Parte dalla Ico di Pianella il percorso che Confindustria Chieti Pescara dedica alle imprese circolari

Inaugura un percorso dedicato alle Imprese Circolari, Confindustria Chieti Pescara per raccontare le eccellenze del territorio che hanno a
cuore l’ambiente e aprire un confronto tra imprenditori sul valore dell’economia
che non si identifica con l’usa e getta.
La prima tappa parte dalla Ico di Pianella, che apre le porte dell’azienda per
illustrare ciclo produttivo, novità, presente e futuro del cartone ondulato, anche in
virtù delle crescenti limitazioni circa l’utilizzo della plastica.

La Ico ha aperto le porte della propria azienda, o meglio di uno degli insediamenti
produttivi del gruppo, che nel complesso, compresi la cartiera di San Giovanni
Teatino, la sede di Alanno e quella di Foggia, conta circa 260 dipendenti e vanta una
storia aziendale che si tramanda da 67 anni di padre in figli.
“Si parla sempre più spesso – spiega il Direttore Generale di Confindustria Chieti
Pescara, Luigi Di Giosaffatte – di economia circolare, si è discusso di questo tema la
scorsa settimana agli Stati Generali dell’Ambiente a Rimini, in occasione di
Ecomondo, e del valore della continuità in termini ambientali ed economici. Ecco
perché abbiamo voluto questo format, il cui obiettivo è far conoscere le eccellenze
del territorio e creare una circolazione, una contaminazione di buone prassi fra
imprenditori. Un momento di confronto su un tema di grande importanza. Siamo
partiti dalla Ico, che è un esempio di economia circolare, grazie ai prodotti
realizzati in cartone ondulato e alle tecniche di produzione”.

La Ico da sempre mostra grande attenzione verso l’ambiente, già dalla fine degli
anni ’70 con la cartiera frutto di una raccolta differenziata spontanea e ante
litteram. L’azienda trasforma in imballaggi circa 135 milioni di metri quadri annui
(dato 2018) – come 20 mila campi di calcio – prodotti con l’80% di carta riciclata.
“Ogni giorno – commenta Rita Lancia, con il fratello al timone della Ico – produciamo
200 tonnellate di carta riciclata, che significano 460 metri cubi di carta in meno in
discarica e 200 alberi che quotidianamente vengono risparmiati e restano
patrimonio dell’ambiente. Occorre inoltre pensare agli sbocchi occupazionali
offerti dalle imprese circolari: nel 2018 il numero dei green jobs, in base ai dati Istat
rielaborati all’interno del decimo Rapporto GreenItaly, realizzato da Unioncamere
per la Fondazione Symbola, ha superato la soglia dei 3 milioni, l’equivalente del
13,4% del totale dell’occupazione complessiva, rispetto al 13% del 2017 (oltre
100mila addetti in più). E allargando l’obiettivo sugli ultimi cinque anni, la crescita
complessiva è stata del 5,3%”.

Un prodotto e una filiera circolare, che rimarca Manlio Cocchini, amministratore
delegato della Ico: “Parte dalla materia prima, carta riciclata, e viene lavorata qui a
Pianella, dove abbiamo un ondulatore, cuore della nostra attività, di tecnologia
avanzata. È uno dei pochi esemplari al mondo che grazie al processo di lavorazione,
che prevede fasi simultanee di incollaggio del cartone, evita l’escursione termica e
consente un notevole risparmio energetico nella produzione, che è di tipo
intelligente, è 4.0 cioè in linea con moderni sistemi che consentono di monitorare
tutto il ciclo produttivo, limitando gli sprechi”. Poi ci sono le linee di produzione per
ricavare le scatole, fatte ad hoc per le esigenze dei clienti, a cui segue la fase di
personalizzazione, con la moderna stampante digitale con inchiostro ad acqua,
quindi eco compatibile, di cui esistono pochi esemplari nel mondo. Infine, c’è la
fase della fustellatura, il taglio delle sagome per le scatole, in cui i ritagli
(tecnicamente detti sfridi) e gli scarti di lavorazione vengono recuperati e reinseriti
nel ciclo produttivo del cartone ondulato.
“Economia circolare – conclude poi il responsabile delle Risorse Umane della Ico,
Cristhian Caramanico – è anche valorizzazione e rispetto dei lavoratori, nonché
sicurezza dei luoghi di lavoro, per cui siamo stati più volte premiati. Investiamo
molto sulla sicurezza, ma anche sulla formazione e sul welfare aziendale, curando
gli ambienti di lavoro e occupandoci del benessere dei lavoratori”.
Da sottolineare il trend di crescita del cartone ondulato negli ultimi anni, che è di
circa il 30%, sempre più utilizzato per ogni tipologia di packaging e destinato a
crescere ancora, anche a seguito delle limitazioni che interessano la plastica e gli
oggetti usa e getta.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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