Coronavirus, Pagliuca: bloccare il virus e limitare gli impatti sul sistema economico

Il presidente di Confindustria Chieti Pescara, Silvano Pagliuca ha fatto il punto della situazione sulle conseguenze del Covid-19 sul mondo delle imprese e sulle possibili soluzioni.
“Bloccare il virus e quindi tutelare la salute, è la prima azione da mettere in atto, ma immediatamente dopo occorre evitare che la crisi economica faccia il resto – dichiara il presidente -. È la prima volta che il mondo si trova ad affrontare una questione sanitaria di questa rilevanza. Ma ora dobbiamo concentrarci per limitare gli impatti sul sistema economico e produttivo che questa emergenza sta producendo”. Sin dai primi giorni della diffusione del virus sul territorio italiano, Confindustria Chieti Pescara ha avviato subito una serie di attività per limitare il contagio, ma anche per tutelare le imprese del territorio.

Pagliuca ha continuato: “Stiamo capendo tutti per la prima volta e purtroppo a seguito di un’emergenza mondiale dovuta al coronavirus che occorre digitalizzare il Paese. Dopo Il Coronavirus nulla potrà essere più come prima. La tecnologia è fondamentale in tutti i comparti ad esempio l’ambiente e nello specifico nella sanità dove effetti come quelli che stiamo vedendo ci fanno capire come i confini sono questioni che riguardano la geopolitica ma non le malattie e pertanto la cooperazione tra i popoli non è più una scelta ma una necessità. La globalizzazione sta affermando con forza che abbiamo i medesimi destini”.

“Sono tante le conseguenze legate al coronavirus che bisogna limitare il più possibile prima che possano danneggiare seriamente l’economia del Paese e del territorio – sottolinea il direttore generale Luigi Di Giosaffatte – Nel settore edile, siamo riusciti a dare una risposta alle aziende di Chieti e Pescara che hanno cantieri aperti nelle zone rosse, che sono stati sospesi, estendendo la cassa integrazione straordinaria; sul piano turistico è già stato verificato un crollo di circa il 60 per cento delle prenotazioni anche per il periodo estivo; nell’ambito del manifatturiero i problemi sono legati alle merci e alle lavorazioni già finite, destinate nei Paesi europei e internazionali e bloccate in Italia, ma anche alla carenza nella distribuzione delle materie prime e alla cassa integrazione in deroga nelle aree non comprese nella zona rossa. Infine, nella grande distribuzione, occorre applicare alle nostre aziende con punti vendita anche nelle regioni a rischio, le norme derogatorie”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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