Rincari autostrade, Strada dei parchi non è contraria agli sconti

Le autostrade A24 e A25, che collegano Lazio e Abruzzo e sono oggetto di polemiche in queste settimane dopo l’aumento dei pedaggi del 13%, “hanno un record” secondo la concessionaria Strada dei Parchi: “in percentuale pagano piu’ di tutte allo Stato. Al punto che, per ogni euro incassato, ben 57 centesimi vanno alla parte pubblica”. Lo scrive in una nota la stessa societa’ del gruppo Toto, che gestira’ le due arterie fino al 2030, e che, nell’ambito della diatriba con il ministero dei Trasporti sulle responsabilita’ degli aumenti e dopo la mobilitazione di sindaci e territori sia laziali che abruzzesi, ha diffuso una serie di infografiche sui propri canali di comunicazione per dimostrare come solo una parte ridotta di cio’ che pagano gli automobilisti al casello venga incassata dall’impresa, a partire da “una quota fissa di 56 milioni l’anno che finisce nella casse dell’Anas”. “E’ questo il prezzo di concessione, che e’ stato applicato solo una volta nelle privatizzazioni autostradali, proprio nel caso delle autostrade A24 e A25 – viene rilevato – Poi mai piu’, forse perche’ incide fortemente sulle tariffe”. Ecco perche’, secondo Strada dei Parchi, “quest’anno sarebbe bastato tagliare una quota minima del prezzo di concessione per evitare completamente gli aumenti. Questa era la nostra proposta – assicura la concessionaria – Quindi Strada dei Parchi non e’ contraria agli sconti. Avrebbe preferito evitare gli aumenti”. Sdp poi illustra per le tratte piu’ importanti, quelle dei pendolari, come viene ripartito il pedaggio con identico meccanismo. Tra i dati diffusi, per il tratto Chieti/Pescara-Roma, di 21,70 euro con aumento di 2,30 dal 2017, 5,64 euro vanno all’Anas e 9,33 a Sdp; per Teramo-Roma (19,60 euro con 2,10 di aumento), 5,10 all’Anas e 8,43 alla societa’; per L’Aquila Ovest-Roma (13 euro con 1,40 di aumento) 3,38 all’Anas e 5,59 a Sdp. Il resto dei pedaggi viene consumato da integrazione canone Anas, canone di concessione, imposte, ex fondo centrale e garanzia e Iva al 22%. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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