Migranti, centro di accoglienza a Isola del Gran Sasso

Ad un anno dal terremoto che ha colpito il Centro Italia, l’associazione Salam di Taranto, che si occupa di accoglienza ed assistenza dei migranti, punta al rilancio dei territori danneggiati dal sisma e lancia il progetto “Radici Culturali”. Si tratta dell’apertura di un centro di accoglienza per richiedenti asilo politico all’interno del Comune di Isola del Gran Sasso. “Sulla base dell’esperienza maturata in ambito di accoglienza e di valorizzazione dei beni culturali nella provincia di Taranto, e nello specifico presso il Comune di Martina Franca dove gestisce uno Sprar, l’associazione Salam punta adesso alle aree terremotate del Centro Italia – dichiara la presidente di Salam, Simona Fernandez – e’ da li’ che parte la volonta’ forte di creare dei progetti di accoglienza che cerchino di far ripartire nelle parti d’Italia terremotate una microeconomia che porti giovamento ai ragazzi italiani che non vogliono lasciare i propri paesi nonostante il terremoto e creare una cerniera con i nuovi cittadini, cioe’ con i migranti”

 Nello specifico da oggi, attraverso il progetto “Radici Culturali” nel Comune di Isola del Gran Sasso, e’ in corso, spiega Fernandez, “l’accoglienza di 24 richiedenti asilo. Un’accoglienza che sara’ organizzata come uno sprar, ovvero cinque appartamenti autonomi, dove i ragazzi avranno a disposizione dei fondi economici e delle borse lavoro. Tali fondi – rileva la presidente dell’associazione Salam – verranno spesi in loco nell’acquisto di cibo, dei prodotti della quotidianita’ e del vestiario. Ma la cosa piu’ importante e’ che verra’ dato lavoro a otto tra ragazzi e ragazze dell’Isola del Gran Sasso che sono stati assunti con regolare contratto e che inizieranno a lavorare nell’accoglienza”. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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