“Devo dire che qui a L’Aquila per fortuna vanno avanti i lavori, anche se non con la velocita’ che imprese e cittadini avrebbero voluto. Tutto il territorio del cratere puo’ attrarre investimenti, ma serve un grande lavoro per realizzare infrastrutture materiali e immateriali”. Cosi’ il presidente Giovani imprenditori di Confindustria, Marco Gay. “Sicuramente e’ la nuova rivoluzione industriale, l’economia 4.0, che sta impattando in tutte le industrie compreso il settore dei servizi. E parlare di 4.0 in territorio in ricostruzione come quello aquilano e abruzzese e e’ importante. Qui da 900 unita’ produttive, 630 si sono ricollocate nel post sisma. E questo e’ un segno di buona resilienza. Ed e’ un buon segnale che le aziende di questo territorio chiedano infrastrutture – ha spiegato ancora – . in sintesi l’impresa 4.0 e’ un piano industriale di medio lungo periodo di grande innovazione. Ora da una parte delle imprese fanno manifattura dall’altra c’e’ chi fa software e innovazione. Bisogna trovare la sintesi. In un paese di piccole medie imprese serve una via italiana al 4.0. E a tal proposito servono strumenti come il credito d’imposta e agevolazioni alle start up, occorre favorire il capitale di rischio e le aggregazioni di imprese”.
“I voucher devono essere regolamentati, serve un’analisi esatta di come vengono usati, pero’ per alcuni lavori sono utili”. Cosi’ il presidente Giovani imprenditori di Confindustria, Marco Gay, a margine del road show “Impresa 4.0 Trasformazione competitiva digitale”, che si e’ tenuto all’Aquila organizzato da Confindustria L’Aquila Abruzzo Interno, in collaborazione con Confindustria Chieti-Pescara. “L’utilizzo improprio della flessibilita’ deve essere contrastato”, ha aggiunto Gay. “Al di la delle vicende giudiziarie per cui si deve ovviamente attendere che dai titoli di giornali si passi a comprendere in profondita’, su Consip tutti gli strumenti sono utili ma dobbiamo vedere anche agli interessi della piccola media impresa”.