Abruzzo in festa per i bersaglieri a Pescara

Migliaia di cappelli piumati hanno invaso le strade di Pescara: bersaglieri di corsa – 180 passi al minuto come ancora vuole il regolamento del 1836 – questa mattina per la chiusura del 65^ raduno nazionale, iniziato mercoledi’ scorso. Sono 181 anni di storia per uno dei corpi dell’Esercito piu’ antichi e piu’ amati dagli italiani. Presenti il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e decano in servizio del corpo dei Bersaglieri, generale di Danilo Errico, il Prefetto di Pescara, Francesco Provolo, e molte autorita’ civili, religiose e militari. A salutare le decine di migliaia di bersaglieri in servizio e in congedo e le migliaia di famiglie che hanno assistito al raduno c’erano il vice presidente dell’Associazione Nazionale Bersaglieri (A.N.B.), Daniele Carozzi, il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, e il sindaco di San Dona’ di Piave, Andrea Cereser, citta’ che il prossimo anno ospitera’ il raduno. Il sottosegretario Rossi nel suo intervento ha ricordato come “nella societa’ i bersaglieri di tutte le eta’ sono portatori sani di valori, che tutti noi abbiamo il dovere di trasmettere alle nuove generazioni perche’ sono il futuro del nostro Paese”.

Quindi e’ intervenuto il gen. Errico, evidenziando l’impegno dei bersaglieri nelle operazioni di stabilizzazione all’estero, al quale si aggiungono, in Italia, “gli innumerevoli interventi di pubblica utilita’ in occasione di calamita’ naturali e quelli in concorso alle forze dell’ordine che, anche in questo momento, vedono le fiamme cremisi schierate a presidio delle vie e delle piazze delle nostre citta’ nell’ambito dell’operazione Strade Sicure, a testimonianza, ancora una volta, dell’alto profilo di efficienza e prontezza raggiunto”. 

In questi giorni piu’ di 60 fanfare si sono esibite nelle piazze della citta’, suonando e cantando brani storici del corpo: la “ricciolina”, “il reggimento di papa’”, “arrivederci Roma”, “la corsa di resistenza” e tante altre. Presenti le sezioni dell’A.N.B. provenienti da ogni regione d’Italia che poi questa mattina hanno sfilato di corsa partendo dallo Stadio Adriatico e arrivando in piazza della Rinascita tra l’incitamento e gli applausi della gente. Nello sfilamento sono stati impegnati una compagnia del 7^ Reggimento Bersaglieri di Altamura, la fanfara d’ordinanza e la bandiera di guerra dell’unita’, da pochi mesi rientrata dall’Afghanistan dove e’ stata impegnata nella missione ‘Resolute Support’. Il raduno, interamente organizzato dall’Associazione Nazionale Bersaglieri, ha avuto quest’anno un duplice significato: da un lato il momento di festa per tutti gli appartenenti alla specialita’, dall’altro lato ha consolidato quel profondo legame che, soprattutto nell’ultimo decennio, si e’ venuto a creare tra l’Esercito italiano e le popolazioni d’Abruzzo. La forza armata, presente nella regione sin dal terremoto del L’Aquila del 2009, ha di recente concluso l’Operazione “Sabina”.

La fondazione del Corpo dei Bersaglieri risale al 18 giugno 1836 quando, per Regio Viglietto di re Carlo Alberto di Savoia, su proposta dell’allora Capitano delle Guardie Alessandro La Marmora, venne istituita a Torino la 1^ Compagnia Bersaglieri, truppe scelte, addestrate a un combattimento dinamico e a un tiro veloce e preciso. Da allora, i fanti piumati hanno scritto le pagine piu’ importanti del risorgimento e della storia d’Italia: dalle guerre di indipendenza, ai primi interventi in aiuto alla popolazione, come l’intervento a Reggio Calabria e Messina per il terremoto del 1908; dalle due guerre mondiali alle operazioni di peacekeeping, sino all’attuale impiego all’estero e all’interno dei nostri confini, in supporto alle forze dell’ordine o per casi di pubblica calamita’. Attualmente sono circa 4.000 gli uomini e le donne dell’Esercito impiegati all’estero in 14 diversi Paesi: 800 di loro sono bersaglieri in forza alla Brigata Garibaldi, schierati in Afghanistan e in Iraq. Delle 7.050 unita’ impiegate in supporto alle forze dell’ordine per “Strade Sicure”, circa 460 sono bersaglieri appartenenti al 1^ Reggimento di Cosenza, al 3^ Reggimento di Capo Teulada, al 6^ Reggimento di Trapani e all’8^ Reggimento di Caserta. Invece 400 bersaglieri del 7^ Reggimento di Altamura sono impiegati nell’ambito del contingente di 2.400 militari dell’Esercito che, per tutto il mese di maggio, contribuira’, con le forze di polizia, a formare il dispositivo di sicurezza per il vertice internazionale del G7 a Taormina. E intanto, a Orcenico Superiore (Pordenone), un battaglione di 500 bersaglieri dell’11^ Reggimento costituisce la cosiddetta ‘Very High Readiness Task Force’, vale a dire un’aliquota della ‘Forza di Reazione Rapida’ della Nato. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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