Abruzzo Include, iniziata la fase di selezione dei tirocinanti a Montesilvano

Sono 283 le persone che hanno presentato la domanda per poter accedere al progetto Abruzzo Include, il programma che porterà all’attivazione di tirocini retribuiti e di sportelli di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale.

Il Comune di Montesilvano, insieme ad un’associazione temporanea di scopo e agli enti d’ambito “Montagna Pescarese” e “Vestino” ha partecipato al bando regionale Abruzzo Include, presentando la proposta progettuale “NOI – Nuovi Orientamenti per l’inclusione”. 167 le domande pervenute per l’ente d’ambito di Montesilvano, 21 per il Vestino e 95 per Montagna Pescarese. Due le linee di intervento che verranno attivate: la prima consiste nell’apertura di sportelli di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale uno dei quali sarà operativo negli uffici dell’Azienda Speciale di Montesilvano e nei Comuni di Civitella Casanova, Loreto Aprutino, di Manoppello e Popoli. La seconda consiste nell’avviamento di 78 tirocini, complessivi sui tre ambiti, della durata di sei mesi, con una indennità di partecipazione di 600 euro. Di questi, 40 saranno i tirocinanti selezionati per l’ente d’ambito Montesilvano, 19 per quello Vestino e 19 per Montagna Pescarese.

«Quella di Abruzzo Include –  dichiara il sindaco Francesco Maragno –  è un’opportunità molto importante. Essere ammessi a questi tirocini, infatti, rappresenta una boccata di ossigeno per quanti vivono grossi problemi economici. L’aspetto più significativo di tale progettualità deriva dalle opportunità di costruire rapporti professionali e di fiducia che possano proseguire nel tempo, al di là del progetto stesso. Attraverso questa iniziativa l’Amministrazione vuole porsi come punto di raccordo tra chi è in difficoltà e le aziende, fornendo l’occasione di iniziare un percorso lavorativo duraturo». 

E’ ora in corso la fase di analisi delle domande pervenute, al fine di stilare una graduatoria assegnando un punteggio che prende in esame l’ISEE, la residenza, le fasce di età, privilegiando quella tra i 30 e i 45 anni, la posizione lavorativa e la composizione del nucleo familiare. I primi 100 verranno ammessi alla prova scritta finalizzata a verificare il possesso delle competenze di base, e al colloquio motivazionale che valuterà la propensione al raggiungimento del risultato previsto dal progetto.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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