi, la societa’ scientifica, tanto la nostra quanto la Societa’ italiana di chirurgia (Sic), vuole anche essere un interlocutore credibile nell’affrontare il tema della tutela del chirurgo e della sua professione, cosi’ come la gestione della comunicazione tra chirurgo e paziente, della sicurezza in sala operatoria e della responsabilita’ medica nell’uso dei nuovi device”. Tra gli esempi analizzati quello di Op2IMISE (Open To Innovative Minimally Invasive Surgery Experience), sviluppato nel contesto dell’approccio mininvasivo per la chirurgia colorettale. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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