Istat, +1,5% partecipate pubbliche nell’Industria e nei servizi

Nel 2022 aumenta il numero delle imprese a partecipazione pubblica attive nei settori dell’Industria e dei Servizi (+1,5%), mentre diminuisce del 5,3% il numero di addetti (839.025). Si riducono del 4,7% le imprese partecipate da almeno un’amministrazione pubblica regionale o locale. Lo spiega l’Istat nel report sulle partecipate. Il ministero dell’Economia e delle finanze controlla, ovvero ha una partecipazione di maggioranza, nel 14,5% delle imprese, con oltre il 53,9% degli addetti delle imprese a controllo pubblico. Gli addetti delle controllate pubbliche crescono dell’1,4% rispetto al 2021. La produttività media del lavoro (valore aggiunto per addetto) delle controllate pubbliche aumenta del 7,2% rispetto al 2021 e risulta pari a 115.194 euro. Nel 2022 le unità economiche partecipate dal settore pubblico – spiega Istat – sono 8.250 e impiegano 879.052 addetti. Si registra rispetto al 2021 una crescita del 2,0% in termini di unità e una riduzione del 5,0% in termini di addetti Delle 8.250 unità economiche a partecipazione pubblica, 5.782 sono imprese attive operanti nel settore dell’Industria e dei Servizi, per un totale di 839.025 addetti, sulle quali si concentrano le analisi di seguito presentate. Queste unità assorbono il 95,4% degli addetti delle unità partecipate: rispetto al 2021 aumentano dell’1,5% in termini di unità mentre diminuiscono del 5,3% in termini di addetti. Questo calo è da attribuire principalmente a partecipazioni minoritarie, con quote societarie minori o uguali al 20%, nel settore delle attività finanziarie e assicurative. Diminuiscono dello 0,9% le partecipate pubbliche operanti negli altri settorii, quali imprese agricole, istituzioni non profit e istituzioni pubbliche, che registrano però una crescita in termini di addetti del 3,2%.

La dimensione media delle 5.782 imprese attive partecipate è di 145 addetti (contro i 156 del 2021), valore che sale a 393 per le società per azioni. La riduzione della dimensione media è spiegata, dalla flessione degli addetti nelle partecipate con almeno 100 addetti che rispetto al 2021 perdono il 6,1% degli addetti (+1,4% in termini di imprese); Tale riduzione è in parte compensata dalla crescita degli addetti del 9,5% nella classe di addetti (50-99). Guardando alla forma giuridica, le imprese partecipate costituite come società a responsabilità limitata rappresentano la quota più rilevante (45,9%); seguono le società per azioni (30,7%), i Consorzi di diritto privato e altre forme di cooperazione tra imprese (17,8%), le società cooperative (3,3%); il rimanente 2,4% include aziende speciali, aziende pubbliche di servizi, Autorità indipendenti ed Enti pubblici economici. In termini di addetti, invece, sono le società per azioni a rappresentare la quota più rilevante delle imprese partecipate (83,1%). Su 5.782 imprese attive partecipate, 3.558 (-4,7% rispetto al 2021) sono partecipate direttamente da almeno un’amministrazione pubblica regionale o locale oppure sono appartenenti a gruppi che hanno al proprio vertice un ente territoriale (partecipate locali). Esse impiegano 283.721 addetti corrispondenti al 33,8% del totale di riferimento. Tra il 2012 e il 2022 si registra un trend decrescente delle partecipate degli enti locali, da un punto di vista delle imprese -31,0%, mentre per gli addetti la flessione è del 35,6%. Il numero di imprese controllate dal Mef continua a crescere (+35,2%), ma continua a ridursi la loro dimensione media (614 addetti contro 794 addetti del 2021 e 920 del 2020). Attraverso il controllo diretto o indiretto esercitato su grandi gruppi, il Mef rimane il soggetto controllante di maggiore rilevanza in termini di occupazione, con il 53,9% di addetti delle controllate pubbliche. Le Province, le Città Metropolitane e i Comuni controllano in totale 1.384 imprese (38,5% delle controllate pubbliche) e occupano 129.058 addetti (con un’incidenza pari al 21,7% del totale).

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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