Carmine Ranieri è il nuovo segretario della Cgil Abruzzo Molise

E’ Carmine Ranieri il nuovo segretario della Cgil Abruzzo Molise. Prende il posto di Sandro Del Fattore il cui mandato si è concluso dopo tre anni. Lo ha deciso nel pomeriggio l’assemblea generale del sindacato, a sua volta eletta dal direttivo, nel corso del congresso regionale, il primo unitario della Cgil delle due regioni, in corso a Montesilvano. Ranieri, 45 anni, di origini aquilane, si è laureato in Economia all’Università d’Annunzio di Pescara. E’ iscritto alla Cgil dal 1999 e in questi anni è stato segretario della Funzione Pubblica, prima all’Aquila, poi a Pescara e poi regionale. Negli ultimi anni è stato membro della segreteria regionale guidata da Del Fattore. “Domani – annuncia – sarò con i lavoratori della Ball, a San Martino sulla Marrucina, azienda che ha deciso di delocalizzare la produzione e che, anche se non è in crisi, ha deciso di licenziare tutti i lavoratori. Primo punto del mio impegno è quello sulle vertenze occupazionali: bisogna scongiurare i licenziamenti, stare dietro alle emergenze e chiedere con forza al Governo nazionale di estendere lo strumento degli ammortizzatori sociali”. 

Oltre alle emergenze, secondo Ranieri, fondamentali sono “il lavoro e l’occupazione: Abruzzo e Molise – dice – possono attrarre investimenti, ma per farlo è importante che ci sia un’iniezione di investimenti pubblici. Si deve poi lavorare sulla Carta di Pescara, perché il know how delle grandi aziende possa essere trasferito alle micro e piccole imprese. Servono investimenti in infrastrutture, trasporti, strade, scuole e anche nella ricerca. Abruzzo e Molise hanno un forte insediamento di multinazionali, che però tendono a delocalizzare più di quanto accade in altre regioni; questo perché il territorio non è attrattivo in termini di infrastrutture materiali e immateriali. Lavorando sulle infrastrutture, tra l’altro, si crea occupazione”.

Tra le priorità vi sono poi la necessità di “far ripartire la ricostruzione delle aree colpite dal terremoto e contrastare lo spopolamento delle aree interne con degli strumenti dedicati. Importante, in tal senso, il trasporto pubblico locale: la Regione – osserva Ranieri – deve definire i servizi minimi, oltre a dover risolvere la questione dei tagli delle corse”. Per quanto riguarda sanità e ospedali “in Abruzzo è da 20 anni che si fa una politica dei ‘due tempi’, prima i tagli e poi gli investimenti, con il piccolo particolare che i tagli arrivano ad ogni legislatura e gli investimenti non si fanno mai. Bisogna investire sulla sanità territoriale. Inoltre non si è mai fatta una vera integrazione socio sanitaria, abbiamo un sistema dove il sociale e il sanitario dialogano poco. Sono stati fatti importanti piani di integrazione, ma è rimasto tutto sulla carta e, quindi – conclude – c’è molto da lavorare”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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