Eurispes: 8 italiani su 10 scelgono il made in Italy

 I consumatori italiani prediligono, nella grandissima maggioranza dei casi, i prodotti alimentari Made in Italy (82,7%). Il 67,7% controlla l’etichettatura e la provenienza dei prodotti. L’indagine è stata condotta dall’Eurispes nel 2018 e i dati diffusi a Roma in occasione della presentazione del VI Rapporto Agromafie Italia elaborato da Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare. E’ stato dunque intervistato un campione di 1.101 cittadini rappresentativo della popolazione italiana per genere, classe d’eta’ ed area geografica in base ai dati dell’ultimo Censimento Istat. Secondo i risultati. In ambito alimentare gli italiani si orientano nella gran parte dei casi verso i prodotti di stagione, privilegiati dal 73,7%, verso i prodotti con marchio Dop, Igp, Doc (il 56% li compra spesso) e senza olio di palma (55,8%); quasi la meta’ (49,3%) privilegia i prodotti a Km 0. I prodotti biologici vengono acquistati spesso dal 41,3% del campione. Eppure superano un terzo (37%) i consumatori che, indipendentemente dalla provenienza, scelgono i prodotti piu’ economici. Il confronto con i risultati degli ultimi due anni evidenzia una crescita della quota di consumatori che privilegiano i prodotti Made in Italy, come pure di coloro che acquistano spesso prodotti con marchio Dop, Igp, Doc e prodotti biologici. Al contrario, risultano in lieve diminuzione gli italiani che controllano l’etichettatura e la provenienza, che privilegiano i prodotti di stagione e quelli a km 0. Invitati dal sondaggio Eurispes ad indicare l’elemento che influisce maggiormente sulle loro scelte di acquisto di prodotti alimentari, gli intervistati si dividono: per il 18,3% conta soprattutto quel che legge nell’etichetta, per il 15,2% la garanzia offerta dalla marca, per il 13,4% l’esperienza diretta di parenti e amici, per il 12,5% l’offerta speciale sul prezzo, per l’11,8% il fatto che sia un prodotto italiano, per il 10% il prezzo, per il 9,3% la fiducia nel punto vendita, per l’8,5% la presenza di marchi Dop, Bio, ecc.; la pubblicita’ sembra costituire l’aspetto determinante solo per l’1%.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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